Il team di ricerca Forensic Architecture ha mappato con telerilevamento e modellazione 3D gli attacchi israeliani su Gaza, evidenziando un pattern preciso contro i civili.
Attacco chimico nella regione di Idlib, in Siria. Una sessantina le vittime
Bombe chimiche sulla città di Khan Cheikhoun, in Siria, hanno provocato decine di morti e centinaia di feriti. Sdegno dalla comunità internazionale.
Avvertenza ai lettori: il video che pubblichiamo, mandato in onda dall’emittente inglese Bbc, contiene immagini particolarmente cruente
Ascolta “L’attacco chimico del 4 aprile a Khan Sheikhoun, in Siria” su Spreaker.
Una sessantina di persone, compresi alcuni bambini, sono stati uccisi da un bombardamento aereo effettuato attorno alle 7 di mattina del 4 aprile sulla città di Khan Sheikhoun, nel governatorato di Idlib, nel nordovest della Siria. Secondo quanto riferito dalla stampa internazionale – che cita i “Caschi bianchi” (volontari che soccorrono la popolazione civile) – sarebbero stati utilizzati nel corso dell’attacco “gas tossici”. Quindi si è trattato di un attacco chimico vietato dalla Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche di Parigi del 1993.
L’opposizione accusa il governo di Assad
“Abbiamo soccorso più di 200 persone con problemi respiratori di diversa gravità. In questi casi occorre intervenire il più rapidamente possibile per tentare di decontaminare le vittime, ventilarle, pulire i vestiti. Ma ciò è particolarmente difficile tenuto conto del panico nelle strade”, ha dichiarato Radi Saad, uno dei Caschi bianchi.
Dei video agghiaccianti circolano sui social network: mostrano bambini uccisi o incoscienti, con le pupille non più in grado di reagire alla luce. È stato inoltre riferito di centinaia di persone che perdono schiuma dalla bocca, faticano a respirare e vomitano. I feriti sono stati trasportati in un ospedale della città, anch’esso bombardato nel corso della mattinata, secondo quanto riferito da un corrispondente dell’agenzia Afp presente sul posto.
Suspected gas attack on Syria’s rebel-held Idlib kills at least 58: Observatory https://t.co/7YoX9Wn17O pic.twitter.com/iLFj2EWwdX
— Reuters Top News (@Reuters) 4 aprile 2017
Erdogan protesta con Putin
Non è ancora certo se ad effettuare il raid sia stata l’aviazione di Bashar al-Assad, ma già piovono accuse al governo di Damasco. La Francia ha chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere delle questione. L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri, Federica Mogherini, ha parlato di “notizia tremenda”. Il presidente turco Erdogan ha parlato di “attacco disumano” e ha voluto parlare in mattinata al telefono con il suo omologo russo Putin (alleato di Assad nel teatro di guerra della Siria).
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
L’Aia accusa ufficialmente Netanyahu e Gallant di crimini di guerra a Gaza. Per la prima volta nella storia della Corte si chiede l’arresto di leader occidentali.
La Colombia fa la sua parte per sradicare il fenomeno dei matrimoni precoci con una legge che proibisce di sposarsi al di sotto dei 18 anni.
Il paese del Caucaso punta su eolico, solare e idroelettrico. Ma il legame con il petrolio è ancora forte. Quali progetti ci sono nel cassetto e che ruolo gioca l’Europa.
Israele a Gaza sta attuando politiche che privano deliberatamente la popolazione delle risorse per vivere. Per il Comitato speciale dell’Onu è genocidio.
La società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib è stata condannata a pagare un risarcimento danni di 42 milioni
Gran parte dei media e della politica hanno parlato di “pogrom” e “caccia all’ebreo” riguardo alle violenze di Amsterdam. Le cose stanno diversamente.
Dichiarazioni tiepide sono arrivate da Mosca dopo la vittoria di Trump. Rimane incerto il futuro dell’invasione dell’Ucraina.