Nei primi due talk organizzati da Autopromotec si è parlato di come, dietro l’auto, si celi un mondo (perlopiù invisibile) di piccole e grandi realtà che investono in innovazione e sostenibilità.
Auto elettrica, Italia fanalino di coda d’Europa. Malgrado le tante (e interessanti) novità in arrivo
Italia all’ultimo posto per le vetture elettriche nei primi 10 mesi. Eppure, l’offerta cresce. Ultimo esempio la Kia EV9: 7 posti e quasi 600 chilometri di autonomia. L’abbiamo provata.
Il mercato dell’auto in Europa cresce costantemente da 15 mesi, a ottobre con un +14,1 per cento. A spulciare nei dati comunicati dall’Unrae, associazione che raggruppa la maggior parte dei costruttori, con 1 milione 39 mila 253 immatricolazioni l’incremento è del 14,1 per cento. Eppure… L’Italia nei primi 10 mesi dell’anno figura all’ultimo posto per la vendita di auto elettriche. E questo malgrado l’offerta si stia costantemente arricchendo e differenziando; ultimo esempio l’elettrica Kia EV9, suv extra large a 7 posti pensato per la famiglia e le flotte. Insomma, Germania, Francia, Regno Unito e persino Spagna continuano a mostrare un maggior interesse nell’auto elettrica, attualmente la scelta di gran lunga più sostenibile ed efficiente che si possa fare, almeno per la mobilità privata.
Dunque? “Esistono gap geografici, strutturali e di reddito che ci separano dagli altri Paesi”, ha chiarito Andrea Cardinali, direttore generale Unrae. “Per passare dal 3,9 per cento di penetrazione dell’elettrico a numeri meno lontani da quelli degli altri Paesi europei, ci sono cose da fare che andrebbero fatte, innanzitutto correggere l’attuale schema degli incentivi che non sta funzionando”. Vero, Cardinali allude all’avanzo del 90 dei fondi per l’elettrico non utilizzati. Insomma, servono nuove regole. Perché la scelta ormai è vasta e segmentata. Pensate alla Kia EV9 appunto, fra le poche 7 posti elettriche del mercato, flessibile nelle formule di acquisto, con quasi 600 chilometri di autonomia, un abitacolo “circolare” (poi spiegheremo meglio) e la trazione integrale per chi l’elettrico lo intende anche per i fine settimana nella natura.
Kia EV9, cosa offre in sintesi
In Kia lo descrivono come “il grande e rivoluzionario Suv 100 per cento elettrico”. Forse esagerano, almeno sul rivoluzionario, anche se come vedremo l’innovazione non manca. Mentre sul grande, (EV9 è lungo 5 metri, largo quasi 2…), non c’è alcun dubbio; diciamo che è, almeno dimensionalmente, lontano da un’idea di “urban mobility”. Spazio, comfort e un’abitabilità valida per 7 persone sono le parole d’ordine. Con un abitacolo che da subito mostra molta attenzione a quella che in LifeGate definiamo da tempo come serenità di guida, ossia quegli aspetti di comfort acustico, spazio, visibilità e attenzione alle persone che fanno di un’auto uno “strumento” che consente viaggi lunghi e sereni, appunto.
Il merito va a molti aspetti: i sistemi di assistenza alla guida che permettono di sperimentare (non ancora in Italia, purtroppo…) il livello 3 della guida autonoma, gli oltre 540 chilometri di autonomia dichiarata, quei 15 minuti di ricarica ultrarapida (grazie al pacco batterie da 800 volt) che permettono di proseguire il viaggio certi di aver recuperato oltre 200 chilometri nel tempo di un caffè. Mica poco per i detrattori dell’auto elettrica. D’altro canto, in Kia hanno tolto “Motors” dal loro nome e hanno dichiarato l’intenzione di volersi trasformare in un “sustainable mobility solutions provider”.
7 posti e sedili che diventano (quasi) letti
Sul design come sempre lasciamo a voi ogni considerazione; chi ha disegnato la Kia EV9 dice di aver cercato un “bilanciamento perfetto di elementi naturali e di modernità”. Delle dimensioni vi abbiamo già dato conto, perfette per i lunghi viaggi in famiglia, per i fine settimana, meno per gli spostamenti urbani. Il dato che conta però è la favorevole aerodinamica che, a dispetto delle dimensioni, ottiene ottimi risultati in termini di efficienza. Ma l’aspetto più interessante di Kia EV9 lo si scopre una volta a bordo. Se da un’auto cercate la flessibilità, questa vi piacerà molto: 6 o 7 posti, 2 o 3 file di sedili, possibilità di creare un “salottino” posteriore, un bagagliaio sconfinato. E poi sedili girevoli, o che si trasformano quasi in chaise longue, per trascorrere al meglio le pause della ricarica, numerosi vani portaoggetti, punti di ricarica per tablet e smartphone, porta bicchieri… Inclusa la funzionalità vehicle-to-load che permette di utilizzare l’energia dell’auto (fino a 3,6 KW) per ricaricare, per esempio, un’e-bike e un monopattino da tenere nel bagagliaio per l’ultimo miglio.
10 cose da sapere a proposito di circolarità sulla EV9
Lo avevamo citato all’inizio. Fra gli obiettivi di Kia c’è quello di raggiungere la carbon neutrality entro il 2045, evidentemente andando oltre l’offerta di “semplici” auto sempre più elettriche (15 i nuovi veicoli elettrici in programma entro il 2027 a livello globale), ma agendo sui processi produttivi e sulla filiera. Un impegno che passa anche dal crescente impiego di materiali ecologici, sostenibili. Ecco, in questo senso EV9 è il primo modello realizzato secondo quella che Kia chiama la “Design sustainability strategy”, che prevede la graduale eliminazione della pelle e l’uso crescente di materiali biobased, come mais, canna da zucchero e oli naturali, con l’obiettivo di raggiungere al 2030 fino al 20 per cento di plastica riciclata a bordo dei nuovi modelli. Insomma, un impegno che mostra come l’auto possa sempre più diventare un esempio di circolarità. Vediamo come, analizzando gli interni della Kia EV9.
- Bioplastic
Ossia plastica prodotta da fonti rinnovabili come biomassa, oli vegetali, estratto di mais, segatura e canna da zucchero: presente in componenti interne come cruscotto, montanti, dettagli stilistici. - Post-consumer material (PCM) plastic
Plastica realizzata utilizzando materiali di riciclo provenienti da prodotti esistenti. Insomma, materia seconda, usata nel caso per le guarnizioni delle portiere. - Bio Pu
Al posto della pelle di origine animale Bio polyurethane. Prodotto di origine vegetale, assicura comfort, supporto, elasticità, durata e traspirabilità. - Recycled PET fabric
PET, caratterizzato dall’alta resistenza ai graffi, all’umidità e ai solventi, viene impiegato nei filati riciclati che compongono parte degli interni (sedili, cielo, alette parasole, poggiatesta); Kia dichiara che “ogni EV9 utilizza l’equivalente di almeno 70 bottiglie riciclate” - Recycled PET carpet
Il PET riciclato viene impiegato anche per la realizzazione dei tappetini che ricoprono il “pavimento”, con una parte di materiale realizzato con il riciclo delle reti da pesca (Kia ha attivato da tempo numerosi progetti per la cattura delle reti fantasma abbandonate sui fondali marini). - Bio PU foam
Polyurethane (PU) foam, materiale realizzato con oli naturali, offre la resistenza e l’elasticità del poliuretano senza però le criticità ambientali: in questo caso lo troviamo nei poggiatesta. - Bio paint
Realizzato utilizzando olio di colza, viene impiegato sui pannelli degli interruttori delle portiere. - BTX-free paint
Kia ha eliminato l’impiego di benzene, toluene e xilene (BTX) per le vernici usate per gli interni: stessa protezione e qualità ma riduzione di sostanze chimiche inquinanti. - Recycled PET yarn
Un filato realizzato con bottiglie in PET riciclate viene impiegato per le cuciture dei sedili. - Recycled PET felt
Il feltro ottenuto, morbido e resistente, con doti di assorbimento acustico, è presente nel fondo del portabagagli.
Parcheggi: preoccupati dalle dimensioni? Lasciate fare tutto a lei
E adesso veniamo a qualche dato tecnico, variabile sensibilmente in funzione che si tratti della versione a 2 o 4 ruote motrici. La batteria ha sempre una potenza di 99,8 kWh; il motore elettrico fornisce 150 kW di potenza, potenza che nella versione a trazione integrale “AWd”, dotata di 2 motori elettrici, sale a 283 kW. Insomma, anche se grande e pesante, la EV9 si muove con una certa agilità, in tutte le situazioni. Escluso nei parcheggi – viste le misure extra large – dove però viene in soccorso il “parcheggio automatizzato” che permette di lasciare che sia l’auto a compiere l’intera manovra (anche da remoto, ossia stando fuori dall’auto): dal trovare lo spazio adatto al gestire acceleratore, freni e cambio.
Preoccupati? Non dovreste: a vegliare sulla vostra sicurezza (e degli altri utenti della strada) ci sono schiere di sensori a ultrasuoni, pronti ad intervenire in caso di necessità. Bene il cruise control, “smart” perché considera anche traffico e i dati del navigatore. Insomma, potremmo sintetizzare l’esperienza di guida di Kia EV9 in una parola, gratificante. I prezzi? Kia EV9 ha un listino che parte da 76.450 euro a salire a seconda delle versioni. L’alternativa all’acquisto sono le formule di leasing, sempre più diffuse anche per l’elettrico.
I vantaggi di restare connessi (anche con l’auto…)
Sull’auto connessa e i suoi vantaggi siamo tornati più volte: non è più un’opzione. In questo caso Kia offre una dotazione convincente, come gli aggiornamenti del software on demand che riducono i passaggi in concessionaria, la possibilità (sempre on demand) di ottenere un boost, una maggior potenza elettrica del motore (anche se nel nostro test non ci è sembrato necessario, potrebbe servire se pensate di viaggiare spesso a pieno carico, magari 7 persone con relativi bagagli). Più utile la possibilità (che non abbiamo verificato) di sfruttare una digital key grazie alla quale aprire e avviare l’auto dallo smartphone.
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