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La società californiana ha intensificato il programma per ridurre il proprio impatto ambientale rendendo sostenibile il proprio approvvigionamento di carta.
Apple, il celebre gigante statunitense dell’informatica, sta proteggendo le foreste negli Stati Uniti e in Cina perché, secondo le parole di Lisa P. Jackson, vicepresidente e responsabile delle iniziative ambientali dell’azienda di Cupertino, “ritiene che la carta, come l’energia, può essere una risorsa rinnovabile”. Nel corso di una conferenza sui danni alle risorse naturali, svoltasi a Santa Fe, in New Mexico, Jackson ha affermato che Apple è “costantemente alla ricerca di modi per ridurre l’impatto della carta impiegata per il packaging”.
Apple si è impegnata ad utilizzare solo carta sostenibile per i propri prodotti, allentando la pressione sulle foreste. Il programma per raggiungere questo obiettivo è basato su tre punti: innanzitutto un utilizzo più efficiente della carta, un maggiore ricorso alla carta riciclata e infine l’impiego di carta proveniente esclusivamente da fonti sostenibili e certificate dal Forest Stewardship Council (Fsc) e dal Program for the Endorsement of Forest Certification (Pefc).
Lo scorso anno Apple ha iniziato a collaborare con il Conservation Fund, ong conservazionista nata per salvaguardare le risorse naturali degli Stati Uniti, l’obiettivo della partnership è quello di proteggere quasi 15mila ettari di foreste in Maine e North Carolina. Parte degli alberi saranno impiegati da Apple per ricavare la carta di cui necessita, il piano prevede la crescita di nuovi alberi in cambio di quelli tagliati. In una di queste aree, nella contea di Brunswick, il Conservation Fund, a partire dallo scorso febbraio, ha piantato 185mila alberi. “Speriamo che altre società seguano l’esempio di Apple – ha affermato Larry Selzer, presidente e ceo di Conservation Fund. – La perdita delle foreste è una delle maggiori sfide ambientali che gli Stati Uniti devono affrontare”.
Negli ultimi quindici anni negli Stati Uniti sono scomparsi quasi dieci milioni di ettari di foreste, un’area equivalente alle dimensioni dello stato del Maine. Altri diciotto milioni di ettari di copertura arborea sarebbero invece a rischio, minacciati da sviluppo e cementificazione.
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