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Le meraviglie artistiche di Benevento e del Sannio travolte dall’alluvione
La forza devastante dell’acqua colpisce spesso questo fragile paese, alcune zone più di altre. Benevento e il Sannio hanno già conosciuto catastrofi simili, ma il passato non aiuta ad affrontare meglio il difficile presente. L’alluvione in questa zona poco conosciuta della Campania ha il suo apice con l’esondazione di pochi giorni fa di alcuni dei suoi fiumi,
La forza devastante dell’acqua colpisce spesso questo fragile paese, alcune zone più di altre. Benevento e il Sannio hanno già conosciuto catastrofi simili, ma il passato non aiuta ad affrontare meglio il difficile presente. L’alluvione in questa zona poco conosciuta della Campania ha il suo apice con l’esondazione di pochi giorni fa di alcuni dei suoi fiumi, il Tamarro e il Calore. I danni sono ingentissimi, al territorio, alle attività commerciali, alla popolazione. Gli aiuti giunti e l’attenzione mediatica mai abbastanza.
Benevento è il cuore di questa furia d’acqua, la città simbolo di un territorio poco curato se non addirittura abbandonato. I morti sono 3 e la città è sommersa dal fango, quasi peggio dell’acqua. Ma cosa c’è sotto il fango? Cosa nasconde questa terra? Conosciuta come la città delle “Streghe”, la storia della magica città si sintetizza in tre periodi principali: Romano, Longobardo, Pontificio. Benevento è un museo a cielo aperto, una città da percorrere e dalla quale farsi stupire senza mete precise: l’Arco Traiano, il Teatro Romano, la maestosa Rocca dei Rettori, il Duomo, il Ponte Leproso, la Chiesa di Santa Sofia Patrimonio dell’Unesco o l’Hortus Conclusus, nel giardino dell’ex convento S. Domenico, in piazza Guerrazzi, un insieme di significativi elementi scultorei dell’artista Domenico Paladino, configuranti un’unica opera compiuta.
Il Sannio una provincia che offre molto, che sazia chi va in cerca di paesaggi incontaminati, rimasti selvaggi, da scoprire: tra i percorsi da “vivere” c’è sicuramente la Dormiente del Sannio un itinerario che interessa il Massiccio del Taburno-Camposauro, appartenente all’Appennino Campano che, per l’aspetto delle montagne, somiglianti a un profilo femminile disteso, ha preso questo nome. Virgilio sia nelle Georgiche che nell’Eneide descrisse queste terre, ricche d’acqua e vegetazione: dall’agrifoglio al biancospino, dal sottobosco agli alberi ad alto fusto, quali castagno, abete, quercia e faggio. Tra gli animali sono presenti i predatori: volpe, donnola, martora e faina. Abbondano cinghiali, ricci, lepri, caprioli, mufloni nonché cavalli allo stato brado.
Un’altra meta, ideale da vivere in famiglia con i propri figli è il Parco del Grassano: incastonato nella suggestiva Valle Telesina, tra vestigia romane, castelli medievali e caratteristici paesini si rivela un’oasi che regala la possibilità di avvicinarsi alla magia della natura. Attraversato dalle acque cristalline del fiume Grassano, è un luogo affascinante, ricco di scorci incantevoli e giochi di trasparenza.
Questi alcuni dei luoghi che vivono l’emergenza ora, per chi volesse dare un aiuto subito alle popolazioni colpite dall’alluvione nel Sannio, la Caritas Diocesana di Benevento oltre alla raccolta dei beni di prima necessità ha avviato giorni fa la raccolta fondi mediante bonifico bancario alle seguenti coordinate: C/C Banca Popolare Etica IT03A0501803400000000160288, causale: Emergenza alluvione provincia di Benevento, per poter sostenere le famiglie nel momento post emergenza.
Aiutare ora significa anche percorrere e visitare questa fetta di Campania: non dimenticare Benevento, il Sannio è sceglierli come meta delle proprie vacanze, vivere e valorizzare la sua bellezza.
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