Numerose località dell’India sono state colpite da piogge torrenziali, che hanno provocato gravi inondazioni e smottamenti. Il bilancio delle vittime è drammatico e da giorni non cessa di aumentare: sono già 127 i morti accertati, secondo i dati diffusi dalle autorità.
150mila persone evacuate, colpite case e ospedali
Da giovedì 22 luglio la costa occidentale della nazione asiatica è colpita da precipitazioni eccezionali. E secondo i meteorologi indiani la situazione non dovrebbe migliorare almeno per alcuni giorni ancora. Nella zona, anche per questa ragione, sono state già evacuate 150mila persone.
Ad essere colpita è stata in particolare la città di Chiplun, centro urbano di 46mila abitanti a sud di Mumbai, nel distretto di Ratnagiri. Qui l’acqua ha invaso letteralmente strade e abitazioni, raggiungendo un livello di quasi sei metri. Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, otto pazienti di un ospedale, ricoverati poiché affetti da Covid-19, sarebbero morti a causa della mancanza di corrente elettrica, che avrebbe provocato il blocco dei ventilatori polmonari.
I soccorritori cercano ancora decine di dispersi
Sono complessivamente 114 le morti confermate nella zona, ovvero nello stato del Maharashtra. Più di 40 sono decedute a causa di un’importante smottamento che ha colpito il villaggio di Taliye, e che si è riversato su gruppi di abitanti che stavano cercando di fuggire. La frana ha abbattuto decine di case in pochi minuti, risparmiando solamente due strutture in cemento.
Le squadre di soccorritori inviate sul posto sono costrette a scavare nel fango alla ricerca delle vittime. Sono infatti 99 le persone disperse. A perdere la vita anche una decina di persone travolte da altri due smottamenti che si sono prodotti in zone limitrofe. Anche nello stato di Karnataka sono stati confermati almeno nove morti e quattro persone risultano disperse.
“Le peggiori inondazioni in India dal 1982”
Le inondazioni non sono una novità per l’India, durante la stagione dei monsoni. Ma la frequenza e l’intensità dei fenomeni meteorologici estremi sta aumentando a causa dei cambiamenti climatici. Nel caso specifico, le autorità dell’India hanno definito le intemperie che stanno colpendo la nazione “le peggiori dal 1982”.
Dopo oltre tre giorni, gli incendi che hanno circondato la metropoli californiana non accennano ad arrestarsi. Almeno 10 i morti e quasi 200mila le persone evacuate.
Da qui al 20 gennaio saranno designati il Chuckwalla e il Sáttítla national monument: il primo, in particolare, estenderà il parco nazionale di Joshua Tree.
L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.