Un violento attacco missilistico partito da Mosca ha colpito l’ospedale pediatrico di Kiev. Si contano almeno 30 morti e decine di feriti.
Alla vigilia del vertice Nato previsto per martedì negli Stati Uniti, Mosca lancia uno dei peggiori attacchi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, iniziata nel febbraio del 2022. Almeno 30 persone sono rimaste uccise e decine sono state ferite dopo che l’esercito russo ha scagliato un attacco missilistico contro l’ospedale pediatrico Okhmadyt di Kiev, il più grande della capitale. L’offensiva ha fatto parte di una più ampia operazione che ha coinvolto numerosi obiettivi civili, tra cui almeno due strutture mediche e edifici residenziali. Dura la condanna di Zelensky – che preannuncia risposte – di tutta la comunità internazionale, italia compresa.
Si scava sotto le macerie dell’ospedale Okhmadyt
L’ospedale pediatrico Okhmatdyt è il principale centro di cura del paese per i bambini malati di cancro. Sin dai primi mesi dell’invasione russa dell’Ucraina aveva funzionato anche da rifugio per le madri e i loro bambini che tentavano di scappare dai bombardamenti di Mosca. Costruito negli anni Settanta, la struttura non dispone di letti o attrezzature ad uso adulto. Secondo le ricostruzioni, l’attacco ha distrutto buona parte del reparto di tossicologia dell’ospedale. Centinaia di persone si sono precipitate a rimuovere i detriti dall’ospedale pediatrico, dove dalle finestre devastate si cercava di estrarre i superstiti in attesa di dialisi. Altri persone rovistavano sotto le macerie in cerca di dispersi. Alcuni media internazionali hanni parlato di genitori che tenevano in braccio i bambini e camminavano per strada, storditi e singhiozzanti. Funzionari e personale di emergenza hanno detto che non è immediatamente chiaro quanti medici e pazienti siano rimasti intrappolati sotto le macerie. Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha definito l’attacco uno dei più pesanti attacchi alla capitale dall’invasione russa del febbraio 2022.
Tajani: “Crimini di guerra che vanno condannati da tutta la comunità internazionale”
Con il delinearsi delle prima informazioni da Kiev è arrivata la pronta condanna da parte della comunità internazionale: “Sono colpito per le immagini dei bombardamenti su Kiev con i quali è stato colpito anche un ospedale pediatrico. Crimini di guerra che vanno condannati da tutta la comunità internazionale. Il Governo continuerà a difendere la sovranità dell’Ucraina e del suo popolo”, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Precedentemente la coordinatrice per le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite in Ucraina, Denise Brown, aveva definito “inconcepibile” la scelta di colpire un ospedale pediatrico. L’Alto rappresentate dell’Unione europea per gli Affari esteri Josep Borrel, ha invece invocato il “bisogno di una difesa aerea ora”.
Putin colpisce alla vigilia del vertice Nato
La raffica di attacchi si è verificata in concomitanza con un’intensa attività diplomatica su più fronti. In Polonia, il presidente ucraino Volodomyr Zelensky il primo ministro polacco Donald Tusk hanno annunciato un accordo di sicurezza per rafforzare la cooperazione difensiva contro Mosca. Nel commentare la notizia dell’attacco all’ospedale, Zelensky ha promesso una risposta immediata: “La Russia non può ignorare dove cadono i suoi missili e deve essere ritenuta pienamente responsabile di tutti i suoi crimini: contro gli individui, contro i bambini e contro l’umanità nel suo insieme” ha scritto su Telegram.
Nel frattempo, il primo ministro ungherese Viktor Orbán – che ha da pochi giorni iniziato semestre di presidenza al Consiglio europeo – si trovava in visita a Pechino per incontrare il presidente cinese Xi Jinping e discutere di un potenziale accordo di pace con l’Ucraina. Un appuntamento del tutto inaspettato e privo di qualunque mandato per rappresentare i Ventisette.
Ma, soprattutto, le brutali immagini dell’ospedale di Okhmadyt precedono di una manciata di ore l’inizio del vertice degli Stati membri della Nato che avrà luogo dal 9 all’11 luglio a Washington, negli Stati Uniti, in occasione dei 75 anni dell’Alleanza. Sarà la prima volta della Svezia come nuovo membro e assisteremo al definitivo passaggio di testimone tra Stoltenberg a Rutte come segretario generale, ma i nodi fondamentali saranno due. Innanzitutto, gli aiuti militari all’Ucraina. A questo proposito il segretario generale Stoltenberg ha annunciato l’intenzione di discutere un piano che preveda la creazione di un nuovo comando per la gestione degli aiuti militari a Kiev, che avrà sede in Germania e che conterà circa 700 militari guidati da un generale dell’alleanza. La sede servirà anche da centro logistico e di addestramento per le forze di Kiev. L’altra questione fondamentale sarà quella relativa alle condizioni di Joe Biden, al quale sia l’opinione pubblica statunitense che una frangia sempre più nutrita dei democratici chiedono di fare un passo indietro e ritirare la propria candidatura alla Casa Bianca.
Gli altri bersagli di Mosca
L’attacco all’ospedale pediatrico ha coinvolto indirettamente altre strutture della città. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che più di 40 missili di diverso tipo hanno colpito condomini e infrastrutture pubbliche in cinque città: Kiev, Dnipro, Kryvyi Rih, Sloviansk e Kramatorsk. Secondo quanto riportato da Klitschko i detriti missilistici sono caduti su un altro centro medico nel quartiere Dniprovsky della città, uccidendo sette persone. La stessa dinamica avrebbe coinvolto altre sette persone in un centro commerciale nel quartiere Solomyansky della capitale. Altrove nel paese, almeno dieci persone sono morte negli attacchi nella città centrale di Kryvyi Rih, a ovest di Zaporizhzhia, mentre altri tre sono morti a Pokrovsk, nell’Ucraina orientale. Dtek, il più grande produttore privato di energia dell’Ucraina, ha affermato che tre sottostazioni e reti elettriche sono state danneggiate nella capitale.
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