L’Arsenalè la prima squadra di calcio della Premier League (la Serie A inglese) ad aderire al programma delle Nazioni Unite “Sports for Climate Action” (Sport al servizio dell’azione climatica). In questo modo si affianca ad un altro club, di quarta divisione, che aveva già effettuato lo stesso passaggio: il Forest Green Rovers Fc.
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L’Arsenal punta alla carbon neutrality entro il 2050
La eco che può garantire una squadra importante come quella dei “Gunners” è tuttavia, ovviamente, molto più grande. E la sfida che raccoglie la squadra londinese è in effetti non indifferente: raggiungere di qui al 2050 la carbon neutrality, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 provocate dalle proprie attività. L’Arsenal si è dunque impegnato a ridurre il proprio impatto climatico, ma anche ad avviare azioni di educazione e sensibilizzazione sulla questione del riscaldamento globale. Anche promuovendo consumi sostenibili e responsabili.
Hywel Sloman, dirigente del club, ha spiegato in un comunicato di aver “già avviato un certo numero di iniziative per il rispetto dell’ambiente. A cominciare dal fatto di utilizzare unicamente energia prodotta da fonti pulite, in partnership con la Octopus Energy, a partire dal 2016”.
Piantati 29mila alberi nei pressi del centro sportivo London Colney
Allo stesso modo, l’Arsenal nel 2018 ha anche installato un sistema di stoccaggio di energia, tramite batterie. Ha quindi piantato 29mila alberi con l’obiettivo di creare una foresta nei pressi del centro sportivo nel quale si allenano i calciatori, il London Colney.
The soccer club @Arsenal has around 125 million fans world-wide. These fans are now part of something bigger than just a game – they support a club which has pledged to align with the goals of the #ParisAgreement and support climate neutrality by 2050. https://t.co/CdFwwt7Y1Lpic.twitter.com/KFQlJjuj0r
Ha poi adottato un sistema di riciclo di acque usate, imposto l’uso bicchieri riutilizzabili nel corso delle partite, nonché distributori di acqua. In ogni struttura di proprietà del club, infine, l’illuminazione è garantita da lampade a led, al fine di minimizzare il consumo elettrico. Un esempio che se tutti i club del mondo seguissero, potrebbe garantire un impatto per nulla indifferente a livello globale.
La comunità tibetana chiede al club inglese di interrompere la collaborazione con la società che opera in un territorio occupato e sfrutta le risorse a scapito della popolazione locale.
Finanza climatica, carbon credit, gender, mitigazione. La Cop29 si è chiusa risultati difficilmente catalogabili in maniera netta come positivi o negativi.