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Auto elettrica, chi la guida percorre più chilometri di chi viaggia a benzina o diesel
Una ricerca rivela l’alto grado di soddisfazione di chi possiede un’auto elettrica anche rispetto all’autonomia e alla presenza di colonnine di ricarica.
Crolla un altro stereotipo che riguarda l’auto elettrica. Non è vero che si presti solo a brevi percorrenze, a causa dell’autonomia limitata e della scarsità di punti di ricarica. Anzi, una ricerca condotta da Nissan rivela l’esatto contrario: ogni anno i proprietari europei di veicoli elettrici percorrono in media 14.200 chilometri, ovvero 630 in più rispetto a chi possiede un veicolo a benzina o diesel.
Gli italiani viaggiano più degli altri sull’auto elettrica
Tra i proprietari europei di veicoli elettrici intervistati, oltretutto, sono proprio gli italiani quelli che viaggiano di più, con una media annua di oltre 15.000 chilometri, seguiti da quelli dei Paesi Bassi. E sempre a proposito di stereotipi, ben sette su dieci si dicono soddisfatti dell’attuale infrastruttura di ricarica disponibile; numeri analoghi si registrano rispetto al tema dell’autonomia: il 70,1 per cento degli attuali proprietari afferma che i chilometri di percorrenza del proprio mezzo sono migliori delle aspettative.
Arnaud Charpentier, Region vice president, Product strategy and pricing di Nissan Amieo (Africa, Medio Oriente, India, Europa e Oceania) evidenzia come la ricerca ribadisca “che la guida elettrica non è solo una soluzione intelligente e che aiuta l’ambiente, ma anche una scelta divertente, emozionante e conveniente. Crediamo che la diffusione della mobilita elettrica aiuti anche a sfatare falsi miti sull’autonomia di queste vetture”.
Le perplessità di chi guida ancora una vettura tradizionale
Le perplessità, in effetti, sono espresse in larghissima parte da chi ancora possiede un mezzo con motorizzazione tradizionale. La metà di loro sostiene che il principale vantaggio di un’auto a benzina o diesel è la maggiore autonomia, e al contempo il 58 per cento teme la bassa percorrenza garantita da un veicolo elettrico; il 58 per cento ritiene che non ci siano abbastanza punti di ricarica, e il 30 per cento pensa che un’infrastruttura più capillare lo convincerebbe a cambiare.
“Con l’imminente ampia diffusione dei veicoli elettrici e con la tecnologia che continua ad arricchire la vita di chi li ha scelti – continua Charpentier – possiamo dire che i risultati positivi di questa ricerca dovrebbero aiutare i proprietari di vetture benzina e diesel a cambiare opinione su veicoli elettrici, soprattutto per quanto riguarda l’autonomia”. Resta infine un’altra variabile importante a frenare molti potenziali acquirenti: quella del prezzo di acquisto (per il 56 per cento), anche se una recente ricerca ha indicato nel 2027 l’anno in cui tutti i mezzi elettrici costeranno meno di quelli tradizionali per effetto del crollo del prezzo delle nuove batterie.
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