Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Artrosi nel gatto, una malattia dolorosa spesso sottovalutata
L’artrosi nei gatti è una malattia spesso non identificabile facilmente, ma dolorosa e invalidante. Come scoprirla e curarla con l’aiuto degli esperti.
L’artrosi nei gatti è spesso sottostimata e non compresa a fondo dal proprietario. Il gatto, per sua natura, non ama farsi vedere in difficoltà e, anche se dolorante, cercherà soltanto di limitare i suoi spostamenti il più possibile, appartandosi in luoghi solitari e mostrandosi poco incline a farsi coccolare. Il dolore da artrosi più di altri fa sì che il micio di casa modifichi le sue abitudini, senza che noi riusciamo ad accorgerci della sua reale sofferenza. Al contrario di quanto avviene nei cani, i gatti non zoppicano e questo rende ancora più difficile capire se e dove provano dolore. E sotto questo profilo l’artrosi felina diventa davvero una patologia poco conosciuta e compresa,un po’ come la cistite, una malattia subdola che colpisce spesso i felini e ha bisogno dell’aiuto del compagno umano per essere completamente decifrata dal veterinario curante.
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Artrosi e gatti, la parola al veterinario
Mai come nel caso dell’artrosi felina, l’osservazione e l’amore verso il proprio gatto è importante per scoprire in tempo l’esistenza della malattia. E l’apporto del veterinario curante diventa fondamentale per curare e affrontare i disagi e i dolori dovuti alla patologia.
Diamo perciò la parola al dottor Gianni Marinacci, medico veterinario, per una disamina completa del problema.
L’artrosi è frequente nei gatti, ed è molto spesso sottostimata. Peculiarità della specie è, infatti, la volontà di non farsi vedere in difficoltà da potenziali predatori e quindi un gatto raramente si mostrerà zoppicante in giro per la casa, ma limiterà i suoi spostamenti il più possibile, diventando molto spesso una sorta di soprammobile. Altra caratteristica importante è la perdita di abitudini precedentemente consolidate. Il micio di casa non salta più sul letto, defeca fuori dalla vaschetta, non copre più i bisogni perché il movimento gli risulta difficile e doloroso.
Una volta identificata la patologia quali sono le cure da effettuare?
Le terapia per i danni articolari causati dall’artrosi prevedono l’utilizzo di Fans durante la fase acuta e, in seguito, la gestione della patologia tramite acidi grassi ad alta titolazione e condroprotettori. Si rivela anche importante garantire un apporto corretto di nutrienti nei soggetti anziani e malatiche riducono i loro spostamenti per via dei dolori articolari. Negli ultimi anni sono usciti diversi articoli scientifici che dimostrano come dosi metronomiche (bassa dose, ma tutti i giorni ) di alcuni Fans non solo possono aiutare tantissimo la gestione del dolore, ma non danneggiano la funzione renale neanche nei soggetti anziani già affetti da malattia renale cronica.
Le terapie complementari per l’artrosi del gatto
La gestione dell’artrosi nei gatti può trovare un ottimo aiuto anche nell’utilizzo di terapie alternative e complementari. Ne parliamo con la dottoressa Francesca Parisi, medico veterinario.
In caso di artrosi felina si possono utilizzare diverse terapie alternative per tenere la situazione sotto controllo, rallentare il processo degenerativo e ridurre al minimo l’utilizzo di antiinfiammatori. Esistono diversi tipi di fitoterapici efficaci, integratori alimentari o derivati della cannabis. L’importante, in questo caso, è farsi consigliare dal proprio veterinario di fiducia il prodotto che potrebbe essere più adatto al nostro amico a quattro zampe. Anche l’omeopatia può essere di grande aiuto nel trattamento di questa malattia e può essere combinata con trattamenti di agopuntura o laser.
Ma è facile aiutare un gatto in questi casi? Non risulta difficile un approccio manuale?
E’ vero che i gatti spesso non sono facili da trattare, e ciascun soggetto può reagire in maniera differente alle terapie e alle manipolazioni del veterinario. Proprio per questo motivo nel caso dei felini è ancora più importante stabilire un protocollo ad hoc che si adatti il più possibile alle esigenze individuali. Per esempio alcuni gatti non sopportano di assumere prodotti per bocca e, in questo caso, le terapie manuali come l’agopuntura , il massaggio o il laser locale possono essere delle buone soluzioni. In alcuni casi si può optare invece per il trattamento a domicilio. Spesso, infatti, nel loro ambiente naturale i gatti sono più docili e si lasciano manipolare. E, oltretutto, in questo modo si riduce lo stress del trasporto. L’uso di feromoni spray nell’ambiente dove si svolge l’eventuale trattamento di laser o di agopuntura può essere infine una buona strategia di aiuto.
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