Dopo quattro giorni nelle mani dei rapitori, quasi 300 studentesse nigeriane sono state liberate grazie alla trattativa di pace avviata dalle autorità locali.
Altre 20 donne rapite in Nigeria
Almeno altre venti donne sono state rapite il 9 giugno a pochi chilometri da Chibok, lo stesso villaggio nigeriano dove, nella notte tra il 14 e il 15 aprile, alcuni ribelli che fanno capo al gruppo estremista islamico Boko haram hanno portato via centinaia di studentesse. Il villaggio si chiama Garkin Fulan secondo quanto riportato da
Almeno altre venti donne sono state rapite il 9 giugno a pochi chilometri da Chibok, lo stesso villaggio nigeriano dove, nella notte tra il 14 e il 15 aprile, alcuni ribelli che fanno capo al gruppo estremista islamico Boko haram hanno portato via centinaia di studentesse.
Il villaggio si chiama Garkin Fulan secondo quanto riportato da Misna: “Si sono presentati in pieno giorno, vestiti da militari e fortemente armati. Hanno preso venti delle nostre donne tutte giovani madri come anche tre giovani che si stavano opponendo al rapimento e sono subito ripartiti” ha detto un testimone che fa parte della comunità locale.
Il rapimento non è stato ancora rivendicato anche se il sospetto è che si tratti sempre di Boko haram. Negli ultimi due mesi sono più di 250 le persone sparite in Nigeria.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un gruppo di ragazze, delle 270 rapite nel 2014, sono state liberate dal gruppo islamista Boko haram, in cambio della liberazione di alcuni jihadisti.
Una vasta operazione militare in Camerun e Nigeria ha consentito di liberare migliaia di donne, bambini e anziani nelle mani del gruppo islamista.
L’attivista per i diritti umani e stella mondiale dell’afrobeat Femi Kuti si è recato nel nord-est della Nigeria, in piena crisi umanitaria, per aiutare la popolazione sopravvissuta alle stragi di Boko haram, l’organizzazione terroristica che sta mettendo in ginocchio il paese. Femi Kuti è stato chiamato dalla International Rescue Committee (IRC) a testimoniare lo stato
L’aviazione della Nigeria ha bombardato per errore un campo profughi nel nord del paese. Il presidente Buhari: “Errore operativo imperdonabile”.
Il gruppo terrorista africano Boko Haram ha fatto esplodere 44 bambini-kamikaze solamente nel 2015. La denuncia dell’Unicef.
Almeno 86 persone sono state uccise dal gruppo integralista islamico Boko Haram. Tre donne kamikaze si sono fatte esplodere.
“L’uso di donne in attentati suicidi è la strategia più drammatica che un’organizzazione terrorista possa usare. È più facile raggiungere gli obiettivi perché si è meno sospettosi quando si tratta di donne”. Queste parole sono state pronunciate da Martin Ewi, un ricercatore dell’Institute for security studies (Iss), l’istituto che si occupa di studiare le società
“Quando una ragazza bella e bionda scompare, le agenzie di stampa inviano elicotteri e giornalisti sulla scena; ma quando centinaia di ragazze nere vengono rapite in un paese lontano, si dà a malapena la notizia”. Queste parole sono della giornalista americana del Time Charlotte Alter che ha scritto un articolo dal titolo How we failed