Si può fare sesso in gravidanza? Fino a che mese? È pericoloso? Ecco tutto quello che c’è da sapere su benefici ed eventuali controindicazioni
Anche gli uomini seducono: a volte troppo…
Fascinosi, empatici, irresistibili: alcuni uomini possiedono, molto pi
La capacità seduttiva è una grossa chance, ma quando
non è accompagnata da una buona consapevolezza, può
giocare dei brutti tiri…
La nostra cultura presta molta attenzione alla seduttività
femminile, assai meno a quella maschile. Per le donne esistono in
merito regole e codici di comportamento non scritti ma ben
conosciuti, e abbastanza raffinati: le signore sono in genere
coscienti del tipo di messaggio che inviano, della risposta che
possono aspettarsi, dei limiti che è saggio imporsi.
La seduttività maschile si inserisce invece in una
dimensione culturale un po’ carente: si basa su assunti quali
“l’uomo è cacciatore”, o “ogni lasciata è persa”, o
al massimo “il vero seduttore sa applicare il galateo, apre la
portiera alle donne, accompagna la loro sedia al ristorante”. Tutto
qui, non si va molto oltre nell’analisi dei messaggi e degli stili
di ciascuno, di ciò che è opportuno provare, e
quando.
Come risultato gli uomini, se non hanno compiuto un loro percorso
individuale di consapevolezza, tendono più frequentemente a
non saper calibrare con esattezza i loro segnali, e più
facilmente si lasciano prendere la mano da questo gioco così
gratificante, che non sempre però sanno padroneggiare
perfettamente.
Alcuni hanno un atteggiamento seduttivo un po’ automatico: per loro
è istintivo entrare per esempio in un negozio e sorridere in
modo invitante alla commessa, pur senza avere intenzioni precise.
Questo però scatena le gelosie e le insicurezze della
partner abituale, e mina la serenità del rapporto di coppia
più di quanto si potrebbe pensare.
Una seduttività non finalizzata, da uomo che ama piacere,
più che conquistare, non è poi così innocua,
se non è ben controllata. L’equivoco è frequente:
nelle donne che sono destinatarie di questi messaggi generici nasce
spessissimo una sorta di precisa volontà di ripagare questa
seduttività. Esse allora quasi pretendono che esista un
seguito all’implicito invito che hanno ricevuto.
L’uomo non consapevole, a questo punto, sempre agendo sulla base
dell’assunto “ogni lasciata è persa” e il timore di
“deludere qualcuno”, può trovarsi invischiato in storie e
relazioni non scelte veramente, che magari danneggiano i rapporti
per lui più importanti.
La seduzione può essere molto piacevole, specie per chi ha
un’autostima fragile, il rischio è però che scatti
una sorta di dipendenza da questa fonte di conferme: si deve
insomma sedurre per forza, in modo anche un po’ indiscriminato, per
continuare a nutrire il proprio narcisismo. Il risultato è
una perenne instabilità, affettiva ed esistenziale: si
diventa preda degli affetti degli altri, si è gestiti dalle
proprie conquiste, anziché gestirle.
Alcuni “seduttori incontrollati” sono così affascinati dalla
loro abilità da non curarsi delle implicazioni. Altri
invece, scottati da qualche incidente pagato caro, o desiderosi di
conservare una storia affettiva importante, iniziano a riflettere:
e decidono, come le donne hanno imparato tanto tempo fa, che a
volte darsi dei limiti conviene.
Emma Chiaia
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