Europa e Asia costringono l’Africa a continuare a estrarre gas e petrolio
Nonostante la crisi climatica, in Africa si continuano a cercare fonti fossili. Che finiscono quasi totalmente alle grandi potenze europee e asiatiche.
Andrea Barolini
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Nonostante la crisi climatica, in Africa si continuano a cercare fonti fossili. Che finiscono quasi totalmente alle grandi potenze europee e asiatiche.
I governi del G20 hanno concesso altri 700 miliardi di dollari in sovvenzioni a carbone, petrolio e gas, soltanto nel 2021.
Le tre nazioni, in piena Cop27 e alla vigilia del G20 hanno lanciato un patto anti-deforestazione. Ma già ne avevano siglato uno un anno fa.
Ad eccezione degli Emirati Arabi Uniti, i lobbisti delle fonti fossili hanno presentato alla Cop27 più delegati di qualsiasi nazione del mondo.
Mercoledì 9 novembre è stato il giorno della finanza climatica alla Cop27 di Sharm el-Sheikh, tra nuove promesse e troppe disillusioni.
Comincia oggi, domenica 6 novembre, la ventisettesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, a Sharm el-Sheikh, in Egitto.
Il governo Meloni ha annunciato la concessione di nuove autorizzazioni per trivellazioni nel mar Adriatico alla ricerca di gas.
Con l’arrivo della stagione fredda, tornano drammatici i livelli di inquinamento a Nuova Delhi: 40 volte superiori al limite massimo.
Un rapporto di Omm e Copernicus spiega che il riscaldamento climatico è più intenso in Europa rispetto alla media globale.
L’istituto dell’ergastolo ostativo è stato oggetto di un decreto del governo Meloni, convertito in legge il 30 dicembre con alcune modifiche.