Vivienne Westwood, la stilista attivista che si batte per l’ambiente
Irriverente, audace e ribelle di natura, Vivienne Westwood ha trasformato la moda in un mezzo per richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici e non solo.
Chiara Riccio
Contributor
Irriverente, audace e ribelle di natura, Vivienne Westwood ha trasformato la moda in un mezzo per richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici e non solo.
Naturale, sostenibile e cruelty-free. Wineleather è una pelle vegetale tutta italiana ricavata dai rifiuti prodotti durante la vinificazione.
Il tessuto ottenuto dagli scarti delle arance Orange Fiber diventa protagonista di una capsule collection firmata Ferragamo lanciata in occasione di Earth day.
Il progetto italiano per la creazione di una pelle vegetale dagli scarti della produzione vinicola è il vincitore assoluto del concorso Global change award indetto dalla H&M foundation.
Debutta per la prima volta quest’anno l’Isola Design District, il quartiere dedicato all’artigianato, alla creatività e alla sostenibilità.
Giunta all’ottava edizione, la Brera Design Week si riconferma uno degli eventi più importanti del Fuorisalone, la manifestazione dedicata al design che coinvolgerà Milano fino al 9 aprile.
Dalle borse fatte con vecchi teloni di camion allo sviluppo di una soluzione tessile naturale e compostabile. Freitag si spinge sempre di più verso un’economia circolare.
Rompere le regole del mondo della moda è quello che sta facendo la stilista down Isabella Springmühl con Down to Xjabelle, la sua linea di abiti ispirata al Guatemala.
Partendo da uno degli alimenti più consumati in Indonesia, cinque ragazze fondatrici di XXLab hanno ideato Soya Couture, un progetto innovativo che trasforma gli scarti di soia in tessuto.
Moda, etica e sostenibilità sono i tre elementi alla base del marchio Blood less fur. Per produrre pellicce nel totale rispetto degli animali e dell’ambiente.