Il team di ricerca Forensic Architecture ha mappato con telerilevamento e modellazione 3D gli attacchi israeliani su Gaza, evidenziando un pattern preciso contro i civili.
Tre attentati di due giorni in Afghanistan. Non si ferma l’offensiva talebana
I ribelli talebani hanno rivendicato tre attacchi a Kabul, in Afghanistan. Il bilancio è di almeno 25 morti e un centinaio di feriti.
Un doppio attentato rivendicato dai talebani, nella giornata di lunedì 5 settembre, ha provocato 24 morti e circa un centinaio di feriti a Kabul, in Afghanistan. Le stragi sono state seguite, questa mattina, da una nuova forte esplosione udita nella capitale: un terzo attentato, che stavolta ha preso di mira un’organizzazione umanitaria, la Pamlarena (che significa “cure” nella lingua pashtun). In questo caso a perdere la vita sarebbero stati solamente i tre membri del commando che ha assaltato i locali dell’associazione.
Il governo: talebani colpiscono la popolazione
Ben più pesante, dunque, il bilancio dei due ordigni esplosi ieri: In un primo momento si è pensato che le stragi fossero state opera di due kamikaze, ma i successivi accertamenti hanno spiegato che le bombe dovrebbero essere state azionate a distanza, a pochi minuti l’una dall’altra. Tra i morti accertati dalle autorità afgane figurano anche un generale dell’esercito e numerosi alti responsabili.
Un portavoce dei talebani ha indicato che il primo attentato aveva preso di mira il ministero della Difesa, mentre il secondo le forze di polizia. Il presidente afgano Ashraf Ghani ha accusato invece gli insorti di voler colpire la popolazione: “I nemici del nostro paese – ha spiegato – stanno perdendo la loro battaglia contro le forze di sicurezza. È per questo che attaccano strade, città, moschee, scuole, nel tentativo di colpire la gente comune”.
Più di 1.600 morti dall’inizio dell’anno in Afghanistan
La due giorni di sangue nella repubblica islamica è solamente l’ultima di una lunga serie, che è costata la vita dall’inizio dell’anno ad almeno 1.600 persone. I talebani, infatti, hanno deciso di puntare con forza sulla strategia del terrore nella loro offensiva contro il governo filo-occidentale. Il 25 agosto scorso, ad esempio, è stata presa d’assalto l’università americana dell’Afghanistan, all’interno della quale un commando è riuscito ad asserragliarsi per più di due ore, provocando sedici vittime.
Ciò che appare chiaro, è che l’esercito regolare afgano fatica a bloccare l’ondata di violenza, nonostante il sostegno delle forze americane. La lotta contro i talebani risulta particolarmente aspra nella provincia meridionale di Helmand. Ma anche nella città settentrionale di Kunduz, nella quale gli insorti sono riusciti a serrare i ranghi.
Immagine di apertura: ©Haroon Sabawoon/Anadolu Agency/Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
L’Aia accusa ufficialmente Netanyahu e Gallant di crimini di guerra a Gaza. Per la prima volta nella storia della Corte si chiede l’arresto di leader occidentali.
La Colombia fa la sua parte per sradicare il fenomeno dei matrimoni precoci con una legge che proibisce di sposarsi al di sotto dei 18 anni.
Il paese del Caucaso punta su eolico, solare e idroelettrico. Ma il legame con il petrolio è ancora forte. Quali progetti ci sono nel cassetto e che ruolo gioca l’Europa.
Israele a Gaza sta attuando politiche che privano deliberatamente la popolazione delle risorse per vivere. Per il Comitato speciale dell’Onu è genocidio.
La società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib è stata condannata a pagare un risarcimento danni di 42 milioni
Gran parte dei media e della politica hanno parlato di “pogrom” e “caccia all’ebreo” riguardo alle violenze di Amsterdam. Le cose stanno diversamente.
Dichiarazioni tiepide sono arrivate da Mosca dopo la vittoria di Trump. Rimane incerto il futuro dell’invasione dell’Ucraina.