A Milano un murale intitolato “Respiro” ha l’obiettivo di dare un tocco di verde in più alla città e non solo.
Anna Gastel. L’amore per la cultura mi ha portato fino a MITO Settembre Musica
Dopo una vita di grandi sfide caratterizzate dalla passione per l’arte e la cultura, Anna Gastel comincia l’esperienza da presidente di MiTo, Settembre Musica, il festival internazionale che per un mese unisce Milano e Torino.
La vita di Anna Gastel, milanese, è un susseguirsi di esperienze, di grandi sfide molto diverse tra loro. Da ventenne ha recitato, bellissima, nel film L’innocente del regista, nonché suo zio, Luchino Visconti. Anna Gastel ha studiato anche a Londra dove è stata la prima donna battitrice della casa d’aste inglese Christie’s. Poi è stata vicepresidente del Fondo ambiente italiano (Fai), la fondazione senza scopo di lucro che dal 1975 salva, restaura e apre al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano. Ora inizia la nuova avventura in qualità di presidente del festival internazionale MITO Settembre Musica.
Il festival, giunto al suo decimo anno, si tiene dal 2 al 22 settembre con 160 concerti tra Milano e Torino (i biglietti si possono acquistare qui) che si svolgeranno nelle sale più famose e rinomate, come il Teatro Regio e il Teatro alla Scala, ma anche in chiese e in luoghi non convenzionali. In questa intervista, Anna Gastel, un’amica sempre accogliente e sorridente, trasmette grande energia ed entusiasmo. Instancabile.
Ci racconti cosa ti ha lasciato ognuna delle esperienze precedenti e come vivi questa nuova sfida?
Sono sempre stata attirata dal fare “esperienza” e quindi vivo i cambiamenti con interesse e curiosità, anche in prospettiva di un arricchimento personale. Il mondo del cinema, che ho potuto conoscere da un osservatorio privilegiato, grazie al lavoro dello zio Luchino Visconti, in splendide ambientazioni. Da Palazzo Colonna alla Casina Valadier. Poi a Londra, dopo la laurea conseguita all’università Cattolica di Milano, ho partecipato al primo corso della casa d’aste Christie’s per esperti d’arte: eravamo 40 ragazzi di tutto il mondo circondati da collezioni d’arte, dal barocco all’arte contemporanea, con un occhio al mercato. Un’esperienza – quella di battitrice d’aste – messa in pratica a Roma, a Palazzo Lancellotti. Un misto fra ‘spettacolo e business’ dove occorre essere professionali e ‘seduttivi’. Dunque, chi meglio di una donna?
La lunga esperienza nel Fai è stata molto importante per i numerosi progetti innovativi portati avanti con successo. Dalla creazione del Fai Giovani, all’avventura dell’esposizione universale milanese della Via Lattea, con 500 chilometri di percorsi ciclopedonali fra vie d’acqua, cascine e bellezze artistiche del territorio lombardo, tutti monitorati e presidiati dai fantastici volontari del Fai.
Questo è il decimo anno di MITO, un’edizione dedicata a padri e figli…
MITO è un’esperienza che mi porta all’interno del mondo della pubblica amministrazione di due grandi città come Milano e Torino. Questo è il decimo anno di vita, il mio primo da presidente dopo l’addio di Francesco Micheli. Nicola Campogrande, nuovo direttore artistico, ha puntato sulla musica classica con un tema portante come quello che lega padri e figli. Ogni concerto verrà introdotto brevemente al pubblico attraverso una spiegazione della scelta che sottintende il programma di MITO. Grande attenzione è stata data alla voce, ai cori, qualità molto presenti nel nostro paese: i coristi amatoriali in Italia sono 300mila.
Molti concerti sono gratuiti, è una scelta per avvicinare le persone alla musica classica?
Il 10 settembre in piazza Duomo a Milano e il giorno dopo a Torino, in piazza San Carlo, si terranno due giornate dedicate ai cori con l’open singing. Il pubblico sarà invitato a cantare seguendo un coro guida di mille voci sotto la direzione del direttore Michael Gohl. Un’esperienza da non perdere! Poi sono previsti sei concerti, ripetuti tre volte nell’arco della giornata, per adatti ai più piccoli. Concerti coinvolgenti e innovativi di musica classica pensati per gli appassionati di musica di domani. Un festival nel festival. Molti concerti sono gratuiti, gli altri a prezzi più che accessibili perché desideriamo suscitare l’interesse di un pubblico il più possibile ampio e trasversale possibile, che sappia gioire ed emozionarsi all’ascolto.
Qual è il tuo rapporto con la musica e da dove nasce?
Il mio rapporto con la musica comincia dall’infanzia, la mia famiglia è fatta di musicisti e amanti della musica che hanno frequentato Backhaus, Verdi, Puccini, Mascagni. Personalmente, ho conosciuto la soprano Maria Callas all’epoca delle regie liriche innovative di Luchino Visconti al Teatro alla Scala negli anni Cinquanta. Le mie esperienze personali si sono concentrate sul canto e per qualche anno sono stata la voce solista di un gruppo jazz, con grande passione e coinvolgimento. È straordinario poter esprimere e comunicare emozioni con il proprio corpo, la propria voce. Un mezzo che aiuta a crescere e conoscere se stessi.
Cos’è per te la bellezza?
La bellezza è un’emozione che attraversa i sensi, passando dal cuore. La bellezza mette in moto il cervello rendendo migliori le persone. Io credo veramente nell’etica dell’estetica.
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