Magnanimità: significato e sinonimi
Cos’è e cosa significa magnanimità, la grande virtù antica di cui oggi si è perso perfino il nome. Per Aristotele, Dante e altri pensatori è la virtù di perseguire grandi cose.
Fabio Gabrielli
Editorialista
Cos’è e cosa significa magnanimità, la grande virtù antica di cui oggi si è perso perfino il nome. Per Aristotele, Dante e altri pensatori è la virtù di perseguire grandi cose.
Socrate ci lascia l’invito a prenderci cura delle qualità intellettive e morali. In carcere, non fuggì per non rispondere all’ingiustizia con l’ingiustizia
Per Kant, affinché colui che pratica la virtù sia anche felice, occorre postulare l’esistenza di un Ente infinito, capace di sintetizzare virtù e felicità
Abitare il deserto significa congedarsi anche solo per brevi momenti dal mondo per riscoprire l’essenziale. Esperienza che va comunicata agli altri
Secondo Rupnik è venuto il tempo in cui si può riscoprire il cuore come luogo dell’integrazione, come luogo in cui l’uomo è già intero
Nicola Abbagnano ha insistito con lucidità teoretica e passione sulla finitudine dell’uomo, sul suo instabile, aleatorio, incerto stare al mondo.
Musonio Rufo ci insegna che la parola è incompleta quando si limita a insegnarci a ragionare, è invece carica di energia quando ci aiuta anche a vivere bene
Secondo Jean Guitton è necessario tacere su alcuni aspetti della nostra esistenza. MA anche il silenzio rischia di essere una menzogna
Dall’antica filosofia greca possiamo capire che felicità dell’anima consiste nella formazione interiore, nella cura dell’anima, e non certamente negli onori, nel potere e nell’accumulo indiscriminato di ricchezze.
Secondo Aristotele l’uomo che sa vivere in modo contemplativo, quindi capace di seguire la sua natura di essere razionale, conseguirà la perfetta felicità