A new day at midnight – DAVID GRAY Belle canzoni pop. Strumentazione minima: batteria elettronica, tastiera e chitarra ma grande abilità nello scrivere i pezzi. David Gray, inglese, è stato un autore-rivelazione con l’album ‘White Ladder’, del 1998, anche se questo in realtà è il suo sesto disco. La premessa perché vi piaccia, va detto,
100th window – Massive Attack Bel disco, ma perché vi piaccia dovete avere un minimo di predisposizione per l’elettronica e il trip hop. L’estetica è fredda ma il suono è profondo. Certo le cose sono cambiate: DJ Mushroom ha abbandonato il gruppo, Daddy G è in pausa meditabonda, quindi “100th window” è stato concepito da
LET IT RAIN – TRACY CHAPMAN Disco scarno ed efficace, arrangiamenti essenziali, suoni lievi, voce superba, e come sempre una grande umanità. Nelle canzoni temi cari alla Chapman come l’accettazione degli altri senza desiderare che cambino secondo i nostri desideri. Le sue storie sono intime e personali, ma ogni tanto appaiono riferimenti sociali, come nella
GREATEST HITS – BJORK Bjork è un animale musicale strano e difficile: o piace o non piace. Questa raccolta di successi può essere un approccio interessante se non la conoscete. Il suo stile è sicuramente originale e avanguardista. Altri aggettivi che si possono spendere per definire Bjork sono: algida, spiazzante, onirica, enigmatica, visionaria. Nel cd
GRACE – JEFF BUCKLEY Praticamente l’unico “vero” album di Jeff Buckley, uscito quando quest’icona degli anni ’90 era ancora in vita. L’animo sensibile e sofferente di Jeff traspare da queste canzoni, insieme album d’esordio e involontario testamento. La voce ha un estensione e una limpidezza davvero notevole, così le canzoni, che passano da un rock
FANTASIA CUBANA – CHUCHO VALDES Il sottotitolo di questo album è Variations on Classical Themes, e spiega bene a cosa siamo di fronte: un cd di musica classica suonata per solo pianoforte. Chucho Valdés, sessantenne, è il fondatore della leggendaria orchestra cubana Irakere. Nel disco improvvisa con una vena jazz su composizioni di Chopin, Debussy,
Milk of the Moon – GREG BROWN Greg Brown è uno di buona stoffa. Vent’anni di carriera alle spalle, 11 dischi pubblicati, voce virile e seduttrice, ballate country blues tra il malinconico e il mascalzone. Se apprezzate le atmosfere border-line e le polverose strade degli States questo è un disco che vi conquisterà. Immaginate un
Live in San Francisco at Stern Grove – TABLA BEAT SCIENCE Bill Laswell è uno dei pochi capace di far interagire culture musicali differenti e lontanissime. In questo progetto è l’India a farla da padrona. E quindi perché vi piaccia questo disco devono piacervi i ritmi sincopati delle tablas che si amalgamano con il drum
Strange Beautiful Music – JOE SATRIANI Ottavo disco per uno degli eroi della chitarra elettrica che dopo le sperimentazioni techno-rock di Engines Of Creation (2000) torna a una musica più consona al suo stile classico, che oltre che di tecnica è fatto di gran senso della melodia espressa attraverso un fraseggio limpido e cantabile. Il
Organik – ROBERT MILES Robert Miles, all’anagrafe Roberto Concina, “dj” triestino trapiantato a Londra, è noto ai più per il successo di “Children” alcuni anni or sono. Non aspettatevi niente di simile. Qui l’elettronica c’è ma è coniugata in maniera scomoda e ricercata. Al disco hanno collaborato Nina Miranda (accattivante vocalist degli Smoke City), Nitin
