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Ogni italiano “costretto” 45 minuti al giorno in auto, in mezzo al traffico
Il 90% degli italiani si sente “costretto” a usare l’auto a causa del trasporto pubblico poco efficiente e di una cattiva pianificazione urbanistica.
Gli italiani amanti dell’automobile? Più che altro si sentono costretti a usarla. In controtendenza rispetto agli altri paesi europei, dove l’utilizzo quotidiano del mezzo privato è in calo costante da anni in favore di altre forme di mobilità.
Nelle realtà più congestionate si passa un’ora al giorno nel traffico
Per il 90 per cento dei nostri connazionali l’auto privata rimane il mezzo di trasporto più utilizzato per gli spostamenti quotidiani all’interno delle città, non solo per il tragitto casa-lavoro ma anche nel tempo libero. Il dato emerge da una ricerca realizzata per conto di Uber da Swg, che lo scorso febbraio ha intervistato 3.800 nostri connazionali. Nonostante le crescenti sfide legate alla riduzione del traffico, dell’inquinamento e della congestione dei centri urbani, in media gli italiani trascorrono oltre 45 minuti al giorno nella propria auto, con punte superiori a un’ora nelle realtà più trafficate.
“Il giudizio sulla qualità della mobilità nelle aree urbane è estremamente severo. Carenze nei trasporti pubblici, abitudine ad utilizzare sempre l’auto privata, indisciplina degli automobilisti, ma anche cattiva gestione e pianificazione urbanistica da parte degli amministratori sono i motivi centrali che delineano questo quadro”, spiega Riccardo Grassi di Swg.
Il legame tra l’uso quotidiano dell’auto e l’efficienza del Tpl
L’utilizzo quotidiano dell’auto è strettamente legato all’offerta del trasporto pubblico. Al riguardo, gli abitanti di Milano sono quelli che esprimono la maggiore soddisfazione per il funzionamento di autobus, tram e metro; e non a caso ogni settimana trascorrono in auto quasi 3 ore in meno rispetto ai cittadini di Napoli. Oltre 6 italiani su 10 vorrebbero utilizzare di meno il proprio veicolo privato, soprattutto nel capoluogo campano e a Roma (il 69 per cento). Ma quando si pensa alle possibili alternative all’auto, molto dipende dalle diverse situazioni che richiedono uno spostamento: per il tragitto casa-lavoro il 70 per cento degli intervistati preferirebbe utilizzare i mezzi pubblici o muoversi a piedi, mentre per le uscite serali un italiano su cinque valuterebbe un servizio automobilistico con conducente.
Per il general manager di Uber Italia, Lorenzo Pireddu, “è evidente che l’auto privata rimane un mezzo ancora ampiamente utilizzato nelle nostre città e questo va in netto contrasto con i principi generali della sostenibilità e della mobilità urbana efficiente. Per affrontare questa sfida è essenziale promuovere alternative di trasporto urbano affidabili, accessibili, sostenibili ed efficienti”. Dal sondaggio sono infine emersi una serie di elementi che potrebbero facilitare un minor uso dei veicoli a quattro ruote nelle nostre città. Si va da una maggiore efficienza dei servizi urbani alla questione del risparmio economico, fino a scelte più personali come quelle di voler ridurre il proprio impatto ambientale e di condurre uno stile di vita meno sedentario.
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