G20 di Roma. Sul clima ancora pochi, pochissimi passi avanti
Il G20 di Roma si chiude con pochi risultati sul fronte climatici: un segnale preoccupante mentre si apre la Cop 26. Ma per Draghi è stato un successo.
Il G20 di Roma si chiude con pochi risultati sul fronte climatici: un segnale preoccupante mentre si apre la Cop 26. Ma per Draghi è stato un successo.
Un nuovo rapporto dell’Unep spiega che con gli impegni attuali dei governi la temperatura media globale crescerà nel 2100 di 2,7 gradi centigradi.
Catania vive ore drammatiche a causa di un ciclone che potrebbe trasformarsi in un Medicane (Mediterranean Hurricane), un uragano paragonabile a quelli di origine tropicale.
Heeta Lakhani, originaria dell’India, è portavoce dello Youngo, l’organo delle Nazioni Unite che riunisce i giovani attivisti per il clima. L’abbiamo intervistata.
La concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre ha superato le 413 parti per milione, secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale.
Le conseguenze dei cambiamenti climatici rischiano di distruggere per sempre gli ultimi ghiacciai del continente africano.
Il presidente della Cop 26 ammette che i negoziati a Glasgow saranno ancora più complicati di quelli che portarono all’Accordo di Parigi sei anni fa.
Alla Cop 26 di Glasgow mancherà circa un terzo degli stati isola del Pacifico, gli stessi che subiscono gli effetti più pesanti della crisi climatica.
Un nuovo rapporto del Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite indica che la produzione di petrolio e gas aumenterà ancora di qui al 2040.
Uno studio rivela come i dirigenti del colosso delle fossili francese Total fossero a conoscenza dei rischi climatici legati alle attività petrolifere.