Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
Altramoda.net, il più grande shop online dedicato alla moda sostenibile in Italia
Con l’intento di invertire le tendenze, Altramoda.net propone una vasta gamma di capi di abbigliamento sostenibili a prezzi più che accessibili. Per questo negli anni è diventato il punto di riferimento per i consumatori responsabili.
Vestire sostenibile può risultare spesso complicato in un contesto sociale come quello odierno in cui domina la fast fashion, ovvero un modello di moda caratterizzato dalla produzione a ritmi esagerati, da capi a prezzi bassissimi e da processi di lavorazione molto inquinanti. Eppure esistono alcune realtà che hanno puntato tutte le loro risorse nella ricerca e nella distribuzione di abbigliamento ecologico a prezzi accessibili: è il caso del negozio online Altramoda.net che oggi rappresenta il primo punto di riferimento per la moda sostenibile in Italia. LifeGate ha intervistato uno dei due fondatori di questo progetto, Elena Mancinelli, che ci ha spiegato meglio di cosa si tratta.
Cos’è e com’è nato Altramoda.net
Altramoda.net “è nato dall’incontro tra me e mio marito” – ci ha raccontato la fondatrice Elena Mancinelli – “che siamo rispettivamente amministratore e socio dell’attività. Ci siamo conosciuti quando lavoravamo in un’azienda agricola biologica in provincia di Bologna”. L’interesse verso uno stile di vita più responsabile risale dunque al 2002, “poi nel 2005 sono rimasta incinta e quelli erano anche i primi anni in cui iniziavano a esserci delle fiere dedicate al biologico: a Firenze c’era Terra Futura, a Milano è cominciato Fa’ la cosa giusta e si è iniziato a vedere anche qualcosa di biologico nel tessile”.
La nascita del figlio di Elena e Marco ha fatto crescere ancora di più il loro interesse verso i prodotti naturali per l’infanzia, e nella fattispecie per l’abbigliamento biologico. Sono fermamente convinti che un’inversione di rotta nel mondo della moda sia indispensabile per assicurare al pianeta e ai bambini un futuro migliore. Ecco perché nel 2009, esattamente dieci anni fa, “abbiamo deciso di aprire un’attività dedicata all’abbigliamento biologico, ci sembrava quello che in Italia mancava. Quella dell’abbigliamento naturale è una nicchia in cui adesso noi siamo lo shop, il punto di riferimento maggiore”.
Dall’intimo alla maglieria, i prodotti su Altramoda.net
“Siamo partiti con i prodotti per l’infanzia” – ha raccontato Mancinelli – “quando in Italia iniziavano a girare le fasce portabimbo, i pannolini lavabili o quelli usa e getta compostabili. Avevamo dunque tutto il settore bambino, l’intimo, la maglieria e soprattutto le calze in tessuti naturali quali il cotone biologico e la lana naturale non tinta che è sempre stata rarissima da trovare in giro se non mischiata al tessuto acrilico”.
“L’ambito su cui siamo più forti sono gli articoli da donna e da bebé perché sono le fasce più attente che spendono di più per se stesse. Sono ormai molte le donne che non sopportano più l’intimo sintetico o che hanno allergie e dermatiti, quindi sono più propense a provare i nostri prodotti per il benessere quotidiano, o per fare sport. Poi, oggi siamo passati dalle cose basic in bianco naturale che si vendevano dieci anni fa a tessuti molto soffici e moderni come il Modal o il Tencel, viscose vegetali ricavate dalla fibra di eucalipto altamente traspiranti e con una vestibilità molto aderente. Insomma, abbiamo ormai un abbigliamento moderno che ci consente di offrire un ampio range di prodotti, dall’intimo all’abbigliamento da esterno e dagli articoli per neonati a quelli per tutte le fasce d’età”.
Da dove arriva l’abbigliamento venduto su Altramoda.net
“Diciamo che cerchiamo, dove possiamo, fornitori italiani” – precisa Elena -, “e ci riusciamo molto bene per l’intimo perché in Italia si trovano molte calze, slip da donna e da uomo in tessuti naturali”. Quei prodotti la cui produzione è scarsa in Italia vengono invece reperiti in Europa, “è il caso della lana che viene lavorata benissimo in Germania offrendo un prodotto soffice che non pizzica a prezzi molto più competitivi dei nostri. In Italia è molto limitata la filiera della maglieria e dell’intimo cento per cento lana naturale, a meno che non si tratti di piccole produzioni di nicchia, ma estremamente costose”.
Oltre alla lana pura, “vengono dall’esterno anche il cotone biologico e la canapa per cui cerchiamo produttori certificati dalla Fair Wear Foundation o Fair Trade. Questo perché, anche se alcuni prodotti provengono dall’India, dalla Cina, dalla Thailandia o da altri Paesi dell’Asia, viene comunque tutelata una filiera etica del lavoro”.
L’etica del prezzo
La sostenibilità di un prodotto non è dettata soltanto dalla sua composizione e dal processo di lavorazione a cui è stato sottoposto. Anche il prezzo, e dunque l’accessibilità, rendono un prodotto più o meno sostenibile. “Altramoda nasce come un negozio che vuole rivolgersi alle famiglie”, e proprio per questo “la selezione dei fornitori e dei prodotti è molto importante per dare sempre il massimo della qualità a un prezzo conveniente”.
Un punto di riferimento per chi vuole vivere sostenibile
Insieme all’abbigliamento che rappresenta il principale business di Altramoda.net, all’interno del negozio online è possibile trovare anche articoli di cosmesi e detergenti naturali, tessili biologici per la casa, contenitori per alimentari, borracce, accessori per la pulizia e molto altro ancora.
Il tutto viene selezionato con cura e passione, la stessa passione che ha spinto Elena Mancinelli a lanciare un messaggio di sensibilizzazione a tutti i consumatori: “visto che forse avete già provato a mangiare biologico, visto che forse qualche crema biologica già ve la spalmate, dovreste provare sulla vostra pelle anche la differenza che si sente quando indossate dell’abbigliamento biologico”.
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