Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Le foto che hanno vinto il World press photo 2020
La foto vincitrice ritrae un giovane che recita una poesia durante una protesta in Sudan. Tra i vincitori anche due italiani.
La pandemia di Covid-19 sembra, giocoforza, aver preso il sopravvento narrativo ed emotivo su tutto il resto. Il mondo, però, è ancora sconvolto da eterogenei drammi e continuano ad ardere piccole ma indomite braci di resistenza. Questi drammi e queste storie di speranza sono protagonisti del World press photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese, che premia le migliori fotografie giornalistiche dell’anno appena trascorso.
Il 16 aprile la World press photo foundation, tramite i propri canali, ha annunciato i vincitori della 63esima edizione del premio, selezionati tra i 4.282 fotografi partecipanti, autori di 73.996 immagini.
Il poeta nella rivolta
La fotografia vincitrice della principale categoria del concorso si intitola Straight Voice, ed è stata scattata dal fotografo giapponese Yasuyoshi Chiba. L’immagine ritrae un giovane, illuminato da telefoni cellulari, che recita una poesia di protesta mentre i dimostranti cantano slogan che chiedono un governo civile, durante un blackout a Khartum, in Sudan.
“Soprattutto nel periodo in cui viviamo, caratterizzato da molta violenza e conflitti, è importante avere un’immagine che ispiri le persone”, ha commentato Lekgetho Makola, a capo della giuria del concorso.
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Come nasce una rivoluzione
La sequenza di fotografie che si è aggiudicata il World press photo story of the year si intitola Kho, the Genesis of a revolt. Il fotografo francese Romain Laurendeau ha raccontato, con i suoi scatti in bianco e nero, il profondo disagio della gioventù algerina, che, osando sfidare l’autorità, ha ispirato il resto della popolazione a unirsi alla loro azione, dando vita al più grande movimento di protesta in Algeria degli ultimi decenni. I giovani costituiscono più della metà della popolazione algerina e, secondo un rapporto Unesco, il 72 per cento delle persone con meno di 30 anni in Algeria è disoccupato.
“Era impossibile per una parte di me non riconoscermi in questi giovani – ha affermato Laurendeau -. Sono giovani, ma sono stanchi di questa situazione e vogliono solo vivere come tutti gli altri”.
Congratulations to the #WPPh2020 World Press Photo Contest and Digital Storytelling Contest winners! Discover the stories that matter, chosen by an independent jury: https://t.co/mgO5DfIq5E pic.twitter.com/XBU9i3FG3Y
— World Press Photo (@WorldPressPhoto) April 16, 2020
I vincitori delle altre categorie
Oltre ai premi principali, il concorso prevede otto categorie: contemporary issues, ambiente, general news, progetti a lungo termine, natura, persone, sport e spot news. La categoria contemporary issues foto singole, è stata vinta dalla foto Nothing personal – the back office of war, di Nikita Teryoshin; l’italiano Lorenzo Tugnoli ha vinto la categoria contemporary issues stories, con la serie The longest war; la categoria ambiente foto singole è stata vinta dalla foto Polar bear and her cub, di Esther Horvath, mentre il secondo italiano vincitore è Luca Locatelli, che si è aggiudicato il premio per la categoria ambiente stories, con la serie The end of trash – Circular economy solutions.
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Straight Voice di Yasuyoshi Chiba ha vinto anche la categoria general news foto singole; Nicolas Asfouri, autore della sequenza di foto Hong Kong unrest, ha vinto la categoria general news stories. La sequenza di Romain Laurendeau ha trionfato anche nella categoria progetti a lungo termine; la categoria natura foto singole è stata vinta dal belga Alain Schroeder, con la foto Final Farewell; che ha vinto anche la categoria natura stories con la serie Saving orangutans.
Photo of the Day | A Taliban fighter sits in a car in Khogyani, Afghanistan, on 11 December 2019. From ‘The Longest War’ by Lorenzo Tugnoli, Contrasto, for @washingtonpost, nominated in the #WPPh2020 Photo Contest: https://t.co/5bdET7uQkd pic.twitter.com/E1ChoRdbC8
— World Press Photo (@WorldPressPhoto) April 9, 2020
Lo scatto intitolato Awakening Tomek Kaczor, di Gazeta Wyborcza, ha vinto la categoria ritratti foto singole; la categoria ritratti stories è stata vinta da Adam Ferguson, con i toccanti ritratti della serie The haunted. Mark Blinch ha vinto la categoria sport foto singole con lo scatto chiamato Kawhi Leonard’s Game 7 Buzzer Beater; la categoria categoria sport stories è stata vinta da Wally Skalij, autore di Rise from the ashes. La foto Clash with the police during an antigovernment demonstration, di Farouk Batiche, ha vinto la categoria spot news foto singole, mentre Mulugeta Ayene ha vinto la categoria spot news stories con la serie di immagini raccolte sotto il titolo di Ethiopian Airlines Flight 302 crash site.
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