Gli ultimi otto anni sono stati i più caldi di sempre a livello globale, con il 2022 in quinta posizione.
I dati sono di Copernicus, il programma europeo per il monitoraggio dei cambiamenti climatici.
In Europa, continente che si scalda più velocemente degli altri, l’estate 2022 è stata la più calda di sempre.
Il 2022 è stato un anno record anche in termini di calore accumulato negli oceani.
Una sfilza di record infranti, una sfilza di cifre che si discostano abbondantemente dagli standard. È ciò che emerge leggendo il report Global climate highlights 2022, una sintesi delle temperature, delle concentrazioni di gas serra e degli eventi climatici e meteorologici più significativi dell’anno appena trascorso. A redigerlo è Copernicus, il programma europeo per il monitoraggio dei cambiamenti climatici. Il 2022 è stato un anno fuori dall’ordinario in termini di temperature, perché ha portato l’estate più calda di sempre in Europa e, nel suo insieme, è il quinto più caldo mai registrato a livello globale. Non può comunque essere bollato come un’eccezione, perché si inserisce all’interno di un trend evidentissimo: gli ultimi otto anni sono stati i più caldi da quando sono iniziati questi monitoraggi.
Gli anni dal 2014 in poi sono stati i più caldi
In cima alla graduatoria degli anni più caldi a livello globale c’è il 2016, seguito dal 2020, dal 2019 e dal 2017. Tra il quarto e l’ottavo posto della classifica c’è una differenza molto risicata, tant’è che Copenicus colloca il 2022 in quinta posizione, ma c’è la possibilità che altri database differiscano leggermente. Quel che è certo è che gli ultimi otto, cioè dal 2014 in poi, sono gli anni più caldi mai registrati, ciascuno con una temperatura media annuale che ha superato di oltre un grado centigrado i livelli pre-industriali. Nel 2022, nello specifico, la media annuale ha superato di 1,2 gradi il periodo compreso fra il 1850 e il 1900, tipicamente scelto come indicatore dell’età preindustriale. Con l’Accordo di Parigi, la comunità internazionale si è formalmente impegnata a fare tutto il possibile “per tentare di non superare gli 1,5 gradi”.
🚨 No surprises at all I'm afraid – "the last eight years have been the eight warmest on record" (https://t.co/R1BBXTd5ch).
While 2022 rankings between various data sets may differ slightly, the long-term warming of our planet is undoubtedly clear… 🔥 pic.twitter.com/TV9LRsxsHu
L’Europa si scalda più velocemente del resto del mondo
L’Europa si sta scaldando a un ritmo più veloce rispetto a quello di qualsiasi altro continente, tant’è che negli ultimi trent’anni la sua temperatura è aumentata più del doppio rispetto alla media globale. Nella classifica degli anni più caldi, il 2022 è secondo solo al 2020 (con una differenza di 0,3 gradi centigradi) e supera di poco (circa 0,1 gradi) il 2019, il 2015 e il 2014. Soprattutto nell’Europa occidentale e meridionale sono state registrate le temperature annuali più alte almeno dal 1950. Soltanto la primavera è stata relativamente fresca. L’estate è stata in assoluto la più calda mai registrata; e per risalire al precedente record non bisogna andare troppo lontano, visto che risale al 2021. L’autunno è stato il terzo nella classifica dei più caldi, superato solo dal 2020 e dal 2006, e anche l’inverno è nella top 10.
Nuovo record per il riscaldamento degli oceani nel 2022
Il 2022 è stato un anno record anche per quanto riguarda il riscaldamento degli oceani. A dirlo è uno studio redatto da un team di scienziati di 16 diverse organizzazioni, pubblicato nella rivista scientifica Advances in Atmospheric Sciences. I ricercatori sono arrivati a questa conclusione dopo aver passato in rassegna i dati sulle temperature degli oceani, dalla superficie fino a 2mila metri di profondità, dal 1950 in poi. Dal 1970, oltre il 90 per cento del calore in eccesso sul pianeta si è accumulato negli oceani. Da solo, il calore del 2022 equivale – in termini di energia – a 100 volte l’elettricità generata nel corso dell’anno.
“Fino a quando non raggiungeremo le emissioni nette zero, il riscaldamento continuerà e continueremo a battere i record di calore contenuto nell’oceano, come abbiamo fatto quest’anno. Una migliore consapevolezza e comprensione degli oceani è alla base delle azioni per combattere i cambiamenti climatici”, ha commentato Michael Mann, professore all’università della Pennsylvania e co-autore dello studio.
Quest’estate è stata la più calda mai registrata e tutto fa pensare che il 2024 batterà ogni record di temperature: lo dice il servizio europeo Copernicus.
Per la prima volta la temperatura media globale è rimasta a più di 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali per dodici mesi consecutivi.
Uno studio basato su dati raccolti da spugne calcaree nell’oceano indica che il riscaldamento globale potrebbe già essere più grave di quanto ipotizzato.
Secondo uno studio, le emissioni del settore alimentare basteranno, da sole, a superare l’obiettivo degli 1,5 gradi di aumento della temperatura media globale.
La provincia dello Jiangsu è in cima alla lista delle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici. La prima non cinese è la Florida, al decimo posto.