Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Artrosi nel cane. Sintomi, cure e rimedi naturali
Artrosi e cani: il punto su una malattia degenerativa che colpisce i cani in giovane età. Ma che ora può essere combattuta con successo.
È noto da tempo che i cani di ogni razza e di tutte le taglie possono soffrire di artrosi. Questa malattia è una degenerazione delle articolazioni che causa fastidio e dolore alla deambulazione e in altri momenti specifici, come la fase del risveglio, quando l’articolazione è ancora “fredda” e quindi più suscettibile al problema. Il termine artrosi, di origine greca, significa “degenerazione articolare”. Sono proprio le articolazioni colpite che provocano dolore cronico. Un dolore che tende a riacutizzarsi ciclicamente, determinando un disagio persistente e invalidante per l’animale. È importante, in questi casi, che il proprietario sia attento nell’identificare i segni clinici della patologia e richieda l’intervento del veterinario per scegliere le cure più adatte.
Cause e sintomi di artrosi nel cane
“Le articolazioni sono composte da differenti tipi di tessuto — spiega la dottoressa Michela Galgano, medico veterinario — quello osseo, quello cartilagineo che lo ricopre e quello fibroso di cui sono costituiti i legamenti capsulari che fanno della struttura articolare quasi una cavità virtuale”. Le articolazioni sono rivestite di tessuto cartilagineo e si tratta, in questo caso, di un tessuto semirigido lubrificato da un sottile strato di liquido sinoviale. Il tutto è destinato a supportare gran parte delle sollecitazioni meccaniche dell’articolazione del cane che, per inciso, non sono poche.
“Pensiamo al lavoro della colonna vertebrale di un cane impegnato in un percorso di agility — continua la dottoressa Galgano — oppure a quello svolto dalle articolazioni degli arti di un campione di sleddog. Tutto ciò è reso possibile dal perfetto equilibrio anatomico-funzionale delle componenti della struttura articolare. Quando un qualsiasi fattore viene ad alterare questo delicato equilibrio assistiamo al lento, ma progressivo instaurarsi di tutte quelle modificazioni patologiche che portano alla condizione di malattia che chiamiamo, appunto, artrosi”.
I fattori che innescano questo meccanismo sono molteplici. Sicuramente il ruolo principale è giocato da una difettosa conformazione anatomica dell’articolazione, basti pensare a tutti quei cani che soffrono di displasia, cioè di un alterato sviluppo articolare (anca, gomito, ginocchia). Inoltre il sovrappeso gioca un ruolo fondamentale perché sollecita in maniera eccessiva e anomala le articolazioni e, se a maggior ragione queste non sono anatomicamente perfette, provoca più velocemente l’instaurarsi di questo processo.
“Nei soggetti sportivi possiamo invece parlare di una vera e propria usura articolare per le sollecitazioni che la pratica sportiva innesca nelle articolazioni dell’animale”, continua Galgano. Quale che sia l’origine dell’artrosi, si instaura alla fine un processo patologico che coinvolge in vario grado tutti i tessuti articolari. Il risultato è una articolazione invasa da tessuti degenerati di natura patologica, poco o nulla adatti alle funzioni normalmente svolte da quelli, sani, che essi stessi hanno sostituito. Poi, invariabilmente arriva il dolore e il circolo vizioso si chiude.
Quando la cura dell’artrosi è anche naturale
L’artosi non è una malattia di per sé guaribile, ma è senza dubbio curabile. La prevenzione rappresenta il passo più importante (controllo del peso, esercizio fisico controllato soprattutto nelle razze grandi-giganti, visite di routine ed esecuzione di radiografie preventive nelle razze indicate come “a rischio”).
“Il dolore e l’infiammazione cronica a carico delle articolazioni — chiarisce Galgano — si cura somministrando farmaci antinfiammatori: a questo scopo possono essere utilizzati diversi protocolli che prevedono l’uso di antinfiammatori non steroidei o cortisonici o ancora associazioni dei due farmaci a dosaggi minimi”.
Attenzione, comunque, al “fai da te”. Nel cane e nel gatto vengono utilizzati antinfiammatori non steroidei specifici per queste specie che mal tollerano gli antinfiammatori da banco che vengono comunemente utilizzati per l’uomo. Perciò è sempre bene parlare con il proprio veterinario curante prima di scegliere il farmaco del nostro amico a quattrozampe. Esistono, a ogni modo, rimedi naturali che possono rivelarsi efficaci contro dolori e reumatismi di cani e gatti.
“Per i dolori artrosici è ottima la boswellia serrata — spiega la dottoressa Laura Cutullo, medico veterinario omeopata e floriterapeuta — un albero originario dell’India, dal quale si ricava l’incenso. In medicina oggi si utilizza l’estratto ottenuto dalla resina della pianta nella quale sono contenute sostanze, chiamate acidi boswellici, capaci di inibire alcuni enzimi coinvolti nelle infiammazioni articolari e muscolari. La boswellia si assume da sola come estratto secco o abbinata all’artiglio del diavolo (harpagophytum procumbens)”. In questo caso la parte usata è la radice, nota per i suoi effetti analgesici e antipiretici. Di entrambi i rimedi si somministrano 20 mg di estratto secco ogni dieci chilogrammi di peso dell’animale per 1 o 2 volte al giorno.
L’artrosi nel cane può anche essere efficacemente prevenuta e curata con un’alimentazione adeguata ricca di agenti anti-infiammatori, e con l’uso di adeguati integratori. E, ancora una volta, la salute e il benessere dei nostri amici a quattro zampe potrà trovare un grande aiuto dalle risorse di Madre Natura.
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