Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Auto e transizione ecologica, nasce l’Automotive Regions Alliance europea
L’obiettivo è far valere le istanze delle regioni nel percorso verso la decarbonizzazione del mondo delle auto, garantendo la coesione economica e sociale.
Nel percorso verso la transizione ecologica del mondo delle auto le regioni dovranno giocare un ruolo da protagoniste. Questo spirito ha stimolato la nascita dell’Automotive regions alliance (Ara), un nuovo soggetto che dovrà dare voce alle regioni nei tavoli che definiranno nei prossimi anni le politiche per la decarbonizzazione del settore automobilistico: l’obiettivo primario è quello di assicurare che il processo avvenga garantendo posti di lavoro e la competitività di un comparto strategico per tutta l’industria europea.
L’industria dell’auto occupa 14 milioni di europei
Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia e dalla crisi dei componenti, l’industria automobilistica ha raggiunto un fatturato superiore al 7 per cento del Prodotto interno lordo dell’Ue e attualmente impiega, in maniera diretta e indiretta, circa 14 milioni di europei: il 6,1 per cento degli occupati totali nel continente. Le regioni fondatrici dell’alleanza provengono da Germania, Spagna, Francia, Austria, Slovacchia, Paesi Bassi e Italia; a proporre l’istituzione dell’Alleanza per il nostro paese sono state la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e l’Abruzzo, ma hanno già confermato la propria adesione anche l’Umbria, la Toscana e il Molise.
A guidare l’Automotive Regions Alliance sarà Sigrid de Vries
Il principio cardine su cui si fonda l’Ara è l’importanza di una “transizione della mobilità equa e di successo per le regioni lungo l’intera value-chain, garantendo che nessuna regione venga lasciata indietro”. A guidarla sarà Sigrid de Vries, già segretaria generale dell’Associazione europea dei fornitori dell’industria automobilistica, per la quale “le regioni automobilistiche hanno un ruolo cruciale nel rendere la trasformazione un successo: apportano la conoscenza e la rete per garantire che la transizione sia verde, giusta e resiliente. La trasformazione verde e digitale e la velocità di tale transizione rappresentano sfide significative per tutti noi lungo la filiera. È importante dare vita alla promessa che nessuno venga lasciato indietro. I nostri lavoratori sono una risorsa essenziale non solo per l’industria, ma per l’Europa”.
L’Ue ha imposto lo stop alle auto endotermiche al 2035
Nelle scorse settimane il dibattito sul tema si è animato dopo lo stop imposto dai ministri del Consiglio europeo alle auto a benzina e diesel dal 2035. Da un lato, c’è la convinzione che imporre degli standard di emissioni più stringenti possa accelerare la piena adozione della mobilità elettrica; dall’altro lato, si paventa il rischio che una transizione ecologica troppo veloce possa tradursi nella perdita di migliaia di posti di lavoro. L’Alleanza delle Regioni Automobilistiche si muoverà proprio lungo queste due direttrici: contribuire agli obiettivi del Green Deal europeo, cercando di garantire al contempo la coesione economica e sociale all’interno di regioni con forti industrie automobilistiche e di fornitura.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.