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Time Person of the Year 2017 magazine
The cover of Time magazine’s Person of the Year 2017 number. From left to right: Isabel Pascual, Adama Iwu, Ashley Judd, Susan Fowler and Taylor Swift
Conosciuta per le sue ricerche sulla sostenibilità e l’accessibilità dell’architettura, Anupama Kundoo ha studiato e perfezionato la tecnica del ferrocemento applicandola in diversi ambiti socio-economici come il soccorso in emergenza o in situazioni di elevata densità abitativa molto comuni nella sua nativa India. Un materiale versatile, resistente, semplice da produrre e utilizzare, il ferrocemento ha permesso a Kundoo di progettare case che si possono costruire in pochi giorni: da qui il nome high-speed architecture, architettura ad alta velocità.
Che cos’è il ferrocemento e come lo usa Anupama Kundoo
Una lastra di ferrocemento è un ottimo materiale di costruzione: leggera e resistente, facile da pre-fabbricare, si realizza ricoprendo di cemento una semplice rete metallica. Kundoo in particolare gioca con i pigmenti naturali per dare alle lastre e alle piastrelle colori che permettano di creare costruzioni personalizzate pur nella loro semplicità.
“Una tecnica tanto semplice da essere insegnata a chiunque, quanto solida da resistere a un terremoto“, così Kundoo sul ferrocemento. Utilizzare questa tecnica evoluta, ma semplice, anziché ripiegare sull’utilizzo delle materie prime più facilmente disponibili in un determinato contesto è alla base del suo lavoro.
L’approccio di Anupama Kundoo è unico soprattutto perché mette al centro l’insegnamento. Anziché costruire strutture che qualcuno andrà semplicemente ad abitare, l’architetta progetta edifici che le persone possono imparare ad assemblare da soli. È un modo interattivo di intendere l’abitazione che la riavvicina alla dimensione umana, riportando il controllo nelle mani di chi in quelle case vivrà.
La mostra di Anupama Kundoo a Londra
Nello spazio sinuoso della Roca London Gallery, Kundoo ha portato tre progetti dei suoi prototipi per soluzioni abitative e igieniche a basso impatto ambientale: Light Housing, Full Fill Homes e Easy WC.
Il concetto di leggerezza è centrale nel lavoro dell’architettura high-speed: non solo riferito strettamente al peso del materiale, ma anche al suo costo, alla quantità utilizzata e al suo impatto sull’ambiente. Le lastre sono sottili, la costruzione è semplice, e non ha bisogno di colonne di sostegno.
Questo è particolarmente vero per Light Housing, uno spazio costituito da un’unica volta autoportante che assomiglia ad un foglio piegato come un origami, in cui le pieghe conferiscono alla copertura la rigidità necessaria per sostenersi. Si dà la forma alla struttura in rete metallica e la si ricopre con il cemento.
Easy WC è un modulo per i servizi igienici costituito da sei parti in ferrocemento da assemblare su una piattaforma. Ha un lavandino, un cubicolo per la latrina e uno per la doccia e può essere collegato alla fogna, a un pozzo o a una fossa biologica sia in contesti urbani che rurali.
La Full fill house, invece, è un modulo abitativo con pareti profonde e cave che offrono uno spazio in cui riporre oggetti e possono includere lavandini o sedute strutturali. Esempio anch’essa di high-speed architecture, può essere costruita in sei giorni e smontata in uno.
A Londra ne è esposto solo un modello ma alla Biennale architettura di Venezia il prototipo sarà realizzato in scala reale.
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