A Buenos Aires temperatura massima di oltre 41 gradi e minime a 34
In Uruguay gli incendi hanno distrutto 37mila ettari di foreste
In Australia il caldo estremo ha portato fino a 50,7 gradi
Un’ondata di freddo glaciale sta colpendo invece il Canada
L’America Latina è una fornace. Un’ondata di caldo eccezionale sta infatti colpendo buona parte del continente, concentrandosi in particolare su Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile. A Buenos Aires, nel pomeriggio di martedì 11, la colonnina di mercurio ha toccato i 41,1 gradi.
Previsti 42 gradi a Buenos Aires. Notti tropicali a 34 gradi
Mai a partire dal 1995 si erano superati i 41 gradi nella capitale argentina. E per superare il picco di questa settimana occorre tornare indietro di ben 65 anni, precisamente al mese di gennaio del 1957, quando si raggiunsero i 43,3 gradi: il valore più alto mai registrato dal 1906, ovvero da quando si misurano con regolarità le temperature nella nazione sudamericana. Ma già nel pomeriggio di oggi, venerdì 14 gennaio, secondo il quotidiano La Nación, si potrebbe arrivare a 42 gradi. E la minima notturna dovrebbe assestarsi sui 34 gradi.
Per tentare di difendersi dal caldo straordinario, la popolazione sta facendo un uso intensivo dei sistemi di aria condizionata. Il che ha messo sotto pressione la rete elettrica e i produttori di energia, provocando black-out a ripetizione che stanno colpendo numerose aree del territorio della metropoli. In alcuni quartieri non funzionano più neppure l’illuminazione stradale e i semafori, il che sta rendendo caotici i trasporti.
50,7 gradi in Australia. In Canada si sfiorano invece i -30
In Uruguay, intanto, il caldo associato alla siccità ha già provocato vasti incendi, che hanno distrutto 37mila ettari di foreste nelle province di Paysandú e di Rio Negro. Secondo la stampa internazionale, si tratta dei peggiori roghi della storia della nazione, le cui autorità hanno per questo deciso di diramare l’allerta massima.
🔥🥵Record absolu de chaleur national australien🇦🇺 + record absolu sud-hémisphérique + record mondial de janvier **égalé** ce 13 Jan 2022 ! 3 stations d'#Australie-Occidentale >50°C 🌡️50.7°C Onslow (=50.7°, 2 Jan 1960, Oodnadatta, South Australia) 🌡️50.5° Mardie 🌡️50.5° Roebourne https://t.co/tOUWhD3jGBpic.twitter.com/hwV6fyHDOq
Sempre nell’emisfero australe, anche in Australia si registrano temperature straordinariamente elevate. Nella città costiera di Onslow sono stati raggiunti giovedì 13 i 50,7 gradi centigradi: il valore più alto mai registrato a livello nazionale da 62 anni.Era infatti il 2 gennaio del 1960 quando nel paese si toccò la stessa temperatura: all’epoca fu all’aeroporto di Oodnadatta, nell’Australia meridionale.
Al contempo, nella porzione settentrionale delle Americhe si registrano record storici, ma in senso contrario. Nel Québec canadese un’ondata di freddo estremo ha portato la temperatura a crollare a valori polari: presso l’aeroporto Jean-Lesage si è arrivati a -29,6 gradi, mentre a Montréal la minima alle 8 di mattina è stata di -25 gradi.
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