I risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti ipotizzano un collegamento tra 22 pesticidi e i tassi di incidenza e mortalità del cancro alla prostata.
Antibiotici naturali, piante e prodotti naturali per affiancare le difese immunitarie
La ricerca di antibiotici naturali è un campo proficuo per la cura e la prevenzione delle malattie infettive. Le evidenze attuali suggeriscono possibilità interessanti.
- Gli antibiotici naturali sono sostanze di origine vegetale dotate di effetti antibatterici.
- Si tratta di uno strumento utile in affiancamento alle difese naturali del corpo, sebbene sia importante utilizzarli previo consulto medico.
- Gli antibiotici naturali comprendono erbe di uso culinario comune (come aglio e cipolla), ma anche erbe tradizionalmente medicinali e specie fungine.
Tra gli strumenti di cui disponiamo per favorire la salute umana, gli antibiotici naturali costituiscono una risorsa preziosa. Per comprenderne l’importanza, occorre partire dal significato di “antibiotico” in senso stretto, inteso come farmaco volto alla neutralizzazione delle infezioni batteriche. Da questo concetto si arriva, poi, a quello di antibiotico-resistenza, che è il fenomeno per cui i batteri responsabili di malattia diventano più forti rispetto al farmaco antibiotico. Nella nostra epoca, gli antibiotici sono lo strumento imprescindibile per gestire le infezioni batteriche di qualsiasi entità. Tuttavia, l’impiego errato ed eccessivo di questi farmaci ha portato allo sviluppo di batteri resistenti, riducendo l’efficacia delle terapie convenzionali. In tale contesto, subentra la ricerca necessaria di antibiotici alternativi e derivanti dal mondo naturale.
Antibiotici naturali: cosa si intende?
Gli antibiotici naturali sono rappresentati da estratti vegetali dalle documentate, o presunte, attività antibatteriche. Si tratta di sostanze biologicamente attive di varia natura, includendo oli essenziali e polifenoli. In modo più o meno complesso, questi componenti caratterizzano il profilo “fitochimico” di ciascuna pianta, e agiscono in modo sinergico nel generare determinati effetti (come quello antibatterico).
Le evidenze scientifiche disponibili forniscono dati promettenti su varie specie botaniche, sebbene si tratti, in alcuni casi, di risultati soltanto preliminari. La ricerca, comunque, procede verso i suoi obbiettivi, fornendo strumenti sempre più idonei.
Molte volte, le risorse vegetali in questione sono piante di uso comune, come le più diffuse erbe da cucina. Il mondo farmaceutico ed erboristico, tra l’altro, offre diversi prodotti con specifiche formulazioni, sfruttando le conoscenze scientifiche più o meno consolidate.
Prevenire e curare le malattie infettive con gli antibiotici naturali
Stanchezza, stress e alimentazione scorretta sono cause comuni di un sistema immunitario poco efficiente. Infatti, chi si ammala si trova già in una situazione di debolezza, che rende più semplice l’attecchimento delle infezioni. Il problema non è tanto evitare il contatto con i microbi, cosa quasi impossibile, quanto cercare di avere le difese sempre pronte e impedire ai patogeni di trovare un ambiente favorevole per moltiplicarsi.
Gli antibiotici naturali possono rivelarsi un valido strumento di prevenzione e trattamento, funzionando anche da supporto per le nostre difese. Le risorse vegetali, infatti, forniscono componenti sinergici in grado di agire anche da antiossidanti e immunostimolanti. La produzione erboristica e farmaceutica è molto attiva in tal senso, proponendo soluzioni più o meno funzionali a seconda dei casi. In modo importante, tuttavia, queste non prescindono dalla supervisione medica, dal momento che ciascuna problematica richiede un trattamento preciso e ben ponderato. Tra l’altro, “rimedio naturale” non è sempre sinonimo di “rimedio innocuo” e, di certo, non può sostituirsi a specifiche terapie con farmaci antibiotici, laddove siano necessarie. Il “fai da te”, in sintesi, è sempre sbagliato, oltre che potenzialmente dannoso.
I migliori antibiotici naturali
Per quanto riguarda le fonti botaniche di antibiotici naturali, la letteratura scientifica racchiude tantissimi dati. Alcuni derivati vegetali, nello specifico, mostrano proprietà interessanti.
1. Aloe vera
Classificata tra le piante erbacee perenni, l’Aloe vera costituisce, da tempo, l’oggetto di numerosi studi fitoterapici. Tra le proprietà benefiche attribuite all’Aloe spiccano quelle antimicrobiche, valutate con diverse indagini di laboratorio. In particolare, ne viene documentata l’efficacia antibatterica contro diverse specie di patogeni, come lo stafilococco aureo e l’Escherichia coli. Attualmente, il succo di Aloe e i suoi componenti bioattivi rientrano nella formulazione di vari integratori. Questi sono indirizzati, per esempio, alla gestione delle infezioni urinarie, sfruttando, tra l’altro, anche la blanda attività antinfiammatoria dell’Aloe. Interessanti le potenzialità antiossidanti e antifungine, anch’esse documentate, contro le specie di Candida. In ragione del suo contenuto di aloina, una sostanza nota per i suoi effetti lassativi, è buona norma evitare i preparati di Aloe di dubbia provenienza.
2. Estratto di semi di pompelmo
L’estratto di semi di pompelmo presenta proprietà conservanti, tanto da trovare un impiego efficace nella conservazione degli alimenti. Nello specifico, ne sono state dimostrate le potenzialità antivirali, antibatteriche, antifungine e antiparassitarie, attribuite ai componenti polifenolici dell’estratto vegetale. Strettamente correlata all’attività antimicrobica, la proprietà antiossidante è un connotato ulteriore. Più recenti le evidenze sull’attività anti-biofilm, e dunque sulla capacità degli estratti di semi di pompelmo di ridurre la formazione di veri e propri aggregati batterici. L’estratto di semi di pompelmo si presta alla formulazione di integratori in forma liquida o in capsule. Questi vengono utilizzati a scopo preventivo, a supporto delle difese immunitarie, nonché a scopo curativo sulle infezioni del cavo orale e dell’apparato gastrointestinale.
3. Propoli
La propoli è una resina che le api raccolgono ed elaborano per la protezione degli alveari. Studiata da tempo per le presunte proprietà benefiche, la propoli vanta un’interessante attività antimicrobica. Alcuni esperimenti ne hanno suggerito il potenziale piuttosto ampio su più tipologie di batteri. Tra questi, alcuni si collocano tra i patogeni delle vie respiratorie. Gli effetti in questione vengono associati alle sostanze fenoliche contenute nella resina e al relativo effetto sinergico. Esistono in commercio svariati prodotti a base di propoli, come preparazioni spray per le infezioni delle prime vie aeree o integratori in compresse per le infezioni intestinali. Degni di nota anche il miele alla propoli e le soluzioni idroalcoliche, per lo più indirizzati alle piccole infezioni del cavo orale. Oltre agli affetti antimicrobici, la propoli vanta proprietà antiossidanti e lenitive, senza dubbio funzionali alla sua efficacia.
4. Olio di melaleuca
Melaleuca alternifolia, o albero da tè, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. Diversi studi di laboratorio ne hanno dimostrato le potenzialità antimicrobiche, associandole ai relativi oli essenziali. Questi, in particolare, sembrano agire su diversi patogeni di tipo virale, batterico, fungino e parassitario. Per quanto concerne gli effetti sui batteri, gli oli di melaleuca agiscono su diverse specie, sia danneggiandole sia bloccandone la moltiplicazione (a concentrazioni più basse). Gli integratori alimentari a base di olio di melaleuca ne sfruttano sia la componente antimicrobica sia l’effetto antinfiammatorio, che rappresenta una proprietà aggiuntiva della pianta. Le formulazioni in questione vengono indirizzate ad applicazioni di vario tipo, a seconda dell’infezione da prevenire o trattare (micosi, cistite, afte, ecc.).
5. Aglio
Conosciuto da tutti per il suo ruolo aromatico in cucina, l’Allium sativum, o aglio, presenta delle spiccate proprietà medicinali. Si tratta di una ricca fonte di componenti fitochimici in grado di attivarsi su più aspetti della salute, inclusi il controllo glicemico e il benessere epatico. Sono da evidenziare anche le sue proprietà antimicrobiche, dirette contro le infezione batteriche, parassitarie e fungine. Tra i componenti bioattivi implicati in tali effetti rientrano, nello specifico, sostanze note come allicina e quercetina. Indagini di laboratorio hanno mostrato, per l’aglio, effetti battericidi sugli staffilococchi, l’Escherichia coli e persino sul batterio Pseudomonas aeruginosa, che è noto per i fenomeni di antobiotico-resistenza. Considerando la forte componente olfattiva, l’aglio non si presta al consumo diretto o, almeno, non in quantità tali da sortire effetti preventivi e/o curativi. Pertanto, non mancano integratori alimentari appositi ottenuti dagli estratti vegetali.
6. Timo
Tra i rimedi antibatterici si colloca anche il timo, classificato in botanica come Thymus vulgaris e derivante dalle Lamiaceae. Si tratta di una specie aromatica di tipo perenne, facilmente reperibile anche nella nostra area geografica. In virtù del suo contenuto di oli essenziali e, in particolare, di timolo, questa specie si associa ad alcune proprietà benefiche per l’uomo, come gli effetti antispasmodici e antibatterici. Il potenziale antimicrobico è stato inoltre dimostrato da studi sperimentali dedicati, che ne hanno evidenziato gli effetti su specie batteriche molto note, come lo stafilococco aureo. I componenti estratti dal timo vengono posti in commercio sotto forma di olio essenziale, tintura madre e preparazioni in compresse.
7. Cipolla
La comune cipolla da cucina (Allium cepa) è un’insospettabile fonte di proprietà benefiche, come quelle antiossidanti e antinfiammatorie, ma anche anti-ipertensive, antidiabetiche e antitumorali. Tra gli effetti favorevoli per la salute umana si collocano anche le attività antimicrobiche, e antibatteriche in particolare. Gli estratti vegetali di cipolla sono stati testati su diversi patogeni batterici, come bacilli e stafilococchi, risultando attivi grazie ad alcuni flavonoidi in essi contenuti, quali campferolo e quercetina. A livello erboristico, le preparazioni a base di Allium cepa sono tante, e realizzate per diversi scopi preventivi e curativi. Non mancano, a tal proposito, riferimenti alle infezioni respiratorie e urinarie.
8. Salvia
La salvia è nota in botanica come Salvia officinalis e deriva, come il timo, dalla famiglia delle Lamiaceae. Si tratta di un’erba molto apprezzata in ambito culinario, sebbene possa vantare anche delle potenzialità medicinali. Tra le applicazioni più note si colloca la gestione delle problematiche digestive, ma non mancano evidenze sui relativi effetti antimicrobici. Questi vengono associati agli oli essenziali e ad altri componenti minori, che si rendono efficaci in sinergia. Alcuni esperimenti di laboratorio, nello specifico, si sono soffermati sulle capacità antifungine e antibatteriche di tali sostanze, evidenziando effetti sullo stafilococco aureo e sulla specie Bacillus subtilis. Un impiego molto diffuso degli estratti di salvia riguarda il trattamento delle piccole infezioni della bocca e della gola. A tal proposito, le erboristerie dispongono di nebulizzatori spray e foglie essiccate per la preparazione di infusi.
9. Menta piperita
Come la salvia, anche la menta piperita (Mentha piperita) viene utilizzata in cucina per il forte connotato aromatico. Tuttavia, si tratta anche di un noto rimedio fitoterapico con effetti antimicrobici. Documentata attraverso gli studi del settore, l’attività antibatterica si è resa efficace su diverse specie, come l’Escherichia coli. Tale proprietà viene associata al mentolo contenuto nella pianta.
A livello erboristico, gli estratti di menta piperita sono reperibili come olio essenziale, estratti idroalcolici e foglie essiccate. L’applicazione di questi prodotti si rivolge, in linea generale, al trattamento delle infezioni lievi delle vie aeree superiori.
10. Oli essenziali di bergamotto, eucalipto, geranio e limone
Il ruolo degli oli essenziali come antibiotici naturali rappresenta un cospicuo campo di ricerca.
Agli oli essenziali di eucalipto, e all’eucaliptolo (o 1-8 cineolo) in particolare, vengono associate importanti proprietà antibatteriche e antiossidanti. Gli studi condotti su questa sostanza ne hanno evidenziato gli effetti su alcuni patogeni delle vie respiratorie, come lo Streptococcus pneumoniae. Rilevanti, inoltre, le potenzialità del bergamotto (Citrus bergamia), un frutto antico e conosciuto da tempo per la versatilità dei suoi oli essenziali. I componenti più rappresentati, quali limonene, linalolo e acetato di linalile mostrano una sinergia vincente contro diversi batteri patogeni. Anche il classico limone (Citrus limon) vanta oli essenziali dalle potenzialità antisettiche e battericide. Tra i componenti di spicco rientrano limonene e beta-pinene. Forse meno noti, gli oli essenziali di geranio (genere Pelargonium) si compongono soprattutto di geraniolo e citronellolo, e mostrano un’attività antimicrobica. Tra le specie patogene suscettibili a questi oli essenziali si colloca anche il ben noto stafilococco aureo.
11. I funghi medicinali Reishi e Shiitake
Ganoderma lucidum, noto soprattutto come Reishi, e Lentinula edodes, conosciuto come Shiitake, sono funghi medicinali ampiamente utilizzati nell’ambito della medicina orientale. Si tratta di specie contenenti componenti bioattivi in grado di favorire diversi aspetti della salute. In particolare, essi sembrano espletare attività immunomodulanti e antiossidanti, ma anche antitumorali, antinfiammatorie e antimicrobiche. Per quanto concerne quest’ultima proprietà, gli effetti vengono attribuiti a particolari sostanze (polisaccaridi) presenti negli estratti fungini, così come alla sinergia di più componenti. Le evidenze, che sono limitate a esperimenti di laboratorio, riguardano diverse specie batteriche, come Bacillus cereus (per entrambi i funghi), Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa (per il Reishi). Gli integratori di Reishi e Shiitake sono disponibili sotto forma di compresse, pastiglie e capsule, e vengono utilizzati per conferire sostegno alle difese naturali del corpo.
Faq
Qual è l’antibiotico naturale più potente?
I dati attualmente disponibili associano potenzialità antibiotiche a diverse piante, anche di uso comune. I livelli di efficacia possono differire a seconda delle concentrazioni di assunzione, delle modalità di utilizzo e della sinergia di più componenti.
Cosa posso usare come antibiotico naturale?
Le specie vegetali con proprietà antibiotiche sono molteplici. Tra queste rientrano alcune piante molto utilizzate in cucina, come aglio, cipolla e limone, ma anche alcuni derivati prettamente fitoterapici, come gli oli essenziali di eucalipto e gli oli di melaleuca. In ogni caso, è importante ricorrere alla supervisione medica ed evitare il fai da te.
Cosa usare al posto degli antibiotici?
L’utilizzo di antibiotici di sintesi, o di antibiotici naturali come alternativa ai primi, è una decisione che spetta al medico curante. Non è mai consigliabile scegliere in autonomia come curare un’infezione.
Come usare l’aglio come antibiotico?
Oltre che con l’alimentazione, i principi attivi dell’aglio possono essere assunti mediante formulazioni specifiche disponibili in farmacia e/o erboristeria. È preferibile, in ogni caso, ricorrere al parere del medico.
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