Entra ufficialmente in vigore la legge che consente ai lavoratori di non rispondere a mail e telefonate dei capi al di fuori del normale turno di lavoro.
- Dal 26 agosto in Australia entra in vigore la legge sul diritto alla disconnessione da parte dei lavoratori: potranno non rispondere ai superiori se non in turno.
- In caso di controversie con i datori di lavoro, a decidere sui singoli casi sarà la Fair work commission nazionale.
- I lavoratori australiani svolgono in media ogni anno 281 ore di straordinari non retribuiti.
L’Australia ha introdotto una nuova legge che riconosce il diritto alla disconnessione, che è ufficialmente in vigore da oggi, 26 agosto, offrendo un sollievo significativo ai lavoratori che si sentono obbligati a rispondere a chiamate o messaggi da parte dei loro superiori anche dopo l’orario di lavoro. La nuova normativa consente ai dipendenti di ignorare tali comunicazioni, se lo desiderano, senza temere ritorsioni da parte dei superiori.
La misura sul diritto alla disconnessione è stata accolta con favore da organizzazioni che rappresentano i lavoratori, le quali hanno sottolineato come questa legge possa “dare potere ai lavoratori di rifiutare contatti di lavoro irragionevoli al di fuori dell’orario lavorativo, favorendo un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata”, secondo quanto affermato dall’Australian council of Trade unions.
Così dice la legge sul diritto alla disconnessione
La legge sul diritto alla disconnessione non vieta ai datori di lavoro di contattare i dipendenti dopo l’orario di lavoro. Tuttavia, conferisce ai lavoratori il diritto di non rispondere, a meno che il loro rifiuto non sia considerato irragionevole. Secondo le nuove regole, in caso di conflitto, le parti dovrebbero cercare di risolvere la questione autonomamente. Se non si raggiunge un accordo, può intervenire la Fair work commission (Fwc) dell’Australia. La Fwc ha il potere di ordinare al datore di lavoro di smettere di contattare il dipendente fuori dall’orario di lavoro. D’altro canto, se la commissione ritiene che il rifiuto del dipendente di rispondere sia irragionevole, può ordinare loro di rispondere. La mancata conformità alle direttive della Fwc può comportare multe fino a 19mila dollari australiani (circa 12mila euro) per un dipendente e fino a 94mila dollari australiani (più o meno 57mila euro) per un’azienda.
Il possibile impatto sul lavoro e sulle aziende
Secondo un sondaggio pubblicato lo scorso anno, gli australiani lavorano in media 281 ore di straordinari non retribuiti all’anno. La nuova legge mira a ridurre questa pressione, promuovendo un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e, di conseguenza, migliorando il benessere generale dei lavoratori.
John Hopkins, esperto di ambiente lavorativo presso la Swinburne University of Technology, intervistato dalla Bbc, ha evidenziato che le nuove regole potrebbero anche avvantaggiare i datori di lavoro. “Qualsiasi organizzazione che ha personale con un migliore riposo e un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata avrà personale meno incline ad assentarsi per malattia o a lasciare l’organizzazione”, ha spiegato. Il concetto è piuttosto semplice: qualsiasi cosa che porti benefici al dipendente, automaticamente porta benefici anche per il datore di lavoro. L’Australia si unisce a oltre 20 paesi, principalmente in Europa e America Latina, che hanno adottato regole simili per il diritto alla disconnessione.
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