Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Alimentazione dei bambini!
Come convincere le “piccole pesti” a mangiare il piatto di verdure o l’insalata che “gli fa tanto bene”?
Medici e dietologi consigliano di consumare, per mantenersi in
salute, almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura (cruda
e cotta). Un’enormità, se pensiamo ai due miseri bocconi di
spinaci mandati giù di malavoglia dai pargoletti. La
soluzione sta nel cammuffare frutta e verdura e nell'”infilarla”
ovunque possibile nei pasti e negli spuntini, magari chiamandola
con un altro nome.
Alcuni esempi: invece della frutta, macedonia con yogurt e
malto, sorbetto al miele, frullati e succhi; invece della verdura,
polpette croccanti con cereali e spinaci, barchette di zucchine al
formaggio, crema di carote al parmigiano. E’ anche importante
cercare di sfruttare i momenti favorevoli.
E per la svogliatezza? Provate con il piatto unico; niente
annoia e irrita un bambino più del dover restare inchiodato
a tavola ed essere costretto a ingurgitare primo, secondo,
contorno e frutta, mentre i “grandi” fanno conversazione. Si
rischia che, pur di scappare a giocare, mangi magari solo il
“primo”, trascurando completamente altre fonti di nutrimento
importanti. Meglio proporgli un piatto che contenga tutti i
nutrienti necessari in un’unica portata, magari accompagnato da un
bel bicchiere di succo o centrifugato di frutta.
Alcuni esempi: pasta e fagioli, riso e lenticchie, pasta e piselli,
penne con nasello e olive, pasta ai quattro formaggi, spaghetti con
pomodoro e ricotta, polenta con verdure, lasagne vegetariane,
gnocchi alla romana, minestrone con riso, risotto alla parmigiana,
risotto al salmone, pizzoccheri valtellinesi, orecchiette con i
broccoli e il pecorino, torta pasqualina, pizza, creme di verdure
coi crostini, ribollita alla toscana, crocchette di pesce e
patate…
Francesca Marotta
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Vegetariano, di stagione, dai sapori mediterranei, ma anche profumato con spezie che vengono da Paesi lontani: ecco il nostro menù per ricordarci, anche a tavola, che il Natale è unione e condivisione!
di Giulia Fulghesu, psicologa e dietista Durante la prima infanzia, nel periodo che va dalla nascita ai due anni di età, il fabbisogno proteico giornaliero è abbastanza elevato: dal 6° al 12° mese ad esempio, il livello di assunzione raccomandata va da 1,11 a 1,32 grammi per chilogrammo di peso corporeo, così come viene segnalato nell’ultima versione della tabella di riferimento LARN. (Livelli di
I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Secondo Legambiente, le analisi effettuate sugli alimenti restituiscono un quadro preoccupante sull’uso dei pesticidi.
Cosa deve esserci (e cosa no) nella lista degli ingredienti di un buon panettone artigianale? Cosa rivela la data di scadenza? Sveliamo i segreti del re dei lievitati.
A dirlo è uno studio della Commissione europea che ha fatto una prima stima del potenziale contributo della Pac agli obiettivi climatici.