Mini fa un altro passo verso la transizione ecologica del marchio; come va e cosa offre la Aceman, elettrica compatta a metà fra Cooper e Countryman.
Auto elettrica: mentre l’Europa paga il prezzo di politiche incoerenti e l’assenza di una visione strategica, la Cina avanza
Politiche frammentarie, discontinue e incerte. Così sull’elettrico l’Italia fa peggio persino della Grecia. Ne approfitta la Cina, che allarga l’offerta; ultimo caso la BYD Sealion 7.
E mentre l’Europa, come emerso nel corso della conferenza stampa Unrae di fine d’anno, “continua a pagare il prezzo di politiche incoerenti e dell’assenza di una visione strategica per accompagnare una transizione sostenibile”, fra politiche del governo italiano “ondivaghe”, Ecobonus andati esauriti in poche ore e un piano triennale a sostegno dell’auto poi smentito, la Cina, in barba ai dazi sventolati come possibile deterrenza, avanza con proposte allettanti, per qualità e accessibilità (con l’annunciata apertura di siti produttori in EU anche il problema dei rincari dovuti ai dazi decadrà).
BYD rilancia sull’elettrico. L’Italia fanalino di coda dietro Spagna e Grecia
Vi ricordate il marchio BYD? Ve ne avevamo parlato qualche mese fa. Ecco, mentre l’Italia ha una quota di auto elettriche del 4 per cento, ossia 1/10 dei paesi leader del Nord (saliti al 42,5 per cento), inferiore persino a Paesi con un Pil pro capite più basso, come Portogallo (18,8 per cento), Ungheria (7,2), Spagna (5,2) e persino Grecia (5,5), dimostrando che i fattori limitanti l’adozione dei veicoli elettrici vanno oltre le sole capacità reddituali, il marchio cinese tira dritto e rilancia con la BYD Sealion 7, suv elettrico pensato per la famiglia, modello che va ad arricchire una proposta già piuttosto ampia con i modelli Seal (berlina e suv), Dolphin e Atto 3; modelli, elettrici e compatti, che faranno parte dell’offerta di noleggio proposta da Drivalia, mobility supporter del Giubileo 2025 per favorire la mobilità dei milioni di pellegrini e turisti attesi a Roma.
La Sealion 7 è la dimostrazione di come BYD stia reagendo alla domanda e ai gusti dei clienti europei, ampliando la gamma di prodotti per garantire la migliore copertura possibile nei principali segmenti di mercato. Questo sarà un fattore determinante per continuare a crescere in Europa
Stella Li, Executive vice president BYD
Quelle dimensioni non proprio italiane…
Dicevamo della Sealion 7: se per qualcuno dimensioni esterne nell’ordine del metro e 90 sono un azzardo per un Paese come il nostro dove la dimensione delle strade, dei garage e in genere di suolo pubblico è ridotta (sul fenomeno del “gigantismo” che affligge l’auto elettrica ci siamo espressi più volte), per altri un’auto elettrica da famiglia di dimensioni generose può rispondere a reali esigenze di trasporto. Non fosse così, è lo diciamo subito, con prezzi e caratteristiche simili (ma dimensioni più compatte), ci sono alternative come Tesla Model Y, Ford Explorer o Renault Scenic E-Tech, solo per citarne alcune.
BYD Sealion 7, versioni, autonomia e prezzi
Vediamo più nel dettaglio cosa offre la BYD Sealion 7. Che è un suv lo abbiamo anticipato, che è disponibile solo in versione elettrica lo aggiungiamo adesso, che punta molto sul comfort lo vedremo a breve. Mentre sulla gamma parliamo di due versioni, con batteria LFP (litio-ferro-fosfato) da 82,5 kWh o da 91,3 kWh, con trazione posteriore, oppure con trazione integrale sulle 4 ruote (in questo caso al motore posteriore da 230 kW se ne aggiunge un altro da 160 kW sull’asse anteriore).
Potenze fino a pochi anni fa (parliamo di potenze da 300 fino a oltre 500 dei vecchi cavalli…) considerate da auto supersportive e che l’elettrico sta invece rendendo disponibili (a torto o a ragione lo capiremo più avanti), anche su auto da famiglia come la BYD Sealion 7 appunto. L’autonomia dichiarata varia dai 482 ai 500 chilometri a seconda delle versioni (per quella reale leggete più in basso). I prezzi? A partire da 46.500 euro, non pochi ma “ragionevoli” se si considera la dotazione di serie molto ricca e le caratteristiche che vedremo.
Spazio e comfort le caratteristiche che prevalgono
Se le prime impressioni sono quelle che contano, la BYD Sealion 7 offre materiali di alta qualità, un abitacolo decisamente spazioso (ancora di più per i passeggeri posteriori, dove solo il pavimento risulta un po’ alto a causa della conformazione della batteria), sedili ampi e comodi (forse un po’ alto quello del guidatore). Non pensate a un’auto cinese come a qualcosa di lontano dai nostri gusti o standard.
Al netto dello stile esterno, che come sempre lasciamo a voi giudicare, l’abitacolo della Sealion 7 offre forme e materiali “europei”, una qualità decisamente buona, accostamenti cromatici piacevoli. Sulla sostenibilità dei materiali, una nota BYD si limita a segnalare che “la pelle vegana (termine a dire il vero generico e improprio) ricopre oltre l’80 per cento degli interni”, senza specificare altro per esempio sulla percentuale di materiali ottenuti da processi circolari.
Quello che magari lascia un po’ perplessi è la tendenza a concentrare tutto su un unico, enorme (15,6 pollici), schermo touchscreen rotante, dove la gestione dell’infotainment e di alcune funzioni fanno rimpiangere i vecchi pulsanti fisici. Per chiudere sullo spazio, il bagagliaio posteriore è ampio e regolare, mentre anteriormente c’è un secondo vano utilizzabile per i cavi di ricarica. Molto comodi i comandi vocali che permettono, ad ogni passeggero, di impartire comandi per regolare la temperatura dell’abitacolo, aprire o chiudere un finestrino o regolare la navigazione e altre dotazioni; raro il sistema che riduce la velocità della ventola del clima (e dunque il rumore) durante le chiamate telefoniche via bluetooth.
Pesante (oltre 2 tonnellate), eppure così “leggera”
L’abbiamo detto: le notevoli dimensioni e un peso a vuoto di quasi 2 tonnellate e mezzo in termini di efficienza non depongono a favore. Al netto di questo, la notevole potenza rende la Sealion 7 molto veloce, piacevole e rilassante, quasi “leggera”. Ecco, rilassante forse è la caratteristica che emerge di più (e che non piacerà, evidentemente, a chi ama la guida sportiva…) anche grazie alle sospensioni molto morbide. Bene anche l’attenzione al benessere con sistemi di purificazione dell’aria con rilevamento PM2.5.
Critica la visibilità posteriore in manovra, solo in parte bilanciata dalle telecamere. Quattro le modalità di guida, Eco, Normale, Sport e Neve con due livelli di rigenerazione dell’energia in frenata, non troppo diversi l’uno dall’altro a dire il vero. Quanto all’autonomia reale, considerate un centinaio di chilometri in meno del dichiarato, variabile a seconda dello stile di guida e del tipo di percorso (più autostrada fate, meno autonomia avrete).
L’attenzione alla sicurezza attiva è alta, con sistemi Adas di guida assistita che intervengono con una certa energia se, per esempio, si superano i limiti di velocità o si cambia corsia senza usare l’indicatore di direzione. Basta poi distogliere anche per pochi istanti lo sguardo dalla strada per essere richiamati dal sistema di monitoraggio del conducente; ecco forse l’intervento degli Adas può sembrare un po’ troppo invasivo, ma visto che l’obiettivo è ridurre al minimo le distrazioni e migliorare la sicurezza ci sentiamo di condividere le scelte di BYD; utilissimo l’avviso di apertura porta a tutela soprattutto dei ciclisti.
Tempi di ricarica: da 24 minuti a quasi 10 ore
Per la ricarica elettrica la Sealion 7 offre sempre – di serie – l’opzione in corrente alternata trifase da 11 kW e quella per la ricarica rapida in corrente continua; in questo caso però cambia la potenza di ricarica che per la versione Comfort è fino a 150 kW e per la più potente Excellence (la versione a trazione integrale) sale a 230 kW, con ovvi riflessi sui tempi di ricarica: se nel primo caso per passare da 10 all’80 per cento servono 32 minuti, nel secondo caso ne bastano 24; si sale a quasi 10 ore se si usa la presa di casa. Comoda e sempre più diffusa sulle auto elettriche la tecnologia Vehicle-to-load (V2L) che permette di alimentare (fino a 3,3 kW) utenze elettriche.
La politica (vincente) BYD del “full optional”
Infine, una valutazione sulla dotazione di serie. Quando all’inizio si diceva della politica BYD di fornire auto sempre molto accessoriate, si intendeva che accessori come sedili anteriori riscaldati e ventilati, sedili posteriori riscaldati, accesso e avviamento senza chiave, climatizzatore bi-zona, schermo touchscreen ruotabile, ricarica wireless per smartphone e la citata funzione Vehicle-to-load sono sempre di serie su Sealion 7. La garanzia è di 6 anni sull’auto e 8 anni su batteria e motore elettrico.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.