Il bike delivery, la consegna dell’ultimo miglio in bicicletta, rappresenta una valida soluzione per ridurre l’impatto ambientale nelle aree urbane.
Alla General Motors si gira in bike sharing
I 19 mila dipendenti avranno a disposizione un servizio di bike sharing per muoversi all’interno del Warren Technical Center.
Si tratta del primo progetto di questo tipo per una casa automobilistica americana. Nel campus del Warren Technical Center di Detroit, General Motors metterà a disposizione dei propri dipendenti un servizio di bike sharing, per spostarsi tra i 61 edifici sparsi su un’area di ben 130 ettari.
Un programma di mobilità alternativa e sostenibile avviato con l’azienda Zagster, basata a Cambridge e specializzata in bike sharing. “GM non sta solo investendo nella salute e nella produttività dei propri dipendenti, ma sta mandando un chiaro messaggio che il bike sharing è un’alternativa sempre più dominante”, ha dichiarato Timothy Ericson, co-fondatore e CEO di Zagster.
Un servizio che ha già riscosso l’entusiasmo di molti dipendenti, abituati a muoversi nel campus a piedi, in auto o con bus navetta. Lo conferma uno degli ingegneri che lavorano al Centro Tecnologico. “È un’idea fantastica – conferma John Waechter – sia per l’esercizio fisico, sia per la mobilità interna del campus”.
Ogni bicicletta è provvista di cestino per il trasporto del proprio notebook e può essere noleggiata nelle stazioni grazie ad una password inviata sul proprio smartphone, previa registrazione online. Le stazioni sono alimentate esclusivamente con energia rinnovabile, in questo caso fotovoltaica.
“General Motors sta trasformando la mobilità con nuovi prodotti, persone e collaborazioni”, ha dichiarato David Tulauskas, a capo dell’area Sostenibilità per la casa di Detroit. “Questo è un ottimo esempio per coinvolgere i nostri dipendenti a vedere la mobilità con occhi diversi”.
Staremo a vedere quali altre case seguiranno l’esempio della General Motors.
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