La nostra ansia e il nostro stress rovinano il rapporto con il cane, secondo una ricerca

La nostra ansia influisce sul rapporto con le persone, ma anche con i cani. Lo stabilisce una ricerca inglese che getta una luce diversa sulla comunicazione uomo-cane.

Soffrite di ansia? Siete spesso stressati? Il problema non investe solo la relazione con voi stessi e le persone che vi circondano, ma anche il rapporto con il vostro cane e, soprattutto, con i quattrozampe che non si conoscono. Lo ha stabilito una recente ricerca effettuata nella contea del Cheshire, in Inghilterra, i cui risultati sono riportati in uno studio pubblicato sulla rivista Journal of epidemiology and community health. I dati suggeriscono che esistono alcuni fattori che metterebbero determinate persone più a rischio di altre nell’interagire con i cani, favorendo manifestazioni di aggressività da parte di quest’ultimi.

I ricercatori dell’Università di Liverpool hanno raccolto le testimonianze di 694 persone di 385 abitazioni provenienti da una zona semirurale dell’Inghilterra, situata appunto nella contea prevalentemente agricola del Cheshire. Gli scienziati hanno chiesto ai partecipanti se possedevano un cane, se erano mai stati morsi, se conoscevano o meno l’animale che li aveva morsi, se la ferita che avevano riportato aveva avuto bisogno di un trattamento medico o no. I ricercatori, poi, hanno usato un test per valutare la personalità degli intervistati, in particolare sono ricorsi al Ten item personality inventory (Tipi) per misurare aspetti come l’estroversione, la stabilità emotiva, la coscienziosità, l’apertura a nuove esperienze e la gradevolezza, focalizzandosi soprattutto su ansia e stress anche occasionali.

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Un cane stressato e nervoso è spesso lo specchio dei problemi psicologici del suo proprietario.

L’ansia non aiuta nel rapporto con i cani

Lo studio inglese ha rivelato, incrociando i dati raccolti con i risultati del test di personalità delle persone esaminate, come esista un’associazione tra la stabilità emotiva e il rischio di essere morsi dai cani. In particolare, essere emotivamente più stabili (o meno nevrotici) era associato a un minor pericolo di aggressioni sia da parte dei propri cani, sia – a maggior ragione – da parte di animali sconosciuti. Un dato in parte in linea con alcuni studi, spiegano i ricercatori, che suggeriscono come padroni nervosi e ansiosi spesso hanno cani nervosi e ansiosi a loro volta, e che potrebbe chiarire il maggior rischio di morsi in situazioni pericolose.

Ma che cos’è esattamente l’ansia? E che cosa lo stress? “L’ansia è uno stato di agitazione o preoccupazione dovuto a qualcosa che si teme possa accadere” spiega Maria Chiara Verderi, counselor e insegnante del Bach centre. “Lo stress, invece, è la risposta del nostro corpo a eventi di natura destabilizzante che si verifica quando una persona deve affrontare una determinata situazione, ma non ha, o non crede di avere, le risorse per farlo”.

La ricerca inglese è stata condotta in una piccola zona e senza prendere in considerazione sesso, età e tipo di cani. Ma costituisce senz’altro un punto di partenza per affrontare il tema della comunicazione fra uomo e animali. E anche per riconsiderare alla luce dei dati raccolti le convinzioni errate che stanno alla base del rapporto fra il cane cosiddetto aggressivo e l’uomo. L’influenza sugli animali degli stati ansiosi delle persone, infatti, spesso determina il loro comportamento aggressivo o insolitamente stressato. Secondo la ricerca inglese, quindi, il problema è costituito dall’essere umano e mai dal quattrozampe.

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Nessuna razza è mai aggressiva naturalmente verso l’uomo: la ricerca inglese fornisce un ulteriore tassello in questo senso.

Ansia, si può provare a star meglio con metodi naturali

La vita di chi soffre d’ansia non è certo facile, e la difficoltà esistenziale che l’ansioso affronta ogni giorno si ripercuote sulle persone che lo circondano e sugli animali che vivono con lui. Non a caso la persona ansiosa si trova a convivere spesso con lo stress che comporta l’allevamento di un quattrozampe, con le sue cure e la sua educazione quotidiana. Ed è un dato di fatto che, a persone ansiose, corrispondano il più delle volte cani stressati e nervosi, perfetti candidati per l’assistenza comportamentale di educatori e addestratori cinofili. Lo stress quotidiano non è mai quindi un buon alleato per i rapporti con il mondo che ci circonda.

“Poiché quando viviamo in situazione di stress il nostro corpo si prepara ad affrontare l’evento ritenuto minaccioso tramite cambiamenti fisici (aumento della pressione del sangue e della frequenza cardiaca, tensioni muscolari, secrezione di ormoni, ecc.), per gestire meglio questi eventi e in accordo con il proprio medico curante, si possono prendere in considerazione alcune tecniche corporee studiate proprio per consentire di scaricare tutti quei componenti che si sono accumulati nel nostro organismo e che ci fanno star male”, continua Maria Chiara Verderi. L’ansia e lo stress sono senza dubbio “malattie sociali”, ma molto si può fare per alleviarne la portata o per tenere sotto controllo la sintomatologia che ne deriva.

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Una passeggiata all’aria aperta insieme al nostro cane aiuta a ridurre l’ansia © Santiago Esquivel/Unsplash

La Bioenergetica

“La Bioenergetica, per esempio, è una tecnica basata sugli studi di Alexander Lowen, medico e psicoterapeuta americano, allievo di Wilhelm Reich a sua volta allievo di Sigmund Freud” prosegue Verderi. “Reich postulava l’identità funzionale tra il carattere delle persone e il loro atteggiamento corporeo. Secondo Reich le esperienze emotive dolorose e negative vissute come minacciose dal bambino impongono al corpo uno schema di tensioni muscolari a scopo protettivo che, alla lunga, diventano croniche. Lowen ampliò il lavoro del suo maestro e mise a punto l’Analisi bioenergetica che integrava gli studi sul carattere di Freud con l’attenzione agli aspetti somatici nel processo analitico”.

I Fiori di Bach e il Counseling

Nella vasta gamma dei rimedi a stress e ansia anche i Fiori di Bach che, “se suggeriti da persone competenti e serie, possono aiutare a riequilibrare gli stati emotivi perturbati dagli eventi della vita di tutti i giorni”, assicura l’esperta. “Per problematiche di questo tipo è indicato anche il Counseling che, con una serie limitata di incontri, potrà aiutare a recuperare le proprie risorse psicologiche nei momenti difficili”.

L’attività fisica, da soli e con i nostri amici a quattro zampe

Ma anche senza ricorrere a terapie specifiche un aiuto ci arriva dalla natura che ci circonda. Qualunque attività fisica, per esempio, è indicata alle persone ansiose e stressate, a patto che non diventi anch’essa un altro invito alla performance e alla disciplina. “Ci sono inoltre studi importanti  – conclude Maria Chiara Verderi – sull’utilità di tecniche derivate dalla meditazione come le visualizzazioni guidate o la Mindfulness per aiutare a prendere distanza o a stabilire piccole pause dalle soverchianti incombenze della nostra vita odierna”.

Un ultimo suggerimento per l’arrivo della primavera e dell’estate? Delle belle passeggiate nella natura insieme al nostro amico a quattro zampe – ma anche un po’ di tempo in area cani, o nei giardinetti sotto casa – costituiscono senz’altro una panacea per questo tipo di malesseri psicologici. E, bandito lo stress e tenuta a bada l’ansia, anche il nostro rapporto con gli animali ne guadagnerà.

 

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