Oltre 65 millimetri di pioggia in un’ora, strade allagate, 80 persone evacuate: e Legambiente parla di disastro climatico. A cui dobbiamo abituarci.
- Sull’isola sono caduti 65 millimetri di pioggia in un’ora, colpita soprattutto Portoferraio.
- Ben 80 le persone evacuate, di cui 12 da una palestra. Soccorse anche persone rimaste bloccate in auto.
- Legambiente invita a non parlate di maltempo ma di disastro climatico.
L’Isola d’Elba è stata la più colpita nella notte dal violento nubifragio che era sì stato previsto dai meteorologi sulla Toscana, ma che sull’isola ha preso forma di una vera, ennesima alluvione, che ha provocato ingenti danni all’ambiente e alle infrastrutture e disagi alla popolazione. In poche ore, sono caduti ben 65 millimetri di pioggia, provocando allagamenti diffusi e mettendo in pericolo la vita di numerosi residenti e turisti. La situazione più critica si è verificata a Portoferraio, dove le strade si sono trasformate in fiumi di fango e detriti.
Cosa è successo all’isola d’Elba
I vigili del fuoco, insieme alle squadre di soccorso, hanno lavorato incessantemente der trarre in salvo decine di persone rimaste intrappolate nelle loro abitazioni e automobili: in totale, sono state soccorse 80 persone, tra cui 12 tra bambini e insegnanti di una scuola di danza evacuata in extremis. Squadre di soccorsi sono arrivati sull’isola anche dalla terraferma, anche se poi il nubifragio dall’arcipelago toscano si è spostato anche sullla costa toscana, nella zona di Orbetello, arrivando perfino a diversi chilometri nell’entroterra, al punto che il comune di Manciano, in piena campagna maremmana, ha visto cadere 40 millimetri di pioggia in poco più di mezzora.
La sezione di Legambiente dell’arcipelago toscano parla apertamente di disastro climatico all’isola d’Elba invitando a “ripensare la manutenzione del territorio e l’urbanistica. I nomi delle località colpite sono ormai ricorrenti ad ogni evento di questo tipo: il capoluogo Portoferraio, le frazioni costiere di Bagnaia, Nisporto e Nisportino, la piana della Pila dove si vorrebbe prolungare un aeroporto in un’area che ha dimostrato ancora una volta di essere in zona rossa ad elevatissimo rischio idrogeologico… ma frane, smottamenti, allagamenti hanno colpito un po’ in tutta l’isola divisa tra le piogge monsoniche e la grandine che ha imbiancato la strada tra Procchio e Marciana Marina. Una situazione anomala ma che denota ancora una volta in modo eclatante il clima tutto nuovo con cui dovremo fare i conti nei prossimi anni. Non si può più parlare di maltempo, ma di nuova normalità e a questo l’Elba – come l’Italia – sembra completamente impreparata”.
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