Da sempre il clima in Australia è vario, talvolta imprevedibile. Il riscaldamento globale, però, sta spingendo questa caratteristica fino alle sue estreme conseguenze. “Per molti australiani, un meteo moderato – un’estate gradevole, un anno senza uno stato di emergenza – appare sempre più come un lusso”, si legge sul New York Times. L’ennesima, drammatica dimostrazione è arrivata nel fine settimana a cavallo tra il 10 e il 12 dicembre, quando la costa occidentale è stata flagellata dagli incendi, proprio mentre le regioni orientali erano alle prese con piogge torrenziali.
Gli incendi nella costa occidentale dell’Australia
Era mercoledì 8 dicembre quando è stato lanciato l’allarme per due roghi (di cui non si esclude l’origine dolosa) divampati nella costa occidentale dell’Australia, circa 300 chilometri a sud di Perth. Il primo nel parco nazionale di Leeuwin-Naturaliste, il secondo nella città di Yallingup. Gli abitanti della zona sono immediatamente stati evacuati dalle loro abitazioni e ospitati in un centro di ristoro allestito a Margaret River. Il 12 dicembre il livello di allerta era stato abbassato, anche grazie all’incessante lavoro di oltre 150 vigili del fuoco, ma i danni alle foreste della zona sono stati comunque ingenti. Abc News parla di un territorio di circa 50 chilometri quadrati coinvolto dalle fiamme.
Le piogge torrenziali nel Nuovo Galles del Sud
Gli incendi sono un ricordo molto vivo anche per gli abitanti del Nuovo Galles del Sud, reduci da due stagioni – quelle del 2019 e del 2020 – che hanno battuto ogni record. Le stesse famiglie che uno o due anni fa si sono trovate circondate da un tappeto di cenere oggi sono immerse nel fango fino alle caviglie.
A woman has died in floodwaters in NSW as the southeast coast endured another day of wild weather.
Children in Leumeah were rescued from water lapping at their preschool door, as the SES reminds citizens to not walk or drive in flood waters. @WesternWilson9#9Newspic.twitter.com/jFBL2UhBZa
Anche per via del fenomeno meteorologico noto come La Niña, infatti, il mese di novembre 2021 è stato il più freddo e piovoso da oltre un secolo. E in questa prima metà di dicembre la zona di Sydney si è trovata alle prese con violenti temporali e con le cosiddette flash floods, le alluvioni lampo. L’agenzia France 24 parla di 21 centimetri di pioggia caduti nell’arco di 24 ore, tra il 9 e il 10 dicembre. Una donna di 37 anni è stata trovata morta, dopo essere stata travolta dall’inondazione.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Cop29 a Baku, ha ribadito il proprio approccio in materia di lotta ai cambiamenti climatici.