La Corte penale internazionale emette i mandati di arresto per Netanyahu e Gallant
L’Aia accusa ufficialmente Netanyahu e Gallant di crimini di guerra a Gaza. Per la prima volta nella storia della Corte si chiede l’arresto di leader occidentali.
Leila Belhadj Mohamed
Contributor
Sono una editor e podcaster freelance, attivista transfemminista esperta di migrazioni, diritti umani, diritti digitali e geopolitica dell’Africa e del Sud Ovest Asiatico. Per anni, ho deciso di dedicarmi alla comunicazione per il sociale, collaborando con diverse realtà no profit. Tra le tematiche di cui mi occupo, spiccano il ruolo delle risorse naturali nei conflitti e nelle dottrine di politica estera occidentali. Ho partecipato come ospite a diversi podcast e programmi radio, tra cui Effetto Notte di Radio24, e come esperta di Africa a RaiNews24.
Credo nella necessità di una cultura dell’informazione libera e accessibile a tutti, e cerco di dare il suo contributo tramite la divulgazione e la scrittura.
Citazione: “Verresti, se ti chiamassero col nome sbagliato?” (Rabi’a, prima santa Sufi)
L’Aia accusa ufficialmente Netanyahu e Gallant di crimini di guerra a Gaza. Per la prima volta nella storia della Corte si chiede l’arresto di leader occidentali.
La società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib è stata condannata a pagare un risarcimento danni di 42 milioni
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Attaccare deliberatamente le missioni di peacekeeping è un crimine di guerra. Ne parliamo con Luigi Daniele, docente di diritto internazionale umanitario.
Per l’Oms il bilancio delle vittime della guerra in Sudan supera le 20mila vittime. Ad aggravare la situazione ci sono la carestia e l’epidemia di colera.
La regista Sarah Friedland ha usato il suo discorso di ringraziamento alla Mostra del cinema di Venezia per esprimere il suo sostegno alla popolazione palestinese. Per fortuna, non è stata l’unica.
L’arresto di Pavel Durov riapre il tema del ruolo tra Telegram e violenza di genere. Ne parliamo con Silvia Semenzin, ricercatrice esperta di violenza di genere online.
Un nuovo rapporto dell’Onu rivela che i livelli di insicurezza alimentare in Zimbabwe stanno peggiorando a causa siccità a causa di El Niño.
Per la giudice la frase “nega il diritto all’esistenza di Israele”, ma secondo gli avvocati dell’attivista è una sconfitta per la libertà di parola.
Proteste ai quattro angoli del globo. Dal Bangladesh con la fuga della prima ministra, alla Nigeria contro la crisi e il governo, all’estrema destra del Regno Unito contro i migranti.
Il rapporto sullo scandalo “O Caso das Joias” accusa l’ex presidente di appropriazione indebita di gioielli ricevuti da leader stranieri, in particolare dall’Arabia Saudita