Riconosciuto l’impegno di Asics nella lotta ai cambiamenti climatici

Asics ha conquistato un posto nella Supplier engagement leaderboard grazie alle azioni per ridurre le emissioni all’interno della propria catena di approvvigionamento.

Per decenni le catene di approvvigionamento delle grandi aziende hanno avuto un elevato impatto ambientale e sociale, i cui costi sono ricaduti sulla collettività e, in particolare, sulle nazioni più povere del pianeta. Nel 2009 diciannove imprese hanno iniziato ad invertire questa tendenza, chiedendo ai propri fornitori di ridurre la loro impronta ambientale, mostrando così l’impatto positivo che le aziende possono avere nella transizione verso un’economia a basse emissioni.

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Da allora il numero di aziende è salito a 115 e tra queste figura Asics, azienda giapponese specializzata nella produzione di calzature e abbigliamento sportivo.

Laboratorio in cui vengono testati i nuovi materiali
Le iniziative per rendere la propria catena di fornitura più sostenibile generano anche indubbi vantaggi economici © Asics

La supply chain sostenibile di Asics

Asics è stata inserita nella Supplier engagement leaderboard, lista che misura l’impatto ambientale causato dalle società a livello globale stilata da Cdp, ong nata con l’obiettivo di guidare le aziende e i governi a ridurre le emissioni di gas serra, salvaguardare le risorse idriche e proteggere le foreste.

Il riconoscimento è frutto delle azioni e delle strategie adottate per ridurre le emissioni e per gestire i rischi climatici all’interno della propria catena di approvvigionamento nell’ultimo anno.

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Cos’è la Supplier engagement leaderboard

Cdp ha valutato oltre 4.800 aziende in base al punteggio assegnato complessivamente e alle risposte fornite a domande specifiche riguardo, ad esempio, la governance, gli obiettivi e l’impegno ambientale lungo l’intera catena di approvvigionamento globale. Asics è diventata così una delle 160 aziende presenti nella lista di quest’anno.

 

Come Asics gestisce la propria catena di fornitura

La catena di fornitura, spiega Asics sul proprio portale, deve essere trasparente, equa ed etica. Per mantenere standard elevati l’azienda lavora in stretta collaborazione con i propri fornitori e cerca di lavorare “solo con partner commerciali che condividono il nostro impegno di sostenibilità e pratiche di lavoro eque”. I fornitori di Asics, oltre alle normative locali e internazionali, devono dunque conformarsi ai codici dell’azienda.

Esposizione di scarpe per un evento organizzato da Asics
Asics tiene anche corsi di aggiornamento per conformare i fornitori ai propri standard © Mike Coppola/Getty Images for ASICS America

Asics e la sostenibilità

L’impegno dell’azienda giapponese nel ridurre il proprio impatto ambientale è inoltre certificato dalla recente inclusione nell’Annuario della sostenibilità 2020 pubblicato da S&P Global, che mostra le performance nell’ambito della sostenibilità delle migliori aziende mondiali nei propri settori di riferimento.

Asics ha infine annunciato l’intenzione di tagliare ulteriormente le emissioni di CO2, riducendole del 33 per cento entro il 2030. “Asics si impegna a perseguire la sostenibilità in tutti gli aspetti della propria attività – si legge in un comunicato dell’azienda – per contribuire a creare una società più sostenibile dal punto di vista ambientale”.

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