Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Auto elettrica e città, perché dimensioni (ridotte) ed essenzialità vincono. Più dell’autonomia
L’auto elettrica è a un bivio: da una parte grandi e costosi suv, dall’altra modelli compatti, essenziali, leggeri. In una parola, urbani. Come l’ultima Dacia Spring.
Quante volte vi abbiamo raccontato perché nel concetto di sostenibile leggerezza dell’auto c’è il futuro dell’auto elettrica? Ecco, noi lo ribadiamo da tempo: l’auto elettrica per essere efficiente deve essere leggera prima di tutto. Meglio se semplice, essenziale, come la Dacia Spring. E come saranno le auto elettriche del futuro, autonome e adatte ad essere condivise. Poi, se sono compatte meglio, perché le nostre città sono già troppo affollate e lo spazio che un’auto occupa, ferma o in movimento non fa la differenza, avrà sempre più rilevanza.
E l’Europa sembra averlo capito se nel 2022 un’elettrica compatta e accessibile come la già citata Spring è salita sul podio delle elettriche più acquistate dai privati. Dove piccola ed essenziale significa anche efficiente, come dimostrano le 5 stelle assegnate alla Spring dall’ente europeo GreenNcap. L’abbiamo provata nell’allestimento Extreme e nell’inedita versione potenziata (65 cavalli, ossia 48 kW), che si aggiunge a quella già disponibile con 45 cavalli e 33 kW. Un’elettrica accessibile la Spring, si diceva: se si sfruttano rottamazione e i contributi (ecobonus statali e regionali più quelli del costruttore), si può arrivare a 12.200 euro; di fatto una delle auto elettriche più economiche del mercato. Ma vediamo cosa è emerso.
Accessibili, versatili e, all’occorrenza, trasformabili
Prima di raccontarvi la nuova Spring, della quale vi avevamo parlato per la prima volta nel 2020, quando era ancora una concept, qualche cenno su Dacia, brand del gruppo Renault noto soprattutto per l’accessibilità dei suoi modelli grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo. “Dacia propone automobili semplici, versatili, affidabili e in sintonia con lo stile di vita dei suoi clienti”, sottolinea una nota. Una scelta che, almeno in Europa, ha dato risultati molto positivi con modelli endotermici come Sandero, il suv Duster e la compatta da famiglia Jogger, quest’ultima per la prima volta disponibile con il Pack sleep, un kit che, lanciato insieme all’allestimento Extreme, permette di trasformare l’auto in un mini-camper, grazie a una struttura di legno che, una volta aperta, diventa un letto matrimoniale.
Leggera, compatta, elettrica: la ricetta della city car Spring
Si diceva dei vantaggi di un’elettrica compatta, leggera. Ecco, per capirci Dacia Spring è lunga 3 metri e 73 e pesa solo 970 chili. Dentro ci si sta anche in 4, più comodi davanti ovvio, con sedili semplici ma funzionali. I sedili posteriori si ribaltano, che vuol dire poter modulare lo spazio dedicato ai bagagli. Le plastiche sono semplici, come alcune finiture. D’altro canto, l’essenzialità fa parte delle strategie del marchio, ricordate? Insieme alla praticità: su Spring ci sono vani portaoggetti ovunque. Il nuovo allestimento Extreme, ispirato all’outdoor, prevede oltre a dettagli esterni color rame, analoghi richiami interni con rivestimenti e tappetini coordinati. Il resto è così semplice che mette a proprio agio sin dal primo approccio.
C’è un computer di bordo con display da 3,5 pollici che mostra i dati importanti (più un display centrale touch da 7 pollici che integra una comoda telecamera per agevolare le manovre in retromarcia), la leva del cambio è una “rotella” che permette di scegliere fra marcia avanti, folle o retromarcia. Per il resto non manca niente: dagli scontati servosterzo e chiusura centralizzata al climatizzatore manuale, fino ai vetri elettrici anteriori e posteriori. Tutto di serie. A richiesta c’è anche il caricabatterie a induzione (senza cavo) per lo smartphone.
Chi va piano va sano e (più) lontano…
Pazienza se la velocità massima è di soli 125 km/h, che diventano 100 se si sceglie la modalità Eco. Eppure, dal punto di vista puramente prestazionale, evidentemente non una priorità nel caso di Dacia Spring, la nuova versione con motore elettrico da 48 kW (65 cavalli) aggiunge più dinamismo rispetto alla versione da 33 kW (45 cavalli), che rimane disponibile. Entrambe le versioni sono abbinate a una batteria agli ioni di litio da 26,8 kWh, non molto ma sufficiente per assicurare un’autonomia elettrica dichiarata fino a 305 chilometri, destinata a ridursi a circa 220 chilometri reali (150 se usate molto l’autostrada); un filo meglio fa la versione meno potente (230 chilometri).
Insomma, per dimensioni e caratteristiche è evidente il carattere soprattutto urbano della Spring, che nel traffico risulta molto agile e piuttosto scattante. Bene anche la visibilità, grazie alla seduta rialzata, mentre le protezioni esterne della carrozzeria mettono al riparo dai piccoli urti. Quanto alla sicurezza, rassicura la presenza della frenata di emergenza anticollisione, un sistema che rileva un potenziale pericolo, avvisa con segnali visivi e sonori e, in mancanza di reazioni del conducente, l’auto frena da sola.
Ricarica? In molti scelgono la presa di casa
Fatti i conti (su una media europea comunicata dalla stessa Dacia), considerando una percorrenza media di 30 chilometri al giorno, significa che con una carica completa potenzialmente si può viaggiare per circa una settimana su tragitti urbani, con qualche breve puntata fuori città. Sempre da un’analisi dei dati comunicata dal costruttore è emerso che i proprietari di Spring ricaricano l’auto soprattutto a casa e di notte, dalla normale presa domestica da 220 V, utilizzando il cavo fornito (in opzione). L’alternativa è dotarsi di una Wallbox o, ancora, ricorrere a una colonnina pubblica a ricarica rapida che permette di raggiungere fino all’80 per cento della carica in meno di un’ora. Immancabile l’app che permette di individuare i punti di ricarica nelle vicinanze, con la possibilità di gestire l’autonomia dallo smartphone.
Quando connettività fa rima con semplicità
Della semplicità intuitiva dell’elettrica Spring vi abbiamo in parte già detto. Semplice significa anche connessa, con uno schermo touchscreen che raggruppa tutte le funzioni del sistema multimediale, incluso sistema di navigazione, radio, app preferite (grazie a Apple CarPlay e Android Auto). Dallo smartphone si può monitorare in tempo reale il livello della batteria e l’autonomia residua prima di un viaggio. E, prima di un viaggio, quando l’auto è in ricarica, molto comoda la possibilità di attivare l’aria condizionata, così da avere un ottimale comfort climatico a bordo senza sottrarre energia alla batteria.
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