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Una class action per avvelenamento da piombo contro un colosso minerario in Zambia
La società mineraria Anglo American è stata accusata di aver scaricato scorie tossiche, avvelenando migliaia di donne e bambini in Zambia.
Kabwe, 150 chilometri da Lusaka, capitale della Zambia. Qui, nel 1902, sono stati trovati ricchi giacimenti di piombo e nel 1906 sono iniziate le attività estrattive e di fonderia che sono andate avanti in modo incontrollato per quasi 90 anni. In quel periodo non c’erano leggi che regolassero le emissioni inquinanti, ma nel 1994 il governo zambiano ha chiuso la miniera, privatizzandone le attività l’anno successivo. Dal 1925 al 1974, il periodo di maggiore produttività, la miniera era controllata dal colosso minerario Anglo American South Africa. La miniera di piombo a Kawbe si trova in prossimità dei villaggi di Kasanda, Makandanyama, Chowa, Mutwe Wansofu, e Makululu; per una popolazione che si aggira attorno ai 77mila abitanti.
La class action contro Anglo American per l’inquinamento a Kabwe
E sono stati proprio gli abitanti del territorio a decidere di dar vita a un’azione legale collettiva (class action lawsuit) presentata contro Anglo American South Africa Ltd da parte delle comunità zambiane che vivono in prossimità della miniera di Kabwe, che per decenni hanno subito le conseguenze dell’inquinamento da piombo. Mbuyisa Moleele Attorneys, uno studio legale sudafricano, e l’ufficio legale britannico Leigh Day sostengono che nei villaggi nella zona di Kabwe, bambini e adulti hanno sofferto problemi di salute causati o intensificati dall’esposizione a livelli elevati di piombo nel terreno e nell’acqua dell’area.
“Anglo era a conoscenza di questi pericoli o, al massimo, li ha ignorati. Mentre la società gestiva la miniera, c’erano bambini che si ammalavano e morivano di avvelenamento da piombo e gran parte di essi soffriva a causa di livelli altissimi di piombo nel sangue”, spiega Gilbert Marcus, un avvocato per le vittime nell’Alta corte di South Gauteng, a Johannesburg. Gli avvocati delle vittime sostengono che la maggior parte dell’inquinamento è avvenuto quando la miniera era controllata da Anglo American South Africa.
Gli esperti affermano che se gli avvocati dei querelanti avranno successo, l’azione legale aprirà la strada a oltre 140mila vittime che sono state esposte al piombo e che potranno chiedere il risarcimento dei danni causati dall’inquinamento della miniera.
Anglo American respinge le accuse
Tuttavia, Anglo American sostiene di essere stata soltanto uno dei molteplici investitori che hanno gestito la miniera di Kabwe negli anni e di non essere mai stato proprietario di maggioranza. “Nei primi anni Settanta, la società che era proprietaria della miniera è stata nazionalizzata dal governo zambiano e, successivamente, la miniera è stata gestita da un ente pubblico, fino alla chiusura nel 1994”, ha affermato Anglo American in un comunicato.
Le conseguenze dell’esposizione al piombo sulle persone
Martha Banda, una madre 45enne nel villaggio di Chowa a Kabwe racconta di come la miniera abbia avvelenato il suo figlio di sette anni. “Nel mio paese, c’è una miniera di piombo abbandonata. A causa dell’esposizione al piombo, le labbra di mia figlia sono diventate rosse e ha sviluppato dei disordini dello sviluppo mentale. Una visita medica ha rivelato che i livelli di piombo nel sangue di mio figlio fossero cinque volte più elevati di ciò che è considerato sicuro”, ha detto in un’intervista.
Banda ha aggiunto che la sua famiglia non era a conoscenza dell’inquinamento da piombo nella sua comunità e del suo impatto negativo sulla salute e sull’ambiente. La donna raggiunta da LifeGate, ha affermato – visibilmente scossa – che la scoperta dei giacimenti di piombo a Kabwe e il conseguente scarico di rifiuti tossici è stato un errore gravissimo. Banda dice che si sta preparando a lasciare la propria comunità.
Charles Kauba è un altro residente del villaggio di Chowa, a Kabwe. Chowa è un’ex zona mineraria dove si possono ancora trovare residui e altri rifiuti lasciati dalla miniera e dalla fonderia, tra cui un grande deposito di scorie che i locali chiamano “black mountain”. A causa dell’alto tasso di disoccupazione nella zona, questa “montagna nera” è diventata un sito di estrazione artigianale e di piccola scala. “Sono convinto che la gente di Kabwe sia stata trascurata. La scoperta del piombo a Kabwe è stata una sventura per la nostra popolazione. Ci mancano le strade, gli impianti idrici e le strutture sanitarie che specializzano nella diagnosi dei livelli di piombo e nel trattamento dell’esposizione al minerale. I danni sono troppi, speriamo che un giorno coloro che hanno distrutto la nostra terra ci risarciranno”, afferma Kauba.
Kaluba descrive l’inquinamento da piombo nel suo villaggio come una catastrofe. “C’è stato un aumento nelle attività estrattive illegali di piombo e zinco nella discarica di scorie e lungo il canale che passa attraverso le zone residenziali di Chowa, Waya, e Katondo. Ogni giorno, autocarri e altri mezzi pesanti scaricano residui di piombo e zinco all’interno di queste comunità, lasciandosi dietro una lunga scia di scorie. Quando si seccano, generano una polvere molto pericolosa”.
Il profitto prima delle persone
Nel frattempo, Ian Lawrence, che è stato il medico della miniera di Kabwe dal 1969 fino ai primi anni Settanta, ha rivelato che, sebbene Anglo American fosse a conoscenza della morte di bambini e di casi di avvelenamento tra il suo personale, la società ha deciso di non mettere in atto le raccomandazioni per la bonifica del territorio.
“I dirigenti di Anglo American erano certamente a conoscenza del rischio di avvelenamento da piombo per i loro dipendenti; i livelli di piombo nel sangue del personale venivano controllati regolarmente. Mi sono preoccupato moltissimo a causa del numero di morti tra bambini sotto i cinque anni nelle zone residenziali dove vivevano i dipendenti. La differenza nel numero di morti tra i bambini della miniera e i bambini locali era abbastanza notevole, al punto che non riuscivo a capire perché nessun altro avesse sollevato la questione o condotto un’indagine”, ha spiegato il dottor Lawrence nella sua deposizione.
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