Il 27 novembre aprono le candidature per la seconda edizione di Women in Action, il programma di LifeGate Way dedicato all’imprenditoria femminile.
Attivista libera mille cani destinati al festival della carne di cane di Yulin
Lo statunitense Marc Ching è riuscito ad ottenere la liberazione di numerosi animali in procinto di essere macellati e mangiati.
Come ogni anno, nella città cinese di Yulin, lo scorso 21 giugno è iniziato il tradizionale festival della carne di cane. Nel corso della manifestazione, nata per celebrare il solstizio d’estate, migliaia di cani vengono uccisi (spesso in maniera estremamente crudele, torturati e persino bolliti vivi) e cucinati. Si prevede che durante il festival saranno uccisi oltre 10mila cani, la maggior parte dei quali è catturata per strada, mentre molti vengono rubati ai proprietari. Complessivamente in Cina ogni anno vengono uccisi per la loro carne da dieci a venti milioni di cani, gli occidentali reputano barbara questa tradizione culinaria ma si cibano di altri animali, non tanto per un effettiva differenza, quanto per una differente percezione.
L’uomo che salva i cani
L’attivista americano Marc Ching, fondatore della ong Animal Hope & Wellness Foundation, si è recato a Yulin prima dell’inizio del festival e si è subito messo all’opera per cercare di salvare quanti più cani possibile. Ching e la sua compagna, Valarie Ianniello, sono riusciti a liberare oltre mille cani detenuti in sei differenti macelli. L’uomo non è nuovo a salvataggi di cani in Asia, lo scorso anno è riuscito a far chiudere alcuni mattatoi in Cambogia.
Come ha fatto
Ching ha adottato diverse strategie per salvare i cani da morte certa. In alcuni casi ha acquistato i cani, mandandoli poi negli Stati Uniti per la riabilitazione, mentre in altre occasioni è riuscito a convincere il proprietario del mattatoio a rinunciare al suo commercio, in cambio di un compenso per avviare una nuova attività.
https://www.youtube.com/watch?v=6Tglww-Y-Bk
L’opposizione del governo locale
La missione dell’attivista statunitense non è stata priva di ostacoli, l’uomo ha infatti dichiarato di essere stato picchiato e detenuto dalle autorità per essere interrogato mentre si dirigevo verso Yulin. Nonostante ufficialmente il governo locale non appoggi il festival della carne di cane, considerato che sempre più cinesi ritengono questa tradizione barbara e superata, Ching ha denunciato l’ostilità della polizia locale che ha cercato di impedire a lui e a gli altri volontari di raggiungere il macelli e documentare la sofferenza dei cani.
Anche i cinesi dicono basta alla mattanza di cani
Al festival hanno partecipato anche numerosi attivisti cinesi che non accettano più l’uccisione del migliore amico dell’uomo in nome di una tradizione culinaria. “Siamo venuti a Yulin per dire alla gente che i cani sono nostri amici – ha dichiarato Yang Yuhua, un volontario proveniente dalla città di Chongqing. – Non si dovrebbero uccidere degli animali in modo così crudele e molti dei cani ammazzati erano animali da compagnia”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2023 sono state uccise 85mila donne nel mondo: nel 60 per cento dei casi, il colpevole era il partner o un membro della famiglia.
Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.