
L’auto connessa (in Italia ne circolano 18 milioni, il 45% del parco circolante) ha molti vantaggi in termini di sicurezza e innovazione. Ma a chi cediamo i dati personali e chi tutela la nostra privacy?
Il primo censimento delle auto in divieto di sosta in città evidenzia un problema che coinvolge anche Torino e Roma, dove si elevano 1.500 multe al giorno.
Nelle nostre città servono più parcheggi o meno auto? Per gli attivisti della campagna civica “Sai che puoi?” non c’è dubbio sulla risposta: bisogna ridurre il numero di veicoli circolanti. Nei giorni scorsi hanno mobilitato 2.000 persone per le strade di Milano, divise in 800 squadre, che dalle 18 all’una di notte hanno mappato le quasi 4.000 vie della città per contare tutte le auto in sosta vietata o parcheggiate male. Il risultato dell’iniziativa “Via Libera” è stato sorprendente: 63.990 veicoli “fuori legge” in una sola notte.
Un tappeto di auto grande come l’intera Piazza Duomo, moltiplicata per 32 volte. O come 77 campi da calcio. Spazio pubblico sottratto alle persone, hanno evidenziato gli attivisti, che va a scapito della sicurezza e della vivibilità dei centri urbani; un fenomeno dalle dimensioni finora sconosciute e ormai ritenuto normale da molti cittadini. Il tutto in una città, Milano, che conta 49 auto ogni 100 abitanti e un numero di parcheggi decisamente elevato: 22 ogni 100 abitanti, contro i 7 di Barcellona e i 6 di Parigi.
Dei quasi 64mila veicoli censiti, 37mila erano in sosta irregolare in carreggiata (in doppia fila, agli incroci o su strisce pedonali), 15mila sui marciapiedi e 11mila sulle aree verdi, per esempio sotto agli alberi. “I dati emersi sono spaventosi – hanno spiegato Bianca Uberti Foppa e Alberto Gianera di “Sai che puoi?” – soprattutto considerando che è stata scelta una fascia oraria che sottostima il fenomeno, che è maggiore nelle fasce diurne, ma che ha consentito la massima partecipazione possibile delle persone”.
Il tema non riguarda solo il decoro urbano e la sicurezza, ma ha importanti ricadute anche dal punto di vista economico. Per il Comune di Milano si tratta di un mancato introito di 5,3 milioni in una sola notte, se si calcolano 84 euro di multa per il divieto di sosta moltiplicato per 64mila auto. Con quei soldi, ad esempio, si potrebbero finanziare 134mila abbonamenti mensili al trasporto pubblico, oppure 6mila rette annuali di asili nido.
Ma il problema non riguarda ovviamente solo Milano. A Torino, ad esempio, nei primi cinque mesi di quest’anno sono già state elevate 222.710 multe per il parcheggio selvaggio, ovvero oltre 1.500 sanzioni al giorno, un dato in aumento rispetto al 2023: il mancato pagamento sulle strisce blu resta l’infrazione più frequente, seguita dalla sosta in divieto di fermata e da quella in corrispondenza di un incrocio. A Roma, invece, da gennaio a marzo di quest’anno sono già state elevate 129.000 sanzioni per sosta vietata: la stretta annunciata dal Campidoglio in vista del Giubileo sui parcheggi sulle corsie preferenziali, sulle strisce gialle e nei posti riservati ai disabili ha portato a triplicare le sanzioni in un anno, da poco più di 500 al giorno fino a 1.500.
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