Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
L’alimentazione della futura mamma segue in tutto e per tutto le linee guida dell?alimentazione naturale, con queste due differenze: un apporto calorico leggermente più alto e maggiore attenzione riguardo la presenza di alcuni nutrienti importanti. Se la neo mamma dovesse arrivare alla gravidanza da un passato di eccessi alimentari (troppo zucchero, grassi o sale ad
L’alimentazione della futura mamma segue in tutto e per tutto le linee guida dell?alimentazione naturale, con queste due differenze: un apporto calorico leggermente più alto e maggiore attenzione riguardo la presenza di alcuni nutrienti importanti.
Se la neo mamma dovesse arrivare alla gravidanza da un passato di eccessi alimentari (troppo zucchero, grassi o sale ad esempio) dovrà tenere presente che le modifiche da apportare alla dieta non potranno essere troppo drastiche, per evitare l’insorgenza di uno squilibrio metabolico.
L’ideale, quindi, sarebbe avvicinarsi ad una alimentazione equilibrata già prima dell?inizio del concepimento, come scrive il professor Luciano Pecchiai, Primario Patologo Emerito dell’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” di Milano: “Prepararsi all’arrivo di un figlio, significa anche eliminare per tempo gli eventuali errori alimentari quantitativi e qualitativi”.
Quando si decide responsabilmente di avere un figlio e si è coscienti dell’importanza, per la salvaguardia della salute del bambino, dello stile di vita e della qualità dell’alimentazione, è importante, appunto, mangiare bene? In ogni caso, un concreto miglioramento alla propria dieta, anche a gravidanza già iniziata, si avrà sicuramente prestando maggiore attenzione alla qualità degli alimenti: cereali integrali o semintegrali al posto di quelli raffinati, cibi freschi e di stagione possibilmente da agricoltura biologica, sono ricchi di sostanze benefiche e privi di residui di sostanze chimiche, a tutto vantaggio della salute della madre e del bambino. Il cibo da preferire è quello semplice, poco elaborato, da cucinare a casa e che conserva intatti i fattori vitali probiotici, come vitamine, enzimi, oligoelementi, che favoriscono le funzioni vitali e attivano le difese naturali dell’organismo.
Durante la dolce attesa è meglio non abusare di calorie, zuccheri e manicaretti – secondo Stefania Piloni, ginecologa e omeopata -. Meglio una mamma in forma di una mamma appesantita dai troppi chili accumulati in gravidanza. Come regola generale si può dire che la gravidanza necessita di un regime dietetico di 2000/2500 calorie. I chili totali concessi sono all’incirca 11/13, ma quelli che il ginecologo desidera sono all?incirca 10. Stare a dieta in gravidanza è difficile, soprattutto nell’ultimo trimestre, quando il bambino aumenta di peso e le voglie impazzano. Non solo: permane la convinzione sbagliata che una restrizione alimentare possa danneggiare lo sviluppo del bambino. Invece è esattamente il contrario.
È l’alimentazione eccessiva e sbilanciata che rischia di danneggiare il filtro placentare, poiché zuccheri e grassi rovinano i piccoli vasi che portano sostanze nutritive dalla mamma al bambino. Genitori, parenti e amici stuzzicano la gola della povera gestante con ogni genere di pietanze prelibate: ma, attenzione, saranno proprio loro che dopo il parto, quando il peso della mamma resterà elevato, scuoteranno la testa?
Quanti pasti sono consigliati nell’arco della giornata? Tre pasti al giorno e una buona e ricca colazione continua la dottoressa Piloni -. Le merende a metà mattina e metà pomeriggio sono utilissime per evitare cali glicemici (frutta, yogurt, qualche biscotto ai cereali, riso soffiato con un velo di marmellata).
Altro errore grossolano è quello di mangiare zuccheri se ci si sente deboli, se cala la pressione o se si avverte una piccolo capogiro. In tutti questi casi il corpo sta chiedendo sali e non zuccheri, meglio un integratore di sodio e potassio del solito cucchiaino di zucchero, del tutto fuori luogo. L’integratore di acido folico (vitamina B9) è fondamentale nel primo trimestre di gravidanza, per evitare nel bambino la spina bifida, una grave malformazione della colonna vertebrale.
La terapia con il ferro, invece, dipende dallo stato di anemizzazione: se gli indici ematici di ferro sono buoni vuol dire che l’apporto nutritivo è sufficiente; in caso contrario va integrato. Legumi come lenticchie, fagioli, ceci e cereali come farro e orzo sono molto utili in gravidanza, soprattutto se cucinati nel classico piatto unico mediterraneo, con le verdure e un buon olio extravergine di oliva: i nutrienti non mancheranno e le calorie saranno contenute.
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