Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Apre il ristorante: intervista a Simona Roveda
Apre a Milano il ristorante di LifeGate. E’ improntato all’intero spirito del progetto LifeGate: qualit
Questo è il secondo luogo di ritrovo concreto di
LifeGate, con la Clinica Olistica. Perché proprio un
ristorante?
Un ristorante è un luogo dove incontrarsi in amicizia.
C’è il calore dell’incontro a tavola, specialmente in
Italia, dove è una vera tradizione aspettare il momento del
pasto per riunirsi con la famiglia, gli amici. E poi, io e Marco
veniamo dal mondo dell’alimentazione. Da sempre, con Fattoria
Scaldasole, abbiamo comunicato una migliore qualità della
vita con i nostri prodotti. Lo sentiamo dentro. LifeGate nasce per
proporre idee per… stare bene. Un ristorante è un centro
di aggregazione. Alla Clinica Olistica si fissa un appuntamento e
si va con uno scopo ben preciso, per prendersi cura di sé.
Al ristorante si va per il piacere. Il piacere dello stare a tavola
insieme, della varietà della scelta dei cibi, del fidarsi
che tutto è bio, in un’atmosfera che ti fa sentire a
casa.
E’ questa la caratteristica del ristorante a cui tieni di
più?
Sì, il sentirsi a casa. Abbiamo fatto tutto con cura, con
una ricercatezza che non è invadente, che ti circonda senza
metterti a disagio. Perché a volte, quando si va fuori a
cena, ci sono posti in cui si deve stare attenti ai sottopiatti,
alle cose superflue e scomode che ti mettono un po’ in soggezione e
che non ricordano la tavola di casa.
Qui invece vogliamo che ci si senta a proprio agio, e per questo
giocano l’arredamento, le luci, i suoni (il locale è tutto
ben insonorizzato), il personale, la cucina. E il menù.
Il menù?
Abbiamo avuto una nuova idea anche per il menù: siamo
partiti da quella lieve soggezione che sentiamo quando abbiamo
voglia di un’insalata prima del primo o magari di assaggiare un
antipasto al posto del secondo… e quindi “scombiniamo” il
classico ordine del menù, col cameriere che non sa come
comportarsi, quali piatti portare prima o dopo…
Invece, noi offriamo una lista ordinata di tutti i piatti del
giorno… senza categorie (tipo “antipasti”, “primi”, “secondi”,
“contorni”…), da scegliere a piacimento. Ci può essere chi
sceglierà due o tre “contorni”, e basta, senza alcun
imbarazzo.
Un altro concetto nuovo è quello della cucina, che
è a vista, “in vetrina”. Perché?
Ci piace che si possa guardare la cucina. Il fascino della sua
funzionalità, della pulizia, dei gesti di chi sta preparando
da mangiare. In vetrina c’è il bancone della frutta e della
verdura, per mostrarne la freschezza, la qualità, la
bellezza dei colori, la lavorazione. Si può vedere, prima di
entrare, come funziona la vita nella cucina del nostro ristorante e
la manualità di chi sta per cucinare per noi.
E poi la musica di LifeGate Radio, diffusa in tutto il locale,
è anche in cucina.
E ora… le domande LifeGate! Cos’è per te
l’amicizia?
Un sentimento forte, che puoi avere solo con poche persone.
È una forma d’amore. Ti fa dare, e ricevere. Sono importanti
i valori in comune, la fiducia, la confidenza.
Se sei amico di qualcuno, è l’amicizia stessa a importi di
essere sincero: senti di far parte della sua crescita
personale.
È amicizia quando la distanza materiale, la lontananza…
non “allontana”.
E la tua ricetta della felicità?
Il cioccolato!
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