Paola Magni

Digital Editor

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Gli Stati Uniti autorizzano le prime mele ogm

Gli Stati Uniti autorizzano le prime mele ogm

Il dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (Usda) ha autorizzato due varietà di mele Arctic®, le prime geneticamente modificate al mondo, prodotte dalla società canadese Okanagan Specialty Fruits. La particolarità di questi frutti è che non diventano “marroni” se esposti all’aria, ovvero quando vengono tagliati, frullati o grattugiati. Per raggiungere questo obiettivo, i biotecnologi hanno disabilitato

Calde e fumanti zuppe

Calde e fumanti zuppe

Come si neutralizza in tempo di record il freddo accumulato? Con una bella minestra calda, è risaputo. Ma questo piatto non è solo riscaldante: quando è preparato semplicemente, ovvero con ingredienti freschi, di stagione e senza l’aggiunta di additivi, addensanti o conservanti si rivela anche un piatto dietetico e ricco di virtù preventive. Uno studio

Ogm: anche la Russia dice no

Ogm: anche la Russia dice no

Il governo russo ha sottoposto al Parlamento un progetto di legge per vietare “la coltivazione e l’allevamento di piante e animali geneticamente modificati nel territorio della Federazione russa, fatta eccezione per l’uso nelle ricerche scientifiche”. La nuova normativa prevede anche che il governo, dopo aver testato gli effetti degli alimenti transgenici sull’uomo e sull’ambiente, possa

Estrattore Essenzia Green: l’abbiamo provato per voi

Estrattore Essenzia Green: l’abbiamo provato per voi

Partiamo dal design e dai materiali. Compatto, pensato per risparmiare spazio in cucina. Si sviluppa in verticale ed è più piccolo di alcuni dei frullatori in commercio. E’ realizzato interamente in Tritan, un materiale ecologico di altissima qualità, privo di BPA (bisfenolo A), BPS (bisfenolo S), di PVC e ftalati, quindi del tutto sicuro per

Trovata nel tartufo nero la molecola del piacere

Trovata nel tartufo nero la molecola del piacere

I ricercatori di Micologia e Genetica dell’Università dell’Aquila insieme ai colleghi abruzzesi di Teramo e del Campus Biomedico di Roma potrebbero aver scoperto il motivo per cui i cani e i maiali utilizzati dai tartufai sono così eccitati in prossimità di un ritrovamento: i tartufi, in particolare quelli neri, contengono alti livelli di un cannabinoide