Nei primi due talk organizzati da Autopromotec si è parlato di come, dietro l’auto, si celi un mondo (perlopiù invisibile) di piccole e grandi realtà che investono in innovazione e sostenibilità.
Auto sostenibili. Perché i giovani (e non solo) le vogliono
Il sogno per tanti ragazzi italiani ed europei è ancora la vettura di proprietà, ma il desiderio è che sia ecologica. E tra le tecnologie rispettose dell’ambiente per molti l’auto del futuro è ibrida
Car sharing sì, ma auto di proprietà anche. I giovani apprezzano e utilizzano le nuove opportunità di movimento, ma molti desiderano anche possedere una vettura propria e la desiderano rispettosa dell’ambiente. Su 2.500 universitari interpellati in tutta Europa (studenti di scienze, ingegneria, arte, design e matematica tra i 18 e 30 anni), il 65 per cento considera l’auto in condivisione un servizio essenziale, ma l’85 per cento (il 90 per cento nel caso dei giovani italiani) ha anche dichiarato che sarà in possesso di un’automobile entro dieci anni.
Auto sostenibili, la sfida dei prossimi decenni
Sono questi i dati che emergono dalla ricerca ThinkGoodMobility promossa da Goodyear e ThinkYoung sul futuro della mobilità. Ma quale tipo di auto vorrebbero possedere le giovani generazioni? Il futuro per molti millennial è la mobilità sostenibile: il 59,3 per cento prevede infatti che, nei prossimi anni, la grande sfida dell’industria automobilistica sarà costruire veicoli dotati di tecnologie rispettose dell’ambiente, orientati all’efficienza e alla riduzione dei consumi. In particolare il 24,1 per cento dei giovani italiani vorrebbe vetture efficienti nella gestione del carburante, il 17,1 per cento veicoli dotati di “smart intelligence”, il 18,1 per cento auto con pneumatici green, magari addirittura completamente biodegradabili.
Quali sono le auto sostenibili
Tutte le case automobilistiche stanno sviluppando tecnologie e motori capaci di consumare sempre meno carburante e produrre meno emissioni inquinanti. Dal tre cilindri di Ford, alle berline elettriche di Tesla. Dall’ibrida di Toyota e Honda, all’elettrica di Nissan. Solo per citarne alcune. Ci sono auto che funzionano con carburanti alternativi, come Gpl o metano (in particolare nel nostro Paese), o a idrogeno. Una delle alternative più promettenti di questo secolo.
Secondo Acea (Associazione europea dei costruttori di automobili), il 2016 ha visto una crescita costante nelle immatricolazioni di auto sostenibili. +30,1 per cento per i modelli ibridi, +26,8 per cento per le elettriche. Segnale che conferma il trend della ricerca.
Auto sostenibili, l’orientamento dei giovani
E tra le diverse auto sostenibili, quale sarebbe l’orientamento prevalente? Il giugno scorso una ricerca condotta dal portale automobile.it con l’Istituto Gfk Eurisko ha interpellato 265 possessori di auto sui temi dell‘eco-sostenibilità alla guida. Per il 29 per cento del campione (persone di tutta Italia, eterogenee per sesso, età e professione) l’auto del futuro sarebbe ibrida (una soluzione combinata di motore elettrico e a benzina). Se da una parte c’è chi opta ancora per la benzina (19 per cento), l’elettrico convince il 14 per cento degli intervistati a pari merito con il diesel. Seguono poi il metano al 13 per cento, il Gpl al 6 per cento e infine l’ idrogeno.
Tornando all’ibrido, se le donne lo sceglierebbero soprattutto per la riduzione delle emissioni di CO2 e dunque per una maggiore sostenibilità ambientale, gli uomini lo preferirebbero anche per una diminuzione dei costi sul carburante o per alcuni vantaggi economici come il passaggio libero nelle Ztl e il risparmio sul bollo. Se è vero infine che una tecnologia diversa da quella tradizionale all’acquisto può richiedere un investimento maggiore, risulta che ben il 70 per cento degli intervistati, in generale, sarebbe disposto a spendere di più, pur di avere un’auto più ecologica.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Mini fa un altro passo verso la transizione ecologica del marchio; come va e cosa offre la Aceman, elettrica compatta a metà fra Cooper e Countryman.
Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.