Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
L’Isis attacca un ospedale a Kabul, in Afghanistan. Almeno 38 morti
Un commando armato di kalashnikov ha fatto irruzione nel più grande ospedale militare dell’Afghanistan: “Colpiti medici, infermieri e pazienti”.
L’organizzazione terroristica Stato Islamico ha rivendicato un terribile attacco effettuato nella mattinata dell’8 marzo nel principale ospedale militare dell’Afghanistan, a Kabul, situato nel quartiere residenziale di Wazir Akbar Khan L’assalto è stato effettuato da un commando costituito da quattro persone, che hanno fatto irruzione nella struttura con armi automatiche e granate.
https://www.youtube.com/watch?v=g8bUpPkyvUU
Il bilancio provvisorio, secondo quanto riferito dalla stampa internazionale, è di almeno 38 morti e 50 feriti. Anche gli assalitori sono stati uccisi al termine di sei lunghe ore di lavoro da parte delle forze speciali afgane: “Sono stati colpiti pazienti, medici e infermieri”, ha dichiarato un portavoce del ministero dell’Interno di Kabul.
Con 400 letti è il più grande ospedale militare in Afghanistan
L’assalto è cominciato con un kamikaze che si è fatto esplodere sul retro dell’ospedale. Gli altri tre sono quindi entrati sparando all’impazzata. Quindi hanno preso posizione nei piani superiori della struttura sanitaria, rispondendo a lungo al fuoco dei militari afgani. Secondo quanto riferito dall’agenzia Afp, un infermiere ha raccontato: “Mi stavo spostando all’interno dell’ospedale quando ho visto un uomo vestito da medico con in braccio un kalashnikov al terzo piano, mentre sparava sui pazienti. Sono riuscito a fuggire ma un mio collega è stato colpito”.
https://www.youtube.com/watch?v=Wm8bnBprsSU
Il nosocomio, dotato di 400 letti, accoglie sia i feriti delle forze dell’ordine che quelli dei combattenti insorti. È situato a poca distanza dalle ambasciate del Regno Unito e degli Stati Uniti, che per questa ragione sono state poste in stato d’allerta.
Immagine di apertura tratta da YouTube
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