La micromobilità avanza (a piccoli passi) anche nelle aziende italiane
In attesa di regolamentazioni più stringenti, l’approccio verso la micromobilità resta cauto. E-bike e scooter sono i mezzi preferiti dai mobility manager.
Dario Zerbi
Contributor
In attesa di regolamentazioni più stringenti, l’approccio verso la micromobilità resta cauto. E-bike e scooter sono i mezzi preferiti dai mobility manager.
Ridurre le emissioni e risparmiare sul carburante: il progetto di Altroconsumo che fornisce consigli utili ha già coinvolto 8.500 automobilisti.
È vero, come ha spiegato a LifeGate il giocatore norvegese della Sampdoria Morten Thorsby, che con la sua “potenza di fuoco” il mondo del calcio potrebbe fare molto di più in difesa dell’ecosistema. Ma mai come quest’anno la Serie A si mostrerà sensibile alle tematiche ambientali: tre nuovi club – Inter, Lazio e Bologna –
Le associazioni ambientaliste italiane chiedono di accelerare sulle auto elettriche. Per migliorare la qualità dell’aria servono target intermedi al 2027.
Solo il 12 per cento degli under 25 possiede un’auto di proprietà. E il parco veicolare italiano è ancora troppo vecchio e inquinante, soprattutto al sud.
L’Italia rurale ha grandi potenzialità ma livelli di efficienza disomogenei. La Rete promuove l’innovazione e svolge un ruolo cruciale di coordinamento.
Prosegue la partnership fra Toyota e l’organizzazione no profit Retake. Quest’anno l’attività è stata organizzata nell’ambito della Green Month Campaign.
Rete delle università per lo sviluppo sostenibile, intervista al coordinatore del gruppo di lavoro mobilità: così ripartiremo in sicurezza a settembre.
Una ricerca rivela l’alto grado di soddisfazione di chi possiede un’auto elettrica anche rispetto all’autonomia e alla presenza di colonnine di ricarica.
Con i 12 nuovi bus a idrogeno, interamente prodotto con fonti energetiche rinnovabili, la città si conferma all’avanguardia nella lotta all’inquinamento.