Come stanno i bambini di Beirut un mese dopo l’esplosione
Un mese dopo l’esplosione l’87% dei bambini ha bisogno di un supporto psicosociale. Terre des Hommes rafforza gli interventi a Beirut nei quartieri più colpiti.
Rossella Panuzzo
Terre des Hommes Italia
Scrivo da sempre. Da bambina lettere alle mie amiche (allora si faceva), poi anche per me. Finché non è arrivato il lavoro, che non mi ha ancora tolto il gusto di farlo. Passione: ascoltare. Storie, musica, canti di uccelli, il rumore del mare. Che qui a Milano non c’è, ma nelle mie meditazioni è sempre presente. Mi piace che pensino di me come di una persona pronta ad aiutare a capire com’è vivere da bambini in mezzo alla guerra, alla povertà, alle catastrofi naturali. E quanto le nostre scelte di ogni giorno abbiano un riflesso pure molto lontano da noi.
CITAZIONE PREFERITA: “Do I contradict myself? Very well, then I contradict myself, I am large, I contain multitudes”, (Leaves of Grass, Walt Whitman)
Un mese dopo l’esplosione l’87% dei bambini ha bisogno di un supporto psicosociale. Terre des Hommes rafforza gli interventi a Beirut nei quartieri più colpiti.
Traumatizzati e sfollati da casa, moltissimi bambini rischiano di non poter riprendere gli studi. Terre des hommes avvia i primi aiuti nelle zone più colpite
Almeno 11mila bambini dai 5 ai 17 anni vengono sfruttati in Madagascar per estrarre la mica, un minerale brillante che viene esportato e usato da aziende elettroniche e di cosmetici in tutto il mondo.
Le piogge tanto attese nei mesi della semina non sono arrivate, lasciando lo Zimbabwe in preda alla siccità. Nelle foto di Stefano Stranges, la tenacia delle comunità locali nell’affrontare la crisi climatica.
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Molestie, violenze, bullismo, discriminazioni e stereotipi di genere. Un osservatorio indaga sul mondo delle adolescenti, i suoi pericoli e come questi vengono percepiti, grazie alla campagna Indifesa di Terre des Hommes.
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