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Dal 25 febbraio 2019 stop ai veicoli più inquinanti. Parte infatti il provvedimento Area B nell’area che circonda il centro storico di Milano. Ecco quello che c’è da sapere.
È ormai partito il conto alla rovescia. Dal 25 febbraio 2019 infatti entrerà in vigore l’Area B a Milano, provvedimento che vieta l’entrata in centro ai veicoli più inquinanti nella grande zona che circonda il centro storico della città. L’Area B, delimitata da 186 punti di accesso, è dunque una zona a traffico limitato, che impedisce la circolazione alle automobili più vecchie ed inquinanti, anche se alimentate a gas, e ai veicoli adibiti al trasporto di merci più grandi e che trasportano merci pericolose. Dal 25 febbraio lo stop riguarda le auto inquinanti fino agli euro 3 diesel in tutta la città dalle ore 7.30 alle ore 19.30, dal lunedì al venerdì.
L’Area B è la più grande zona a traffico limitato in Italia e comprenderà il 97,6 per cento della popolazione residente e il 72 per cento dell’intero territorio comunale. Al suo interno sarà vietato l’ingresso ai veicoli benzina euro 0 e diesel euro 0, 1, 2, 3 e progressivamente, per step successivi fino al 2030, a tutti i veicoli diesel. Il provvedimento voluto dall’amministrazione cittadina guidata da Beppe Sala e da Marco Granelli, assessore alla Mobilità e all’Ambiente, permette a Milano di porsi allo stesso livello di altri grandi città europee, come Parigi, Berlino o Bruxelles, che adotteranno un piano simile sempre nel 2019.Lo stesso provvedimento sarà seguito anche da Barcellona nel 2020.
La scelta di adottare questo piano, che va ad includere i tre quarti del territorio cittadino, è stata voluta “per contrastare l’inquinamento atmosferico e per tutelare i quartieri dal traffico pesante”. Nel maggio2018 l’Italia è stata deferita alla Corte Europea per avere sforato ripetutamente i limiti di inquinanti considerati sicuri per la salute. Inoltre è ancora aperta la procedura di infrazione per il superamento dei limiti di qualità dell’aria relativi al biossido d’azoto (NO2).
Secondo l’associazione Cittadini per l’Aria, che lo scorso novembre ha pubblicato un report e una mappa interattiva che monitora lo stato dell’aria di Milano, le concentrazioni misurate hanno, in media, superato i 91 µg/m³ di PM10, un livello più che doppio rispetto al limite annuo di legge per questo inquinante, e oltre 41µg/m³ di PM2,5 pari a più di quattro volte il limite stabilito dall’Oms.
“Le concentrazioni riscontrate di particolato (PM10, PM2,5, PM1) – scrive l’associazione – sono tanto alte da poter causare, come dimostrato da ricerche epidemiologiche recenti, danni alla salute anche a seguito di brevi esposizioni; i più a rischio sono bambini e ragazzi nell’età della crescita, gli anziani, i cardiopatici”.
Ciò che l’amministrazione comunale sottolinea, è che il provvedimento sarà graduale, in un piano che arriva fino al 2030, in cui nemmeno i diesel Euro 6 potranno più circolare.
Il 25 febbraio saranno attivate 15 telecamere in altrettanti varchi nelle vie Anassagora, Pirelli, Sarca, Giuditta Pasta, Gallarate, Tofano, Basilea, Zurigo, Gonin, Baroni, Cassinis, Rogoredo, Carlo Feltrinelli, Mecenate, Fantoli. Da marzo progressivamente saranno collocate altre 78 telecamere per arrivare a 98 telecamere entro la fine del 2019. Tutti i 188 varchi saranno completati entro il 1° ottobre 2020.
Sempre dal 25 febbraio partirà una sperimentazione per i veicoli diesel euro 3 ed euro 4 di proprietà degli ambulanti che hanno una concessione negli spazi dei mercati comunali rionali di Milano valida fino al 31 dicembre 2020. Questi veicoli potranno circolare fino alla scadenza della concessione grazie a una “scatola nera”, l’Obu (on board unit), fino a un massimo di 1.000 chilometri all’anno percorsi in Area B. Gli ambulanti con veicoli diesel euro 0, 1 e 2 non potranno circolare a meno che non si muniscano di Fap.
Area B già nel periodo tra il 2019 e il 2026 permetterà di ridurre le emissioni atmosferiche da traffico complessivamente di circa 25 tonnellate di Pm10 allo scarico e di 900-1.500 tonnellate di ossidi di azoto. Per quanto riguarda il Pm10 l’accelerazione sarà immediata: 14 per cento in meno di emissioni nel 2019, 24 per cento nel 2020 e un ulteriore riduzione del 21 per cento nel 2021. Nei primi 4 anni le emissioni di Pm10 si ridurranno della metà ovvero di 15 tonnellate. Riduzioni misurabili anche sugli NOx: la stima, tra il 2019 e il 2022, sarà del 4-5 per cento all’anno.
Per consentire alle famiglie con redditi più bassi di adeguarsi e rottamare i veicoli più inquinanti, l’amministrazione ha previsto degli incentivi per i cittadini con reddito Isee sotto i 14 mila euro che vogliano acquistare nuovi mezzi, purché residenti a Milano. I contributi saranno destinati esclusivamente per sostituire le auto alimentate a diesel (da 0 a euro 4) con auto ibride, elettriche, a benzina, metano o Gpl. L’amministrazione ha previsto anche uno sconto del 70 per cento sull’abbonamento annuale ordinario alla rete di trasporto pubblico, per circa 2.500 persone. Si potrà inoltre accedere agli incentivi anche per la sostituzione del vecchio veicolo con uno scooter ad alimentazione elettrica, una cargo bike anche a pedalata assistita o elettrica purché omologata per la circolazione stradale.
“Al fine di consentire a tutti di adeguarsi alle nuove regole – fa sapere infine il Comune – e senza penalizzare l’uso occasionale nei primi dodici mesi di attuazione del provvedimento tutti avranno cinquanta giorni di libera circolazione. Al primo accesso l’automobilista riceverà via posta un alert che spiega il funzionamento del provvedimento invitandolo a mettersi in regola ma anche ad iscriversi al portale per controllare e gestire gli accessi disponibili. Dal secondo anno di entrata in vigore di Area B i residenti a Milano e le imprese della città avranno 25 giorni all’anno di libera circolazione, tutti gli altri cinque giorni. Solo all’esaurimento dei giorni di libera circolazione scatterà la sanzione”.
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