Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.
Auto ibride: tante le novità, ma senza incentivi le vendite rischiano la paralisi
Gli incentivi arriveranno (forse) a maggio. Nell’attesa, il mercato delle ibride si ferma ad aprile al 3,3%. Mentre i costruttori riscoprono modelli compatti e accessibili, come la MG3.
Di incentivi ed ecobonus si parla da mesi. Nel frattempo, inspiegabilmente “sul fronte delle auto con la spina”, come le ha recentemente definite Michele Crisci, presidente Unrae, “si procede in retromarcia”. La causa? La prolungata attesa degli incentivi, che sembra non saranno disponibili prima di metà maggio; serve infatti la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Dpcm annunciato tre mesi fa e senza il quale la piattaforma di Invitalia rimane non operativa.
Il risultato? Un mercato paralizzato da 4 mesi, con le elettriche ferme nel mese di aprile al 2,3% di quota e le ibride al 3,3. Una situazione di stallo, in cui anche modelli compatti, adatti soprattutto alla città, economici (sotto i 20mila euro) con emissioni e consumi (oltre i 20 km/l) molto ridotti, come la nuova ibrida MG3, potrebbero finire nella “lista di attesa” degli italiani. Nella stessa situazione, altre ibride compatte del cosiddetto segmento B, city car come Toyota Yaris, Renault Clio, Honda Jazz e altre che vedremo più avanti.
MG3, cosa offre l’ibrida pensata per la città
Ibrida, compatta, economica, potente (ha 3 motori, di cui 2 elettrici e più cavalli della maggioranza delle avversarie). La MG3, passaporto cinese con un marchio che rievoca gloriosi passati inglesi, gioca tutto (o molto), sull’aspetto economico, con un listino che, ecobonus (e rottamazione di un vecchio modello) permettendo, può scendere anche attorno ai 16mila euro. Forse non avrà uno stile così distintivo anzi, aspetto sul quale come sempre lasciamo a voi ogni considerazione, però la qualità generale, la razionalità degli spazi (ampi per la categoria) e, soprattutto, le buone prestazioni emerse dal nostro test drive, fanno presagire una buona accoglienza del mercato.
MG3 entra nella classifica delle 10 ibride compatte più interessanti
Quali sono le 10 auto full hybrid compatte più apprezzate del mercato, quelle più economiche, che accedono agli incentivi 2024? Per capire in che panorama si inserisce la MG3, vediamo i modelli ibridi più accessibili, tutti appartenenti alla cosiddetta “terza fascia” prevista dall’ecobonus, ossia quella che include le auto con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 135 g/km, a cui appartiene appunto anche la MG3.
- Dacia Jogger Hybrid
- Honda Jazz e:HEV Full Hybrid
- Mazda2 Hybrid
- MG3 Hybrid
- Mitsubishi Colt Full Hybrid
- Nissan Juke Full Hybrid
- Renault Clio E-Tech hybrid
- Renault Captur E-Tech hybrid
- Suzuki Vitara Hybrid
- Toyota Yaris Hybrid
- Toyota Yaris Cross Hybrid
Tre motori (di cui 2 elettrici)
La MG3 è un’ibrida pensata soprattutto per la città. La ragione sono le dimensioni, ma ancora di più l’efficienza di un sistema ibrido che proprio nel traffico fornisce le performance migliori, almeno in termini di consumi e di emissioni; sul resto vedremo a breve. Parliamo di un sistema full hybrid che impiega un motore a benzina da 1.5 litri, 4 cilindri, ciclo Atkinson (fra le soluzioni più efficienti oggi disponibili), un generatore elettrico da 45 kW che ricarica la batteria ma che fornisce anche una spinta aggiuntiva quando richiesto e, infine, un secondo motore elettrico che invece agisce direttamente sulle ruote. In tutto la MG3 fornisce 195 cavalli (143 kW) di potenza, un valore da podio se paragonato alle concorrenti.
Il vantaggio di una batteria di maggiori dimensioni
Al netto delle prestazioni, sicuramente adatte anche ai viaggi extraurbani, la MG3 dà il meglio in città, dove grazie anche alle emissioni contenute (100 g/km), entra senza pagare anche nelle ztl più restrittive, come l’Area C di Milano. Sempre 3 le modalità di guida (Eco, Normal e Sport), la MG3 ha un sistema ibrido (che in MG chiamano Hybrid+) particolarmente efficiente. Lo si capisce bene in città, appunto, dove se la carica della batteria lo consente, si viaggia quasi sempre in elettrico sfruttando anche la rigenerazione dell’energia (regolabile) ad ogni frenata, con vantaggi anche in termini di rumore e riduzione di vibrazioni, di fatto senza la necessità di cambiare mai marcia, come su un’auto elettrica.
Il “segreto” sta in una batteria più grande di quasi tutte le concorrenti (da 1,83 kWh) e di un motore elettrico mediamente più potente. Col salire della velocità, entra in gioco anche il motore a benzina, come su tutte le ibride, che però inizialmente serve solo da “aiuto” alla parte elettrica, che rimane preponderante. Solo chiedendo più potenza la MG3 sfrutta progressivamente il motore termico; il funzionamento a questo punto diventa più simile a un modello a benzina (sempre però supportato dall’unità elettrica), incluso il cambio, di tipo automatico a 3 rapporti.
Dotazione di serie: fra le migliori del segmento (pur con qualche mancanza…)
Il risultato è un’auto piacevole da guidare, pronta nelle accelerazioni anche quando si seleziona Eco e il sistema riduce la potenza, a favore dei consumi. La MG3 perde un po’ di piacevolezza selezionando Sport, la modalità che certamente fornisce le prestazioni migliori, a fronte però di un netto peggioramento del comfort acustico. Per il resto, è un’auto che offre un abitacolo spazioso con molti vani per riporre gli oggetti, con un buon vano di carico (peccato per il sedile posteriore non frazionabile – la maggior parte delle concorrenti offrono il frazionamento 60/40 – e per il volante non regolabile in profondità), una strumentazione completa (tutto è concentrato sul doppio schermo digitale, uno da 7 pollici davanti al pilota, l’altro da 10,25 dedicato al sistema di infotainment centrale. La qualità delle finiture e delle plastiche è discreta.
Bene la dotazione di serie che include sempre il climatizzatore, l’impianto audio con connessione Bluetooth, 4 porte Usb, i sensori di parcheggio posteriori e la telecamera (che in parte rimedia a una visibilità posteriore non ottimale a causa degli ampi montanti del lunotto), una politica che premia chi da un’auto cerca economicità, ma anche comfort e la connettività a cui ormai non è più possibile derogare. Forse, in tema di sicurezza, si potevano aggiungere di serie i fari a Led, più efficienti e potenti (che invece sulla MG3 si ottengono a pagamento).
Per tornare alla sicurezza, chiudiamo con gli ormai irrinunciabili sistemi Adas di assistenza alla guida, come il sistema di mantenimento della corsia, il cruise control adattivo o l’avviso di collisione anteriore per citare i più significativi. In conclusione, anche se alcune rivali offrono interni migliori, il prezzo contenuto, il comfort di guida complessivo e soprattutto l’efficiente motore ibrido (insieme al buon livello di dotazioni standard) fanno della MG3 una delle ibride compatte più interessanti del suo segmento.
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