La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Amo il lino, torna la campagna internazionale che promuove questa fibra antica e sostenibile
Fino al 15 giugno si tiene l’iniziativa Amo il lino, organizzata dalla Confederazione europea del lino e della canapa. Tante le attività in programma.
Il lino è una fibra nobile che ha attraversato la storia fino ai giorni nostri abbracciando la moda di tutti i tempi. Oggi più che mai, in un mondo in cui il rispetto dell’ambiente e delle risorse deve diventare il principio cardine di ogni attività produttiva, l’industria tessile e dell’abbigliamento sta riscoprendo i benefici del lino, anche grazie all’impegno della Confederazione europea del lino e della canapa (Celc) e della sua campagna Amo il lino, lanciata nel 2016 e riproposta ogni anno attraverso il proprio store online e una vasta rete di partner internazionali.
L’iniziativa nasce dal desiderio di informare su una delle fibre tessili più antiche al mondo e conosciuta per le sue caratteristiche naturali, ideali per realizzare abiti, biancheria da letto, da bagno, da cucina e per complementi d’arredo come tende, cuscini, rivestimenti di divani e poltrone, tappeti e arazzi.
Amo il lino 2021
Quest’anno la campagna ideata per sensibilizzare il consumatore finale si tiene dall’1 maggio al 15 giugno e si svolge online, sugli e-shop dei marchi partner, nelle boutique, nei grandi magazzini e nei concept store.
Il lino è un alleato per la moda con risposte chiare: sano e termoregolatore, è più che mai di attualità e la Celc è lieta di sostenere nuovamente, come ogni anno, numerosi marchi partner nella vendita di prodotti in lino
Grazie al supporto della Confederazione europea del lino e della canapa, l’iniziativa consiste nella diffusione di contenuti digitali mirati ad approfondire le virtù del lino e nel coinvolgimento di determinati punti vendita con messa in scena della fibra, installazioni in vetrina, distribuzione di sacchetti di semi di lino da piantare e incontri con professionisti della filiera.
I partner italiani
In Italia, i partner che aderiscono alla campagna Amo il lino 2021 sono 120% Lino, Freitag per i jeans in lino e canapa, lo specialista della maglia Scaglione, le camicie su misura di Camiceria Clerici, i tessuti per l’arredamento e il lifestyle di Telerie Spadari e C&C. Durante tutto il mese di maggio, i punti vendita di questi brand si animeranno con esposizioni e iniziative dedicate al lino, a cominciare dalle vetrine.
I marchi che prendono parte alla campagna rinnovano la loro adesione da un po’ di anni ormai. La Camiceria Clerici sostiene che “la campagna Amo il Lino in questi anni ha saputo trasmettere l’importanza di tornare ad usare il lino nella quotidianità, di saperlo scegliere con maggior consapevolezza tra le fibre naturali e di sensibilizzare verso una maggior sostenibilità dell’ambiente”.
Allo stesso modo, C&C Milano rinnova il suo supporto sottolineando l’importanza del lino in quanto “fibra che mette d’accordo progresso e sostenibilità. Lo stile si accompagna al benessere totale: il lino ci accompagna nella vita di tutti i giorni come nei momenti di relax nelle nostre case. Lavorare con il lino è sempre stato un privilegio, la nostra missione, e siamo certi che il tempo ci darà ragione”. Anche le Telerie Spadari esprimono tutto il loro sostegno verso la campagna: “Il lino, fibra nobile e sostenibile, ha da sempre conquistato i clienti di Telerie Spadari. La sua freschezza e luminosità è ineguagliabile per lenzuola, tovaglie ed asciugamani sia nella versione classica che in quella più attuale, lavata no stiro. Aderiamo con entusiasmo alla campagna Amo il Lino, promossa da Celc, che racconta e valorizza questa eccellenza europea”.
Amo il lino in Europa
Nel Regno Unito, la campagna vede la partecipazione di brand come Three Graces London, Asceno, Brora e People Tree per il prêt-à-porter, oltre a Maker & Son per i divani. In Francia, invece, la Celc insieme a Bhv Marais hanno in programma l’allestimento di un campo di lino davanti alle vetrine del famoso grande magazzino di Parigi con il fine di consentire ai cittadini di familiarizzare con questa pianta.
Inoltre, Amo il lino si forgia di una partnership esclusiva con Uniqlo che ospiterà delle installazioni dedicate al lino nei suoi principali punti vendita di Parigi e Lione. Alcune esposizioni appariranno anche in altri negozi Uniqlo nei Paesi Bassi, in Svezia, Italia o Inghilterra in concomitanza con il lancio di nuove collezioni in lino.
Alla riscoperta del lino
“Amo il lino è l’occasione per sostenere quanto le fibre naturali, in particolar modo il lino, siano di fondamentale importanza per la moda italiana”, afferma il maglificio Scaglione secondo il quale “una buona maglieria nasce prima di tutto dalla scelta di materie di ottima qualità”.
Questa campagna di sensibilizzazione ha come obiettivo far riscoprire ai consumatori, ma anche ai professionisti della moda, le innumerevoli qualità del lino, materiale naturale vegetale dal profilo ecologico virtuoso che presenta molteplici possibilità applicative sia nel mondo dell’abbigliamento che nell’arredamento.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Si parla di vintage se un capo ha più di 20 anni, è definibile second hand invece è qualsiasi oggetto abbia già avuto un precedente proprietario.
Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
Nel mezzo di una grave crisi, il distretto tessile e dell’abbigliamento lancia l’allarme sui diritti dei lavoratori nella filiera della moda italiana.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Il magazine Öko-test ha condotto ricerche su capi di abbigliamento e accessori Shein trovando residui di sostanze pericolose. La nostra intervista ai ricercatori.
L’industria tessile si sta attrezzando per innovare se stessa e trovare soluzioni meno impattanti: la fermentazione rappresenta l’ultima frontiera moda.
Casi di appropriazione creativa e di rapporti sbilanciati nella fornitura di materie prime rendono sempre più urgente parlare di “sostenibilità culturale”.
Il Parlamento europeo ha aggiornato il report sull’impatto della produzione tessile mentre cresce l’attesa nei confronti delle prossime scelte politiche.